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Utente Messaggio
16:06 22 giugno 2009
borablu
Ospite
La risacca della notte
rotola i pensieri
già stanchi
sulla sponda
del mio già non volerli.
Ma non serve,
perché cancellarli
mi priverebbe di questo
sordo tormento
che m’aiuta a capire.
Non avrei, credo,
avuto altra scelta
di possibile vita,
né potrei privarmene, ora
che mi ha traforato così
dallo zenit,
inchiodandomi al sentire.
Né lo vorrei.
Devo vivere tutto totalmente
per sentire
d’essere vivo.
Non conosco altra vita
in alternativa
al non essere.
Io so anche che questa
è la chiave per essere felici.
22:01 22 giugno 2009
admin
Amministratore
messaggi3520
E' vero: i pensieri che non si vuole avere arrivano a frotte e affollano e pesano macigni. Ma anch' essi sono una chiave alla comprensione. In questa luce, non si possono rifiutare, occorre accoglierli, ospiti indesiderati. Per calarsi “totalmente” nel senso del vivere e nella sua amaritudine. Poiché completezza del sentire è fonte di felicità.
Profonda riflessione su ”l' esser felici” che io leggo in senso ampio, riferibile al sentirsi compiutamente vivi, anche dopo che la vita “mi ha traforato così/dallo zenit”. Riscatto pieno.
22:40 22 giugno 2009
Manfredi
Ospite
bisogna passarne di tutte, subire i colpi dell' avversa fortuna, come dicevano quelli prima di noi, farsi cenere, per risorgere poi a se stessi, compiutamente appagati da ciò che così si è appreso. dolorosamente. compiutamente.
saperlo mettere in versi è lavoro degno.
13:20 24 giugno 2009
stella
Ospite
Quei pensieri che anche a volerli scacciare arrivano e non danno tregua.
Dimenticare è impossibile unica soluzione è lasciarli venire a scavare fino a raggiungere il centro, solo allora ci lascieranno vivere.
Fanno parte di noi , sono noi , sono quello che siamo.
piaciuta
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