La splendida la delirante pioggia s'è quietata, con le rade ci bacia ultime stille. Ritornati all'aperto amore m'è accanto e amicizia. E quello, che fino a poco fa quasi implorava, dall'abbuiato portico brusìo romba alle spalle ora, rompe dal mio passato: volti non mutati saranno, risaputi, di vecchia aria in essi oggi rappresa. Anche i nostri, fra quelli, di una volta? Dunque ti prego non voltarti amore e tu resta e difendici amicizia.
Da: "Gli strumenti umani".
Vittorio Sereni, Luino, 27 luglio 1913 – Milano, 10 febbraio 1983
Trascorse la giovinezza nella sua città natale, per trasferirsi all'età di dodici anni – a causa del lavoro del padre, funzionario di dogana – a Brescia. Gli anni dell'infanzia a Luino sono tuttavia quelli che hanno lasciato la traccia maggiore nella sensibilità del poeta e i luoghi del Lago Maggiore sono fra quelli da cui trarrà la sua ispirazione più alta.