Utente | Messaggio |
23:45 23 ottobre 2009
| Rose
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| Ospite
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Una fantasia appesa al soffitto
tante parole ancora da ascoltare
quando mi chiamavi irrinunciabile
e pareva solo un sogno da sognare
mille voci di un canto a cappella
a rincorrersi negli antri cavi delle vene
battiti d'ali e sussulti senza fiato
dentro un corpo incapace d'amare
amore fatto di amore e di odio
amore da riempirci una casa
da urlare nel sottotetto delle visioni
amore da dimenticare.
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08:33 24 ottobre 2009
| sandra
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Sembra una canzone la tua poesia, zia Rose… forse per il ritorno di quella rima. Ti ho trovato un canto a cappella .
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14:28 24 ottobre 2009
| Pietro
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Gentile signora Rose, non entro molto nel merito del contenuto della poesia, perchè mi sembra una vicenda molto sofferta e personale. Mi sembra che questo sentimento, vissuto in una dimensione di sogno ed intima, propria, non trovi terreno nella realtà. Spesso è così coi sentimenti. Per la forma della poesia, ho apprezzato l'impianto non propriamente moderno (Lei sa che prediligo le forme classicheggianti). In questa sua, sento molta musicalità…e non solo grazie al canto gregoriano portato dalla signorina Sandra, ma grazie alla regolarità del verso. Io, se posso permettermi un parere tecnico, avrei reso così il secondo rigo:
"tante parole ancora da ascoltare"
In questo modo, avrebbe dato il "la", per così dire, alla rima che poi è andata costruendo.
Un cordiale saluto. Pietro
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17:16 24 ottobre 2009
| admin
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| Amministratore
| messaggi3520 | |
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3 strofe, ognuna suggellata dalla rima ricorrente, 3 strofe per parlare di un amore che è amore e odio, ma sublime nella sua dimensione urlata, tanto da colmare spazi impensati.
Da dimenticare. Voce forte la tua, Rose. Che lascia il segno. Piaciuta molto.
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17:46 24 ottobre 2009
| Rose
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| Ospite
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Grazie, Sandrina del canto a cappella, a Daniela dell'immagine perfetta e a Pietro del consiglio 'tecnico'. Forse ha ragione per quel verso, magari lo sostituisco , anche se con le rime mi sembra di aver già 'rischiato' molto.
Grazie a tutti dell'attenzione e dell'apprezzamento.
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19:37 24 ottobre 2009
| Elina
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| Ospite
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una visione limpida e forte sorregge e permea questi versi
c'è un crescendo di sensazioni nel testo in contrapposizione all'ambientazione
(soffitto, casa) piuttosto statica
forse ad esprimere l'angustia che si prova nel voler dimenticare un amore
grazie Rose
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21:12 24 ottobre 2009
| Rose
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| Ospite
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Grazie a te, Elina.
OK, Pietro, ho adottato il suo suggerimento. Grazie.
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22:08 24 ottobre 2009
| Manfredi
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| Ospite
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la leggo come un grido d' amore, per l' amore: da dimenticare.
molto bella l' immagine del "sottotetto delle visioni", surreale, direi.
la rima provvede a dare una "scansione" al pensare, insieme suggerendo un collegamento fra le parti. buon lavoro.
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23:02 24 ottobre 2009
| Rose
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| Ospite
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Il tuo commento mi onora, Manfred. Thank you.
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08:41 25 ottobre 2009
| Pietro
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| Ospite
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La sua modestia nell'accogliere il mio suggerimento è pari alla sua grazia, gentile signora Rose.
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13:21 25 ottobre 2009
| sandra
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STRAWOW !!!
Ma qui abbiamo un vero gentleman! Lei non ha per caso un figlio, un nipote… qualcuno, insomma che le somigli, signor Pietro?
Comunque, la poesia ci guadagna, zia Rose. Allora, visto che accetti le critiche, quel "corpo che non sapeva amare" mi piace come concetto, ma suona un po' come una vecchia canzone… qualcosa a proposito di "un uomo che non sapeva amare". Forse si potrebbe sostituire con parole meno abusate…
Non fulminarmi, zia Rose… ricorda che la tua modestia è pari alla grazia.
Bèh, io mi squaglio. Non si sa mai…
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14:15 25 ottobre 2009
| Rose
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Che canaglia questa Sandrina!
Però con quel verso, sfondi una porta apeta, perchè non piace neppure a me, per la stessa ragione. Speriamo che qualcuno abbia un suggerimento.
Quanto al signor Pietro, sì, è un gentiluomo d'altri tempi, sempre prodigo di complimenti e credo che abbia una vasta parentela.
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20:35 25 ottobre 2009
| sandra
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| Ospite
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10:52 26 ottobre 2009
| Rose
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| Ospite
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E troviamolo un ragazzo a questa ragazza! Una piccola canaglia cresciuta … possibile che siano tutte già accasate?
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Ho modificato il verso della poesia:
"dentro un corpo incapace d'amare" … OK? va bene a tutti?
Basta, non ci metto più mano.
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13:45 26 ottobre 2009
| sandra
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| Ospite
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17:46 12 novembre 2009
| Carmen
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| Ospite
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Ottima Rose, tra l'altro ha una bella musicalità, che sembra cullarti mentre la leggi.
C'è armonia.
A rileggerti.
Carmen
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20:44 15 novembre 2009
| Rose
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| Ospite
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Grazie, Carmen. Troppo gentile.
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a rose for you
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