Salve a tutti/e, scusate il lungo silenzio, ma, come Daniela ben sa, quando l'Occitania chiama, per me a confronto le sirene di Ulisse erano mute … 
Ho letto quanto avete postato durante la mia assenza e sono sempre più convinto che quanto da me scritto siano pensieri … le poesie le scrivete voi … 
Vi lascio un nuovo pensiero, sperando di poter essere un pò più presente in futuro.
Questo pensiero nasceva molti anni fa intriso di tristezza, ma riletto oggi mi dà dei ricordi anche dolci.
Tu che ne sai!
Tu che ne sai!
Dei sogni di un arlecchino,
di un uomo che ritorna bambino,
delle pene di un fante di cuori
che sperava di vivere folli amori.
Tu che ne sai!
Del profumo delle stelle,
di una carezza che ti sfiora la pelle,
di una rosa celata nel cuore,
mai donata per troppo pudore.
Tu che ne sai!
Di un singhiozzo che si è perso nel vento,
di due occhi intravisti un momento,
di uno sguardo furtivo e suadente
che ritorna improvviso alla mente.
Tu che ne sai Tu che ne sai!
Ciao … VOBO (Vecchio Orso Bianco Occitano)