Allora, ringrazio di nuovo e rispondo a Sandra: punge la poesia, in quanto considero poesia l'essenza di tutte le cose ovvero, ciò che è spoglio dal superfluo non può che pungere, o perché talmente bella da far male (ma, non da far star male), o talmente orrenda da far lo stesso male.
La morte e la vita sono state le mie maestre e mi hanno rivelato la loro essenza e per questo nel mio intimo mi sento in qualche modo privilegiata, non per stoltezza, ma perché ho visto, e sentito, l'anima, quando si è piegata di fronte alla sua liberatrice, che a noi fa tanto paura. Sarà una scena questa che non dimenticherò mai.
Quasi tutte le mie poesie, cara Sandra, hanno qualcosa di autobiografico, non sempre però, ma il bello è quando qualcuno ci si rispecchia, allora pensi che non sei sola a vivere in un certo modo. Si, Sandra, io ricomincio ogni mattina da capo mica solo per dire…, felice di vivere, perché ho conosciuto una mattina che sembrava una notte.
Rispondo a Rose: è vero credo di vivere la stagione della consapevolezza, o per lo meno ci provo e devo dire che mi piace molto. L'inconsapevolezza e anche la superficialità le lascio all'età che ne ha il diritto, perché anche queste cose penso servano, credo che tutte le età hanno le loro mete da raggiungere per poi andare oltre.
Per Elisa: ciascuno di noi, o per lo meno la maggoranza, ha i suoi dieci anni rivestiti da ferite , chi per un modo chi per un altro, l'importante a mio avviso è non compiangersi troppo e ripartire di nuovo con la spinta che ci sa la vita. Hai nominato “bozzolo”, pensa che anni fa avevo scritto una poesia con il titolo: Io sono il bozzolo del mio poema
, magari quando la trovo ve la posto.
Ah Daniela, grazie! Non mi ricordo mai dove posto le mie cose.
E adesso un grande abbraccio a tutti voi, spero non abbia “parlato” troppo e di non avervi annoiate con cose ovvie. Sapete, se mi si dà corda, sono una gran chiacchierona.
