Lo straniero disse di non aspettare, c'erano due sentieri sui palmi delle mani quello a sinistra tracciato dal Fato, la destra era da me arato.
La mano sinistra mi condusse al campo delle cicale sopra il bruciore il vento ruggiva in due si spaccava la mente gelida era l'indifferenza attaccata alla sottana
ma il tracciato della mano destra mi portò sul sentiero del vento là, dove il cuore sa parlare e suggerire la pista da fare
arrivai al ruscello dove sassi giocava con l'acqua e il silenzio sulle ali delle farfalle riposa dove il lupo e la lupa osservano l'intrusa.
Sulla vetta i polmoni si aprivano all'immenso, è qui che il mio occhio ebbe il suo primo germoglio.
Lo straniero mi disse di non aspettare a consegnargli il sentiero del tempo nelle mani.