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UtenteMessaggio

21:06
15 luglio 2010


fernirosso

Ospite

Jarrett Murphy

che scolori la mia stanza

delle sue ombre prendo l’impronta.

Hanno i passi del ricino le porpore della notte e misura di cometa

le sue distanze sono profondità in me che ancora non distinguo.

Retta nella cavità dell’orma la notte è un albero

e ramifica nel cupo rosso che ci scorre.

Ha  sapore di nettare

il suo picciuolo quando nelle ghiandole

dell’alba sigilla l’ultimo seme del frutto

e il segno nell’enigma disegna l’orlo del pozzo

l’occhio della morte che galleggia dentro l’acqua nella vita

mentre conta i secchi di stelle e ne fa’ respiri del fuoco

dal sole fino alle mie finestre.

Scivola come una lama sul ghiaccio la notte

ha mani affilate  e precisa taglia la profondità di tutte le steli

erette per scordare  l’infiorescenza originaria

la spiga e il seme sul bianco dell’ignoto come fosse un legno

scavato dal passato finché  il futuro dispone le sue insegne.

Ora

in questa precisa scrittura del presente

si fanno farina gli angeli e tutte le altri voci

sono l’amalgama di un corpo  solitario

Lungo il ciglio del cammino

tutto il  viaggio è un esodo

da un io all’altro brilla le scaglie di un unico pesce

tempo immerso nell’acqua segreta di ogni creatura

una piccola notte  a guardia dell’immenso

allineamento lungo l’ala di una perenne alba

che matura nelle capsule dei sogni

la vernice della vita.

22:37
15 luglio 2010


admin

Amministratore

messaggi3520

la notte è un albero

e ramifica nel cupo rosso che ci scorre…

Un testo di pienezza, Ferni. Che sviluppa un sentire profondo, capace di emozionare e suscitare intima condivisione. 

una piccola notte  a guardia dell’immenso

Percezione proiettata oltre i limiti de "la vernice della vita"….

dmk

08:20
16 luglio 2010


Elina

Ospite

una nitidezza di immagini che lascia appagati
come l’occhio quando coglie l’insieme dopo aver conosciuto i particolari

un testo davvero intenso

grazie Fernanda

23:00
19 luglio 2010


Manfredi

Ospite

tutto il  viaggio è un esodo

percezione, anzi, percezioni immediate di un pensiero che si srotola in riflessioni che si nutrono le une delle altre. pieno, intenso, – tanto per usare le parole di dmk e di elina -, e ricco in profondità.

11:11
28 luglio 2010


fernirosso

Ospite

scusate il ritardo con cui ringrazio.Ho tenuto al minimo gli accessi in rete.Mi riposo. Poi ci sarà di nuovo un lungo anno pieno di lavoro e allora approfitto per dedicarmi ai lavori manuali, compresi quelli domestici.Più di ogni altro aiutano a sgomberare la mente e a concentrarsi su ciò che si sta facendo in quel preciso monento. Si gioca la mente,sempre pronta a giocare noi.Grazie per le vostre letture e per i punti di vista:rigenerano altri percorsi. ferni

19:00
28 luglio 2010


admin

Amministratore

messaggi3520

Anch' io sto tenendo al minimo la navigazione in rete: occorre, mi sono accorta, che cerchi di "rimpolpare" altri segmenti di vita, un po' trascurati, anzi molto trascurati. Compresa l' attività manuale. Quindi capisco perfettamente il tuo discorso, Ferni.  

dmk

14:20
29 luglio 2010


fernirosso

Ospite

sì, è così, ne avevo davvero un bisogno grande. In fondo,in quel fondo,sta il condensato della vita.Il resto è una fibrillazione.Ciao Daniela. f

22:25
29 luglio 2010


Manfredi

Ospite

mie signore, avete tutte le ragioni del mondo.

Il resto è una fibrillazione

concordo, ma devo aggiungere: che fibrillazione!Smile



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