Utente | Messaggio |
15:37 8 luglio 2009
| admin
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Questo pane che spezzo
  Questo pane che spezzo un tempo era frumento, Questo vino su un albero straniero Nei suoi frutti era immerso; L'uomo di giorno o il vento della notte Piegò a terra le messi, spezzò la gioia dell'uva.
In questo vino, un tempo, il sangue dell'estate Batteva nella carne che vestiva la vite; Un tempo, in questo pane, Il frumento era allegro in mezzo al vento; L'uomo ha spezzato il sole e ha rovesciato il vento.
Questa carne che spezzi, questo sangue a cui lasci Devastare le vene, erano un tempo Frumento ed uva, nati Da radice e da linfa sensuali. E' il mio vino che bevi, è il mio pane che addenti.
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16:01 8 luglio 2009
| Gio
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| Ospite
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Splendessero lanterne
Splendessero lanterne, il sacro volto, Preso in un ottagono d'insolita luce, Avvizzirebbe, e il giovane amoroso Esiterebbe, prima di perdere la grazia. I lineamenti, nel loro buio segreto, Sono di carne, ma fate entrare il falso giorno E dalle labbra le cadrà stinto pigmento, La tela della mummia mostrerà un antico seno. Splendessero lanterne Mi fu detto: ragiona con il cuore; Ma il cuore, come la testa, è un'inutile guida. Mi fu detto: ragiona con il polso; Ma, quando affretta, àltero il passo delle azioni Finché il tetto ed i campi si livellano, uguali, Così rapido fuggo, sfidando il tempo, calmo gentiluomo Che dimena la barba al vento egiziano.
Ho udito molti anni di parole, e molti anni Dovrebbero portare un mutamento.
La palla che lanciai giocando nel parco Non è ancora scesa al suolo.
Dylan Thomas
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16:15 8 luglio 2009
| admin
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| Amministratore
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La palla che lanciai giocando nel parco Non è ancora scesa al suolo.
due dei versi più famosi e, per me, più ricchi di significato, di D. Thomas.
Grazie, Gio!
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17:41 8 luglio 2009
| Gio
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| Ospite
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Si Daniela, una grande sintesi della vita…noi tutti ne siamo coinvolti e in attesa.
Sono io che devo ringraziarti per tutto quello che mi fai conoscere 
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23:23 12 luglio 2009
| admin
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| Amministratore
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Il pagliaccio sulla luna
Le mie lacrime sono come un quieto turbine di petali da una certa magica rosa; e tutto il mio dolore fluisce dalla fessura di nevi e cieli dimenticati.
Penso che se toccassi la terra, si sbriciolerebbe, è così triste e bella, così trepidamente simile a un sogno.
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22:30 14 luglio 2009
| Manfredi
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magici versi, magica atmosfera, come magica è quella rosa
è un sollievo trovare versi così. per me, naturalmente. Ma penso anche per altri.
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21:57 30 agosto 2009
| admin
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| Amministratore
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Qui in primavera, le stelle navigano il vuoto; Qui nell'inverno ornamentale Il nudo cielo viene giù a rovesci; L'estate seppellisce l'uccello nato in primavera.
I simboli provengono dal lento costeggiare dell'anno Le rive di quattro stagioni; Fuochi di tre stagioni insegnano in autunno E note di quattro uccelli.
Dovrei distinguere l'estate dagli alberi, i vermi, Se lo fanno, narrano le tempeste dell'inverno O il funerale del sole; Dovrei imparare la primavera dal canto del cuculo E la lumaca mi dovrebbe insegnare distruzione.
Un verme racconta l'estate meglio dell'orologio, La lumaca è un vivente calendario di giorni; Che cosa mi dirà se un insetto senza tempo Dice che il mondo lentamente si consuma?
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