Utente | Messaggio |
23:24 19 gennaio 2010
| Elina
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| Ospite
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la parola sorgiva sospesa in attesa di luna sfidavo a capo alzato deliri a peso la vegliavo
poi con nuovo sguardo sciolsi l'abbraccio poche luci e mutanti lo abbassai dicendoti di andartene poiché la leggerezza brucia e i grilli non rispondono in canto.
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23:50 19 gennaio 2010
| borablu
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| Ospite
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"la leggerezza brucia e i grilli non rispondono in canto."
L'anima della tua poesia è qui, con quel po' di silenzio ma anche di sapere in più.
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10:30 20 gennaio 2010
| Carmen
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| Ospite
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Stupenda, Elina, hai scritto qualcosa che ha fatto vibrare la mia anima. Ehi sì, che avrei scommesso sul tuo talento, perché i tuoi versi contengono un universo di tesori.
Carmen
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14:46 20 gennaio 2010
| Pietro
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| Ospite
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Un'atmosfera lunare, sia nella poesia che nell'immagine.
Molto colpito.
“sciolsi l'abbraccio … poichè la leggerezza brucia”
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19:14 20 gennaio 2010
| Elina
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| Ospite
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ho trovato l'immagine per caso
forse mi ha cercato dopo aver inseguito altri colori
ringrazio tutti per aver condiviso la lettura di un testo che volevo inserire in "laboratorio"
poichè mi piacerebbe vederlo trasformato in altra scrittura, scritto da occhi diversi
se qualcuno vorrà farlo naturalmente
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21:51 20 gennaio 2010
| sandra
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| Ospite
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A me piacerebbe sapere a chi dici di andarsene: alla “parola sorgiva” o a qualche persona? 
Sì, l'immagine è magica!
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22:22 20 gennaio 2010
| Elina
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| Ospite
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per Sandra
il sottotitolo del testo è "vattene via parola" incarnata, poichè la tua leggerezza mi ha illuso
è un pò un'elaborazione di "parola pellegrina" che avevo postato giorni fa
ciao, aspetto che mi stupisca anche tu..
potresti provare a scomporre questo testo
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22:44 20 gennaio 2010
| sandra
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| Ospite
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Io c'avevo pensato subito alla parola pellegrina dell'altro giorno! Ma siccome non si sa mai cosa fare con voi poeti, chè "la poesia non si spiega, si deve sentire!", non osavo fare collegamenti.
Cosa vuoi che faccia con la poesia? Che la scomponga, come si fa col lego?
Senza freni, né regole?
WOW, ci sto. 
sospesa in attesa della luna
sciolsi l'abbraccio
dicendoti di andartene
parola sorgiva
poichè la leggerezza brucia
poche luci e mutanti
deliri a peso
la vegliavo in canto
e i grilli non rispondono.
Ecco fatto! Che voto mi dai?   
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22:47 20 gennaio 2010
| Rose
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| Ospite
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Urca! tremo al pensiero di quello che farebbe questa ragazza con “A Silvia”  
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22:50 20 gennaio 2010
| sandra
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| Ospite
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Non sfidarmi, zia Rose! 
Comunque, sono andata a prendermi "A Silvia". Naaah! troppo lunga e consequenziale. Ci vuola la poesia moderna, quella dove 'spostando l'ordine degli addendi, la somma a volte non cambia e a volte, migliora!
Perchè non apriamo una sezione per le poesie rivisitate?
ah!ah! quando si affaccia l'admin, mi uccide di sicuro! brrr…
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22:55 20 gennaio 2010
| Elina
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| Ospite
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io i voti non li so dare
diciamo che non l'hai proprio scomposta cioè trasformata
prox esercizio (se vorrai, con calma) scrivila invece pensando ad una persona
ora vado a prepararmi un caffè..per me equivale ad una camomilla
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22:59 20 gennaio 2010
| sandra
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| Ospite
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No, allora, mi devi spiegare bene cosa indendi per 'scomporla'.
Domani, magari. Buona notte a tutti. 
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17:37 21 gennaio 2010
| Elina
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| Ospite
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cara Sandra ho scritto scomporla ma pensavo stravolgerla
cioè creare un testo diverso, completamente tuo
il mio era solo un invito, da coltivare quando lo sentirai
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19:10 22 gennaio 2010
| admin
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| Amministratore
| messaggi3520 | |
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uno stravolgimento di questo tipo?
la leggerezza brucia
il respiro divora e la
parola tronca
pulsa il sangue alla
tempia rivoltando
i tempi dal passato
ri-coniugando il presente
in note sparse, negata la parola
ormai s' è perso il senso
appeso al corno della luna
e l' abbraccio più non ha
voce: muto il silenzio
è maschera del vuoto.
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22:44 22 gennaio 2010
| Elina
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| Ospite
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ciao Daniela e grazie
un testo davvero bello, i versi finali stravolgono il "comune" sentire il silenzio come ricerca interiore
qui diventa "maschera" , tana, rifugio restando però "vuoto"
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22:09 23 gennaio 2010
| admin
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| Amministratore
| messaggi3520 | |
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