Utente | Messaggio |
16:45 25 novembre 2009
| Elina
| | |
| Ospite
| | |
|
|
 
se gli alberi non vogliono crescere
indisturbati in questa casa ordinata
respirano le voci
che conosco per nome
a tratti bisbigliano timori
sono cicale d'estate
posso ascoltare e diventare filo
di terra o goccia d'acqua
farmi canto, nenia
infine in silenzio favola
fino a perdere la voce
afona dentro
tanto chiarore mi sradica
dai nodi che a spicchi (s)vesto.
25/11/09
|
|
17:40 25 novembre 2009
| Rose
| | |
| Ospite
| | |
|
|
Tanti elementi in questa poesia, Elina. Mi piace molto il senso di libertà che leggo nei versi
"posso ascoltare e diventare filo
di terra o goccia d'acqua
farmi canto, nenia
infine in silenzio favola"
La possibilità di essere ciò che uno desidera … gran cosa.
Sul resto della poesia devo tornarci. 
|
|
21:02 25 novembre 2009
| Rose
| | |
| Ospite
| | |
|
|
Considerazioni dopo un'ulteriore lettura:
Mi ha incuriosito nei primi versi quella sorta di 'ribellione' contro il fatto che le piante non crescano, anche se sarebbero “indisturbate in una casa ordinata” (devi dar tempo alle piante, Elina e anche a te stessa). E' una casa piena di voci note (anche quando “bisbigliano timori”), voci che ad ascoltarle diventano
“canto, nenia
infine in silenzio favola
fino a perdere la voce
afona dentro”.
Mi piace pensare che siano voci di persone amate che ci parlano ancora dentro e sciolgono i nodi dell'animo.
|
|
21:40 25 novembre 2009
| sandra
| | |
| Ospite
| | |
|
|
I luoghi conservano il ricordo e le voci delle persone che ci hanno preceduto? Forse sono queste a indurre le varie sensazioni "di terra o gocce d'acqua… canto, nenia, favola".
Intrigante questa poesia che si presta a varie letture. La chiusa mi ha davvero rapita. 
|
|
22:01 25 novembre 2009
| admin
| | |
| Amministratore
| messaggi3520 | |
|
|
Molte le chiavi di lettura, non c' è dubbio.
Sinceramente ho trovato, non più facile, ma più coinvolgente, leggere questi versi e rileggerli senza pormi particolari domande interpretative, ma solo vivendo delle immagini e del ritmo, lasciandomi trasportare fra alberi e favole, nella complessità della trama che sviluppa il suo percorso concedendo la grazia di un canto che, concordo con Sandra, trova il suo apice nei versi finali: conclusione e apertura insieme di una spazialità memore e condivisa. Grazie, Elina.
|
|
|
11:59 26 novembre 2009
| Elina
| | |
| Ospite
| | |
|
|
grazie a voi per le letture
un abbraccio
|
|
10:48 29 novembre 2009
| Pietro
| | |
| Ospite
| | |
|
|
La sua è davvero una voce poetica che riesce a farsi canto, nenia e favola, gentile Elina. Un cordiale saluto. Pietro
|
|
19:09 30 novembre 2009
| Elina
| | |
| Ospite
| | |
|
|
la ringrazio Pietro
sono alla ricerca della voce che tento di schiarire con queste noticine
un saluto affettuoso,elina
|
|
10:31 1 dicembre 2009
| Carmen
| | |
| Ospite
| | |
|
|
E' interessante leggerti Elina, perché hai spesso ci riservi delle ottime "sorprese", piccoli assaggi d'essenza nelle immagini ben descritte con ottime metafore.
Baci!
Carmen
|
|
14:30 1 dicembre 2009
| Manfredi
| | |
| Ospite
| | |
|
|
molto interessante, immagini evocative, personalmente son rimasto su quegli
"alberi non vogliono crescere
indisturbati in questa casa ordinata…"
che è al limite di ipotesi e suggestioni pressoché innumerabili
|
|
22:10 1 dicembre 2009
| Elina
| | |
| Ospite
| | |
|
|
ancora grazie per le letture
elina
|
|