Ho scorto negli occhi dei bambini il disegno delicato di zucchero filato a labbra dischiuse il candido stupore albe sulle fronti l’effimero volo del piccolo usignolo risate rumorose, e fulgori di fragole
poi i bimbi son cresciuti abbandonando il Paradiso come piuma sul cemento
ho scorto da un angolo remoto pupille incandescenti e il disegno rimarcato di zucchero spinato su labbra incollate l’innocenza divorata
privati dall’infanzia e plasmati da soldati bambini senza volto.
La tragedia dei bambini soldato trova qui una sua alta espressione, a mio parere.
Tanto più alta, quanto meno gridata è.
Ho già espresso altre volte il mio pensiero che, quando si trattano argomenti di questo tipo, è facilissimo cadere nella sterile retorica (pianti e grida e pugni battuti al muro, con il consueto seguito di frasi fatte e s-fatte). Qui non v' é nulla del genere. Un testo composto e disperato nella contrapposizione Paradiso-Inferno, che, anche per questa compostezza e per l' uso di un linguaggio fortemente evocativo, rende l' essenza stessa dell' ingiustizia feroce cui questi bambini "senza volto" sono sottoposti. Grazie, Carmen.
Mezzo milione di minori sono impiegati negli eserciti regolari e nei gruppi armati di opposizione in 85 paesi; più di 250.000 di questi prendono parte ai combattimenti in 35 paesi, e ben 120.000 solo nel continente africano.
Ieri era la giornata contro gli abusi sui bambini, è vero.
Quanta retorica e ipocrisia, mi verrebbe da dire! Si guarda a questi problemi, come se fossero lontani e non riguardassero anche migliaia di bambini italiani. Certo, qui non fanno i soldati … ma ci sono forme di violenza forse più subdola …
Comunque, la poesia di Carmen è proprio bella e per nulla scontata. Bravissima!