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Le vittime delle Foibe

UtenteMessaggio

15:28
11 febbraio 2010


Carmen

Ospite

Ieri hanno trasmesso alla tv Il cuore nel pozzo, in memoria delle Vittime delle Foibe, di cui si parla e si è parlato poco, comunque molto in ritardo, come se ci fosse differenza tra un morto e un altro, rispetto alle celebrazioni de La Memoria.

Una storia struggente, anche questa. Gli innocenti hanno pagato tanto sangue, sia da una parte che dall'altra, per la pace.

Voi che ne pensate?

19:52
11 febbraio 2010


Rose

Ospite

Certe verità sono così sgradevoli, che si preferisce guardare altrove. E allora le vittime subiscono una seconda ingiuria, quella dell'oblio.

21:53
11 febbraio 2010


admin

Amministratore

messaggi3520

"Ora non sarà più consentito alla Storia di smarrire l'altra metà della Memoria. I nostri deportati, infoibati, fucilati, annegati o lasciati morire di stenti e malattie nei campi di concentramento jugoslavi, non sono più morti di serie B."

(Annamaria Muiesan – Testimonianza) 

La tragedia delle foibe è stata una verità storica ignobilmente "ignorata". 

Almeno diecimila persone, negli anni drammatici a cavallo del 1945, sono state torturate e uccise a Trieste e nell'Istria controllata dai partigiani comunisti jugoslavi di Tito. E, in gran parte, vennero gettate (molte ancora vive) dentro le voragini naturali disseminate sull'altipiano del Carso, le "foibe".

A sessant'anni di distanza con queste pagine vogliamo far conoscere questa tragedia italiana a chi non ne ha mai sentito parlare, a chi sui libri di scuola non ha trovato il capitolo "foibe", a chi non ha mai avuto risposte alla domanda "cosa sono le foibe?".

Vogliamo ricordare, a chi già conosce la storia delle foibe, ai figli e ai nipoti di chi dalle terre d'Istria e di Dalmazia è dovuto fuggire, cacciato dalla furia slavo-comunista.

Vogliamo anche capire perchè, a guerra ormai finita, migliaia di persone hanno perso la vita per mano di partigiani comunisti e perchè, per sessant'anni, la storia d'Italia è stata parzialmente cancellata.

Da: http://www.lefoibe.it/

Pagine a cura della Lega Nazionale di Trieste, associazione nata nel 1891 a difesa dell'italianità di Trieste e della Venezia Giulia 

dmk

21:57
11 febbraio 2010


admin

Amministratore

messaggi3520

dmk

10:42
12 febbraio 2010


Pietro

Ospite

Gentile Daniela, io non vedo la sua ultima immagine. Non vorrei ora inviare un doppione. Questo è il monumento ai caduti delle Foibe a Basovizza.

Giorno del Ricordo: alla Foiba di Basovizza in nome della verità storica:

"Oggi non è una di quelle occasioni in cui si debbono dire cose nuove, oggi semplicemente è il giorno nel quale si dice e si ricorda la verità". Lo ha sottolineato il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, alla cerimonia ufficiale nel Giorno del Ricordo alla Foiba di Basovizza, sul Carso triestino. "Una verità che per decenni è sopravissuta attraverso le testimonianze dirette di chi ha provato sulla propria pelle il dolore dell'esodo dall'Istria, da Fiume e dalla Dalmazia. La stessa verità che invece per troppo tempo – ha ricordato Dipiazza – è stata rappresentata dalle pagine bianche dei libri di storia, che hanno formato generazioni di italiani ignoranti su ciò che accadde nel dopoguerra al confine orientale".
La legge che ha istituito la giornata – "Ci sono voluti quasi sessant'anni perché lo Stato si riavvicinasse alla verità. Ci sono voluti quasi sessant'anni per ridare dignità a quegli istriani e a quei dalmati ai quali non fu risparmiato nulla: l'invasione della Jugoslavia di Tito, la pulizia etnica, le uccisioni, l'esodo e infine il trattamento di indifferenza, se non in certe occasioni di manifesta ostilità, che a molti istriani e dalmati fu riservato al loro arrivo in Italia”.
In ricordo dei massacri delle foibe – Dipiazza – dopo aver ricordato le azioni ostili nei confronti degli esuli a Bologna, Ancona e altre città italiane – ha spiegato che "la legge che ha istituito il Giorno del Ricordo rappresenta un atto dovuto nei confronti di un oblio e di un silenzio ai quali deve subentrare la semplice e pura verità dei fatti".
Cultura e memoria collettiva – Infine un cenno al futuro. "Un futuro – ha detto Dipiazza – che è certamente improntato verso la pacificazione, ma che deve anche portare alla riemersione sul piano culturale della presenza italiana in Istria e in Dalmazia. Dobbiamo rafforzare la memoria collettiva e con essa quello della verità storica, non per odiare o cercare inaccettabili vendette, quanto e soprattutto per non dimenticare. Solo dalla lezione impartita dalla storia – ha concluso Dipiazza – si può infatti costruire un futuro di pace e di libertà".

13:47
12 febbraio 2010


admin

Amministratore

messaggi3520

Caro Pietro, la mia immagine è diversa, quindi nessun doppione! comunque l' ho ricaricata, ma se contiua a non vedersi, ditemelo, così la tolgo.

dmk

09:45
15 febbraio 2010


Carmen

Ospite

Buon giorno a tutti e grazie per le risposte! E' la prima volta che ricevo delle risposte esaurienti e anche questo, a mio avviso, misura lo spessore di chi frequenta questo sito.

Per Daniela, no, purtroppo, non si vede l'immagine, nemmeno la seconda. Mannaggia!!

Per ora vi auguro un buon inizio di settimana e ci rileggiamo presto!

vostra affezionata Carmen Smile



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