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L'Accademia della Crusca e le virgole

UtenteMessaggio

07:22
17 febbraio 2010


Rose

Ospite

In questi giorni, parlando con Elisa al telefono, ho sostenuto, con un certo vigore che non si mette mai la virgola, prima della congiunzione e.

Ieri sera, nemmeno a farlo apposta, ho iniziato a leggere il libro “Il tempo invecchia in fretta” di Tabucchi e ho notato che lui lo fa tranquillamente.  Surprised  Non sempre, ma lo fa. A questo punto, ho fatto una piccola ricerca ed ecco quanto riferito dall'Accademia della Crusca:

“Il dubbio se sia giusto o no usare la virgola prima di una congiunzione è legittimo, dal momento che sia la virgola sia la e hanno la stessa funzione sintattica all’interno del periodo e l’uso può apparire ridondante o superfluo.

Ma il fenomeno deve essere interpretato tenendo conto che la virgola è consigliata e, possiamo dire, attesa, all’interno di un dato testo solo in pochi casi, mentre più frequentemente viene utilizzata in contesti che non sono regolati da una vera e propria norma grammaticale ma dipendono piuttosto dal volere dello scrittore, che la interpreta a volte come una pausa intonativa, a volte come un separatore o ancora come una messa in evidenza di un soggetto. Purtroppo, non sempre l’intenzione dello scrivente viene correttamente interpretata da colui che fruisce del testo e, come sottolinea Voltolini (in AA.VV., Punteggiatura, Milano, BUR, 2001), «capita così che il suono che io, scrivente, ho intenzione di associare alla frase che vado componendo, non sia lo stesso suono che tu, leggente, associ alla frase che ti do». Vediamo un esempio tratto dal testo ora citato:

«è un’Olimpiade dalla vene gonfie, dal torace grosso, dal portafoglio pieno, e dal respiro rauco». 

Nella frase riportata, infatti, la virgola avrebbe potuto anche essere omessa oppure avrebbe potuto essere sostituita da un punto fermo o, ancora, funzionare senza la congiunzione e. In realtà, queste scelte dipendono esclusivamente dalla volontà dell’autore del testo e dal mezzo che si utilizza per la comunicazione: c’è sostanziale accordo tra gli studiosi sul fatto che, ad esempio, testi destinati ad una lettura attraverso Internet debbano avere una sintassi semplice con pochi incisi e possibilmente poche subordinate. Questo significa anche poche virgole; sempre Dario Voltolini, riferendosi a testi per la rete, avverte: «Se state mettendo la terza virgola all’interno di un periodo, allarme. Rileggete il periodo che state scrivendo e valutate se la virgola vi serve davvero per rendere più chiara e facile la lettura, oppure se vi state imbarcando in un periodo lungo e arzigogolato». Senz’altro ci sono casi più rigidi in cui la posizione della virgola risulta più vincolante dal punto di vista logico-sintattico (ad esempio, tra soggetto e verbo, tra verbo e complemento oggetto, tra un nome e un suo aggettivo, ecc.) ma, normalmente, l’uso della virgola resta una scelta stilistica personale, un modo per dare rilievo espressivo a singoli elementi di un testo, una maniera per conferire un particolare ritmo alla narrazione, ma, soprattutto, una scelta che determina significativamente lo stile comunicativo di un autore."

Mi scuso caldamente con Elisa. Cry

11:56
17 febbraio 2010


elisa sala

Ospite

Scuse veramente sentite, mi ero sentita come il montanaro che viene giù con la piena ahahah.

ScherzoKiss

Ben vengano certi consigli, a parte questo che non fa testo, significa che qualcuno pensa anche a te!Confused

Elisa

12:23
17 febbraio 2010


Carmen

Ospite

Brava Rose e grazie per l'informazione! La punteggiatura, a mio avviso, è molto importante non solo grammaticalmente, ma anche per dare il ritmo ad un testo, proprio com'è stato evidenziato sopra, purché, sempre per come la penso io, non se ne abusi.

A presto!

13:49
17 febbraio 2010


sandra

Ospite

Adoro i 'mea culpa'! Wink 

Comunque credo che la tua ricerca possa essere utile anche ad altri, Rose. Su queste cose si sentono sempre pareri discordi. Adesso abbiamo un verdetto dall'alto dell'Acc. della Crusca e dormirò più tranquilla. WinkSmile

13:58
17 febbraio 2010


admin

Amministratore

messaggi3520

Dalla volontà dell' autore, sì. Ma occhio!Smile

La logica del ricorso o del non ricorso alla virgola prima della e, resta improntata ad un principio fondamentale: occorre rendere il testo il più chiaro possibile evitando le ambiguità di senso.  

Se si considera la frase: "I cani randagi si fecero minacciosi verso il padre e i figli e i vicini cercarono d'intervenire". In tal caso occorre mettere una virgola prima di "e i vicini", se sono essi l'unico soggetto di "cercarono d'intervenire".  Questo al di là di qualsivoglia volontà dell' autore.

Nella patria degli orecchianti ossessionati dal "suona bene? suona male?" sono la musicalità, l'estro poetico, lo stile a contare. Aldo Gabrielli scrive: "La virgola e tutti gli altri segni di interpunzione hanno una funzione essenzialmente stilistica, e il loro uso non può essere regolato che molto genericamente dalla grammatica. Essi sono come le pause musicali: mettendo, togliendo, spostando una pausa, la musica cambia". 

A parte la personale considerazione che la spiega fornita dall' eminente Accademia della Crusca, – "Virgola o non virgola purché suoni bene" – mi suona un' elucubrazione po' farraginosa, in quanto non dice una sola parola sul fatto che chi scrive dovrebbe facilitare la comprensione per il lettore, a parte ciò, risulta evidente che nessuna regola vera viene fornita. Il che è, per me,  poco soddisfacente, soprattutto quando si insegna la lingua ai ragazzi che necessitano di regole e di punti certi di riferimento.

Ma tant' é.Smile

dmk

14:03
17 febbraio 2010


Rose

Ospite

Grazie, Elisa.

Per farmi perdonare, ecco qui due libri di Elisa Sala Borin, che mi ha gentilmente inviato (ma ne ha scritti diversi altri) e di cui la ringrazio di cuore:

            

Non vedo l'ora di iniziarli. Grazie, Elisa! Smile

17:46
17 febbraio 2010


Pietro

Ospite

Qui dunque si scoprono notizie interessanti:

1) che si possono mettere le virgole prima della 'e' Smile

2) che la nostra nuova amica Elisa è una scrittrice con all'attivo diversi libri SurprisedSmile

Complimenti!  SmileSmileSmile Questo forum è un consesso di persone davvero notevoli. Surprised

18:03
17 febbraio 2010


Carmen

Ospite

Sai Daniela, ai miei tempi le regole erano ferree, ma erano tempi diversi. Io mi ritengo fortunata di essere andata a scuola a quei tempi.
Credo che oggi siamo in una fase di "passaggio culturale e che ne paga le spese la letteratura in generale", proprio per questa specie di "anarchia" che esiste. Forse, fra una ventina di anni, potremo vedere dei risultati, ma se le premesse sono quel che sotto ii descrivo, mi preoccuperei.  

A proposito di sbagli grammaticali, che forse non c'entrano con le virgole, ma certamente c'entrano con la cosiddetta "cultura" dei nostri tempi, ti dico quanto segue:

mentre mi recavo al lavoro in automobile, ascoltavo una trasmissione alla radio che parlava di un concorso fatto per gli avvocati. La commissione bocciò più della metà, anzi quasi tutti,  per gli orrendi errori grammaticali. Alcuni avevano scritto il verbo avere senza l'acca; altri avevano messo l'apostrofo sulla parola "un altro"; altri ancora addirittura "condizionare" con la doppia zeta e via dicendo.

Ho cercato di capire l'età degli aspiranti avvocati e poi mi sono detta "rimpiango le scuole di una volta, specialmente quelle elementare e le medie, quando i professori insistevano sulla grammatica.

Ora mi chiedo: "che cos'è che non ha funzionato nella scuola e come hanno fatto questi aspiranti avvocati, ormai laureati, ad essere stati promossi nelle scuole basi?".

18:04
17 febbraio 2010


elisa sala

Ospite

Io ho sempre cercato di evitare, sbagliando, qualsiasi forma di esibizione.

Ho una cara amica di Verona che gira con i libri in borsa e quando incontra un conoscente cerca di vendergli una copia.Yell (io avrei messo la virgola!)

Non fasciamo la testa prima di romperla.

Ho scoperto in Rose un vulcano, e la ringrazio.Kiss

E ora non fate grasse risate!Laugh

Mi sento come Butterfly… Quando canta: Vogliatemi bene, un bene piccolino…Cool

Notte

18:13
17 febbraio 2010


Carmen

Ospite

Complimenti Elisa. Se i titoli sono interessanti, chissà come saranno i racconti.

Ciao!

18:14
17 febbraio 2010


Pietro

Ospite

Gentile Elisa, non penso non ci sia nulla di male in quello che fa la sua amica di Verona. E' solo legittimo essere orgogliosi di aver scritto un libro. E lei non deve essere troppo modesta, suvvia! Smile

19:17
17 febbraio 2010


admin

Amministratore

messaggi3520

Complimenti a Elisa per le sue pubblicazioni. Ho fatto una breve ricercaWink:

Nel mese di settembre 2001 esce, curato da Piazza Editore, il libro di racconti autobiografico Il muro dietro la porta ottenendo dai media critiche più che positive e successo di pubblico alla sua presentazione a Treviso, presso Ca' dei Carraresi in concomitanza alla mostra di Claude Monet. Il Muro dietro la porta ha dato e continua a dare molte e tangibili soddisfazioni alla scrittrice. La più importante è stata la scelta del suo libro, da parte dei docenti di una scuola media di Quinto di Treviso, adottato come testo di lettura per le classi terze. 

Da:http://www.club.it/autori/

E non parliamo dei riconoscimenti letterari che ha ricevuto!

Di nuovo, complimenti vivissimi, Elisa!Laugh

Carmen: ho sentito anch' io di quel concorso per avvocati. Da morir dal ridere o da spararsiWink e anch' io mi sono chiesta come avessero fatto a conseguire una laurea, se questo è il loro saper scrivere.Surprised

Ma, a parte gli errori grammaticali, mi hanno colpito gli strafalcioni veri e propri, termini usati a sproposito e senza senso, che ho avuto l' avvedutezza di rimuovere dalla memoria. Il fatto grave è che si parla di gente laureata! scusate se è poco.

Decisamente preferisco un insegnamento che dia regole ferme, che argini questi exploit che travalicano quanto si diceva in partenza, la volontà dell' autore, qui si tratta proprio di ignorare la lingua e i suoi meccanismi di base.

dmk

21:39
17 febbraio 2010


sandra

Ospite

Io ho avuto dei prof vecchia maniera che ci inculcavano l'analisi logica e del periodo, come fossero il vangelo. Sono convinta che sia stata una cosa buona.

Bèh, però allora, ditelo che siete tutti scritttori, qui dentro! SurprisedFrownWink

Complimenti, Elisa. ho visto che i tuoi libri sono sui cataloghi. Voglio procurarmi qualcosa. Smile

22:12
17 febbraio 2010


Manfredi

Ospite

quella degli avvocati bocciati in massa per ignoranza ortografica, l' ho sentita io pure. ogni tanto, troppo spesso per i miei gusti, si ha notizia di concorsi che nessuno dei partecipanti riesce a superare per lo stesso motivo. questo dovrebbe far riflettere parecchio. 

detto questo, anche da me complimenti a Elisa per le sue produzioni e i suoi successi letterari.Laugh

22:49
17 febbraio 2010


francmec

Ospite

Innanzitutto, permettetemi di associarmi alle congratulazioni ad Elisa per i libri che ha scritto.

Sull’uso della virgola prima della congiunzione “e” c’è molto da dire: l’argomento è interessante e piuttosto ampio. Ricordo una diatriba che si disputò in più puntate tra un mio professore del ginnasio e il curatore della rubrica “Parlare e scrivere” di Famiglia Cristiana.
Consiglio un libro molto illuminante, sull’argomento, che si intitola “Prontuario di punteggiatura”, di Bice Mortara Garavelli, docente di grammatica all’università di Torino.
Generalmente, la virgola non si usa prima della “e”, ma esistono molti casi in cui è addirittura consigliabile, per esempio (ma non solo) quando ha valore demarcativo di unità sintattiche o quando ha funzione disambiguante.
Quest’ultimo caso ricorre spesso nel linguaggio tecnico e in quello giuridico.
Per esempio:

“si collegano il cavo rosso e il bianco e il viola e il verde”

“si collegano il cavo rosso e il bianco, e il viola e il verde”

Nel secondo caso si capisce bene che si collegano separatamente le due coppie di cavi, nel primo no.

Faccio un altro esempio, tratto dall’articolo 134 della Costituzione:

“la Corte costituzionale giudica: (…) sui conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato, e su quelli tra lo Stato e le Regione, e tra le Regioni…”

(e in Italia, si sa, non si può contestare la Costituzione! Surprised)

11:45
18 febbraio 2010


Rose

Ospite

Credo che in questi casi , con valore 'demarcativo', avremmo messo tranquillamente la virgola tutti quanti. Smile O no? Mah!

Vabbè, comunque, stamane, nell'attesa forzata dal medico, ho avuto il tempo di leggere una buona parte del libro di Elisa "Il muro dietro la porta". Sono dei racconti autobiografici gradevolissimi che inviterei l'autrice, se può e le fa piacere, a pubblicare qui da noi (qualcuno, non tutto il libro, ovviamente), nella sezione apposita. Sono sicura che saranno apprezzati. Elisa sa raccontare, decisamente Smile e le ambientazioni sono fatte molto bene. Mi piace molto quando descrivi le ville venete (non quelle del Palladio Surprised) e la vita che vi si conduceva. Una buona lettura. Sì. Kiss

16:47
18 febbraio 2010


fernirosso

Ospite

…e

c'è chi scrive:

- il mio corpo

vuole essere una

e…-

 ah ah ah!

*

E fatta a rastrello

è un fiume che convoglia

la vita con la mort..e

la vita con il se…sso

E' un piccolo imbarazzo

passare per la cruna

di una o buona e bruna

che di getto

si fa stretto bugigattolo se-greto

un piccolo regno uncinato

dove le e sono singolarità di un altro stato.

*

Baciotti congiuntivi e disgiunti a tutti,f…e…rni

18:55
18 febbraio 2010


admin

Amministratore

messaggi3520

Ah, Ferni!LaughLaughLaughLaugh

dmk



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