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era questo che volevate?

UtenteMessaggio

14:30
20 maggio 2010


borablu

Ospite

http://www.youtube.com/watch?v…..7Ynp0yJtEc

"Non si sarebbe mai giunti a questo epilogo se i partiti e le tv al seguito rispettassero la libertà di informazione, cioè la Costituzione"

"Sarà perché Santoro è un malato di cinema, ma il suo destino è che di lui si prenda sempre l’ultimo fotogramma, dimenticando il resto del film. Tutti ricordano che nel ’96 passò a Mediaset e nessuno ricorda che la Rai dell’Ulivo l’aveva messo alla porta e in Italia un giornalista televisivo o lavora alla Rai, o lavora a Mediaset, o non lavora. Tutti ricordano che nel 2005 si candidò in Europa e nessuno ricorda che da tre anni, dall’editto bulgaro, non lavorava, anzi peggio: era pagato per non lavorare. Ora tutti si concentrano sull’accordo per uscire dalla Rai e nessuno ricorda le quattro stagioni di Annozero: non tanto gli attacchi politici da destra, centro e sinistra (sono medaglie), quanto la guerriglia quotidiana ben oltre i limiti del mobbing che l’azienda ha mosso contro il programma giornalistico più visto, meno costoso e più redditizio dell’intera televisione italiana. Io non so, nel dettaglio, cosa preveda l’accordo, se non che Michele, pensionando nel 2016, sarà liquidato con tre annualità del suo stipendio di direttore (un terzo di quello di Vespa) e non avrà vincoli di esclusiva.

Né so che altro intenda fare in futuro, oltre alle docufiction. Non conosco, insomma, l’ultimo fotogramma. Ma conosco fin troppo bene quelli precedenti. So che in autunno la Rai, ligia agli ordini superiori, cercava pretesti per non far partire Annozero. So che, presentando Annozero in conferenza stampa, il direttore di RaiDue disse che, fosse dipeso da lui, Santoro non sarebbe mai andato in onda (così gli ascolti della sua rete sarebbero scesi sottozero). So che per tutto l’anno, vedi intercettazioni di Trani, Berlusconi e i suoi manutengoli in Rai, Agcom, Vigilanza e persino Csm han trafficato per chiudere Annozero. So che ad aprile la Rai ha fatto ricorso in Cassazione contro la sentenza che impone la messa in onda di Annozero, costringendo Santoro ad altri tre anni (in aggiunta ai sette passati) di battaglia legale contro l’azienda per cui lavora. So che la famosa opposizione se n’è beatamente infischiata.

Anzi ha subito votato con la maggioranza a favore dell’uscita di Santoro, salvo poi polemizzare perché – horribile dictu – se ne andrà con la liquidazione anziché regalarla alla Rai che l’ha trattato così bene. So che nessuno può lavorare per un’azienda che non lo vuole. E non solo non gli dice mai grazie, ma lo prende pure a calci in culo. Santoro l’ha fatto per quattro anni, più per tigna politica che per motivi professionali, consumandosi una bella fetta di fegato e di sistema nervoso, mobbizzato ogni giorno a colpi di telefonate, minacce, proiettili, pressioni, avvertimenti, multe, ammonimenti, sabotaggi, bastoni fra le ruote, fango a mezzo stampa e tv (persino su RaiDue). E la par condicio e il contraddittorio e il giustizialismo e l’equilibrio e il contratto di Travaglio e le vignette di Vauro e i baffi di Ruotolo. Un trattamento che non auguro al mio peggior nemico, figurarsi a uno dei miei migliori amici.

A un certo punto, la pentola a pressione doveva esplodere, l’animale in gabbia doveva uscire dalla gabbia. Certo, è una sconfitta per la Televisione, per la Rai e per la politica retrostante, anche se gli sconfitti sono ben felici di esserlo. È bene ricordare, riavvolgendo a ritroso tutto il film di Annozero, fotogramma per fotogramma, che non si sarebbe mai giunti a questo epilogo se i partiti e le tv al seguito rispettassero la libertà d’informazione, cioè la Costituzione. Ma una sera di marzo, al Paladozza di Bologna, abbiamo scoperto che c’è vita oltre la Rai. C’è vita oltre la Televisione. C’è vita oltre i partiti. Oggi il popolo del Paladozza si sente smarrito, forse addirittura tradito, a causa di un difetto di comunicazione (Santoro deve tacere fino alla firma) e della disinformatija di regime che, come già con Biagi, lo presenta come un uomo avido che insegue il denaro (ignorando che in Italia, leccando e strisciando, si guadagna molto meglio). Ma Michele pensionato sulla panchina dei giardinetti non ce lo vedo proprio. Il popolo del Paladozza quello no, non può uscire sconfitto."

22:33
20 maggio 2010


admin

Amministratore

messaggi3520

Il futuro di Santoro? non c' è da preoccuparsi. Ne ha parlato lui, in persona:

Meglio altre avventure. Meglio docu-fiction da sperimentare. Meglio proseguire nel solco di «Rai per una notte» e vedere se esiste uno spazio alternativo, tra web e satellite, alla tv generalista…

Non so chi sia l' autore del brano citato (ma lo sento in odore di Travaglio). Un bel pezzo. Un Requiem per Annozero scritto da una mano amica.

Amen.

dmk

22:36
25 maggio 2010


Manfredi

Ospite

rispondo alla domanda che titola questo topic: no. personalmente non era questo che volevo. ho perso pochissime puntate di Annozero. mi serviva vederle. per ricordarmi costantemente quello che mi hanno insegnato essere l' obiettiva informazione vs l' informazione – dis-informazione di parte.

ad ogni modo oggi mi ha tranquillizzato la notizia (Corriere della sera):

25 maggio 2010

MILANO - Michele Santoro resta in Rai e fa un passo indietro sulla possibilità di un accordo per lasciare il posto di dipendente del servizio pubblico. «In questa situazione non ha alcun senso continuare a immaginare cambiamenti il cui scopo fondamentale era solo porre fine a una vertenza giudiziaria e progettare nuovi format nell'interesse della Rai e del pubblico» spiega il giornalista.

VIOLATA RISERVATEZZA - Santoro attacca «le continue fughe di notizie, che hanno violato l'impegno di riservatezza indispensabile per un possibile accordo con la Rai favorendo interpretazioni fantasiose lesive della mia immagine. Trasmissioni televisive della Rai hanno potuto entrare nel merito di una trattativa in corso d'opera con un profilo denigratorio dei miei comportamenti di professionista. Non era mai avvenuto in precedenza». Il giornalista afferma dunque che non ha più senso ipotizzare cambiamenti per mettere la parola fine alla vertenza giudiziaria.

GARIMBERTI: RISORSA - Poche ore prima era stato il presidente della Rai Paolo Garimberti a invitare il conduttore a non lasciare la tv di Stato. «Santoro è una risorsa e deve restare in ogni caso. L'ho spiegato a lui stesso quando mi ha accennato l'ipotesi di cambiare programmi, gli ho spiegato che è una risorsa per l'azienda e che io l'avrei difeso comunque sia se avesse deciso di cambiare il suo impegno in tv sia che avesse deciso di continuare con Annozero. La firma a questo punto dipende solo da Santoro, noi aspettiamo le sue decisioni. La questione – ha concluso – deve comunque tornare in consiglio perché è di sua competenza».

14:39
26 maggio 2010


admin

Amministratore

messaggi3520

Resto in trepida attesa della decisione di Santoro…, il quale di certo è una risorsa per la RAI, in quanto fornisce la possibilità di un' audience altissima. Anche i suoi detrattori non possono, in coscienza, evitare di guardare Annozero…, infatti non si deve-dovrebbe mai schierarsi contro qualcuno, senza avergli fornita tutta l' attenzione dovuta. 

Ciao, Manfred!Smile 

dmk

18:34
29 maggio 2010


borablu

Ospite

(dal web)



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