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Discriminazioni nelle adozioni

UtenteMessaggio

22:21
28 aprile 2010


admin

Amministratore

messaggi3520

Nessuna discriminazione è possibile in tema di adozioni.

La procura della Cassazione dice «no» alle coppie che chiedono uno o più bambini in adozione indicando, però, di non essere disponibili a ricevere bimbi di pelle nera o di etnia non europea.

La procura della Suprema Corte, sollecitata da un esposto dell'associazione «Amici dei bambini», ha espresso questo orientamento innanzi alle Sezioni Unite che dovranno prendere posizione al più presto in materia.

L'intero caso nasce da un ricorso, presentato dalla associazione impegnata nella tutela dei diritti dell'infanzia, alla procura generale della Cassazione, con il quale si chiedeva che il procuratore generale, ai sensi dell'articolo 363 del codice di procedura civile, proponesse ai giudici di piazza Cavour di illustrare la corretta interpretazione dell'articolo 30, comma 2, della legge n. 184 del 1983 che regola le adozioni.  

Al centro della vicenda, l'accoglimento, da parte del tribunale dei minorenni di Catania, dell'istanza di una coppia che si era dichiarata disponibile «all'accoglienza fino a due bambini, di età non superiore ai 5 anni senza distinzione di sesso e religione» e «non disponibile ad accogliere bambini di pelle scura o diversa da quella tipica europea o in condizione di ritardo evolutivo». Il tribunale di Catania, aveva quindi dichiarato i coniugi «idonei all'adozione sino a due minori di nazionalità straniera che presentino le caratteristiche risultanti dalla motivazione».

Secondo Marco Griffini, presidente dell'associazione che ha presentato l'esposto, il decreto emesso dal tribunale contiene «una palese discriminazione su base razziale nei confronti di minori di colore e di etnia straniera a quelle presenti in Europa». La procura generale della Cassazione ha quindi deciso di sollevare a sua volta il caso di fronte alle sezioni unite, chiedendo, come ha fatto il sostituto pg Aurelio Golia, l'accoglimento del ricorso. La decisione delle sezioni unite civili, che non avrà ripercussioni sul caso di Catania, ma stabilirà soltanto un orientamento giurisprudenziale, arriverà nelle prossime settimane.

http://www.corriere.it

dmk

09:21
29 aprile 2010


lucia

Ospite

Le leggi non sono sepre giuste. Un bambino è un bambino non ci devono essere differenze e merita di vivere dignitosamente, che sia di colore o chissa di quale altra cosa sia.

09:55
29 aprile 2010


Pietro

Ospite

Credevo che gli aspiranti genitori dovessero soddisfare vari requisiti. Un po' di maturità, fra questi, non guasterebbe. Confused

17:05
29 aprile 2010


lucia

Ospite

Ha ragione Pietro non so come possano essere idonei certi genitori, è una cosa assurda.

22:36
29 aprile 2010


admin

Amministratore

messaggi3520

Assurda ed anche deprimente: si constata la ristrettezza di mente di tanti che pure si propongono come educatori (i genitori devono esserlo!), mentre sono schiavi di idee obsolete, riconosciute sbagliate e infinitamente ingiuste. Talmente ingiuste e impietose da configurarsi come colpevoli.

dmk

07:17
30 aprile 2010


stella1

Ospite

L'adozione dovrebbe esere un atto d'amore e non solo voglia di colmare un vuoto.

Un bambino abbandonato o orfano, giallo, bianco, rosso o nero ha diritto ad avere una nuova opportunità d'amore.

Non è un oggetto da scegliere all'Ikea. 



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