Utente | Messaggio |
11:09 7 gennaio 2010
| Carmen
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Grazie Daniela, deve essere una notizie fresca fresca quella del Globo a Stoccolma!
Sarei tentata di salirci su la prossima volta che vado, ma ho paura delle altezze…
A presto!
Carmen
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22:47 7 gennaio 2010
| Rose
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Però il nuovo grattacielo di Dubai è molto più alto. 
 
Spingendo il dito sul pulsante che ha dato il via a un fantasmagorico gioco pirotecnico, lo sceicco Mohammad Bin Rashed Al-Maktoum ha inaugurato dopo 4 anni di lavori – un anno di ritardo sul previsto – il Burj (in arabo torre) Dubai, che fino a oggi si stimava sarebbe stato alto 818 metri, ma, si è scoperto, ha superato se stesso di dieci metri.
L'avveniristica struttura, cattedrale nel deserto dei cantieri bloccati dalla crisi, ha 160 piani e supera di oltre 300 metri l'attuale detentore del record, la torre Taipei 101 a Taiwan. La torre centrale ovale è circondata da altre strutture minori, che ne replicano la forma per diminuirne la resistenza al vento. Costruito da 12.000 lavoratori, la superficie totale è di 344.000 metri quadri.
Il grattacielo, ha detto il presidente della società costruttrice, la Emaar, Mohammad al Abbar, à visibile da oltre 90 chilometri di distanza. Dei 160 piani, 49 saranno destinati ad uffici e 61 ad appartamenti: in totale sono previsti 1.100 appartamenti.
Il grattacielo è dotato di 58 ascensori che viaggiano ad una velocità record di 10 metri al secondo. Al 124esimo piano, una balconata panoramica aperta al pubblico offrirà vedute della città a 360 gradi. All'interno è previsto anche un Hotel Armani, curato dallo stilista italiano.
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22:51 7 gennaio 2010
| sandra
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ESAGERATI !!!
Ma non hanno paura dei terremori, da quelle parti? 
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22:54 7 gennaio 2010
| Rose
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Sembra di no.
All'interno del Taipei 101, tra l'87° e il 92° piano, è stata posta una grande sfera di 5,5 metri di diametro e del peso di 660 t. L'oscillazione della sfera – da 1 cm a 1,5 m – serve a controbilanciare le inclinazioni della struttura causate dai venti superiori ai 100 km/h e dai terremoti ondulatori.
 
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22:56 7 gennaio 2010
| sandra
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| Ospite
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E questo dimostra che, quando non si bada a spese, le soluzioni si trovano.
Però io penso che sia una vergogna lo sperpero di ricchezza che c'è in quesi paesi. 
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22:57 7 gennaio 2010
| Rose
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Sono d'accordo, Sandrina. 
Non so quali sistemi antisismici siano statti adottati nel grattacelo di Dubai, oltre a al fatto che "la torre centrale ovale sia circondata da altre strutture minori, che ne replicano la forma per diminuirne la resistenza al vento".
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20:29 8 gennaio 2010
| sandra
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Lo sapevate che c'è un sito dove schiacciare le bolle della carta da imballaggio?
Gli imballi di bolle d'aria sono spesso oggetto di divertimento. È praticamente impossibile resistere alla tentazione di schiacciare le piccole bollicine e ascoltare il classico pop che emettono allo scoppio. La pagina delle bolle schiacciabili è curata anche nei particolari; si può scegliere le dimensioni delle bolle (e quindi il loro numero), selezionare la modalità maniacale (corrispondente a quella reale che si fa torcendo i fogli con le bolle che scoppiano in successione) e se capita di trovare delle "bolle gemelle" (quelle che devono essere scoppiate insieme) si deve premere il tasto B. Una simulazione davvero realistica, utilissima sia a chi è sprovvisto di materiale da imballo, sia a chi ne schiaccia in quantità industriale.
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20:55 8 gennaio 2010
| Rose
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| Ospite
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Anima benedetta, ma le trovi tutte tu queste cose strane? 
Io ADORO rompere le bolle della carta d'imballaggio e mio marito ODIA sentirmelo fare. Devo capire come funziona il gioco sul link indicato. Non sarà proprio la stessa cosa, naturalmente … manca la sensazione tattile che è la parte che preferisco. 
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21:02 8 gennaio 2010
| sandra
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22:07 8 gennaio 2010
| Pietro
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Una grossa tentazione, è vero. 
Non ho capito come muovermi su quel sito, ma non importa. Devo avere della carte da imballo, da qualche parte. 
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14:58 9 gennaio 2010
| Rose
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| Ospite
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La cerimonia giapponese del tè
 
La Cerimonia giapponese del Tè, chiamata anche Cha No Yu (che significa “acqua calda per il tè) è un rito antico che rispecchia l’arte, la tradizione e lo stile di vita giapponese, originato dalla tradizione Buddista. Ne esistono innumerevoli versioni, tante quante sono le diverse scuole del tè, ma ci sono degli elementi di base che accomunano tutte le cerimonie.
La Cerimonia si tiene in una piccola casa del tè ( sukiya ), un edificio costruito appositamente per questo scopo. La casa si compone di una stanza del tè ( cha-shitsu ) al cui centro c’è un focolare per il bollitore dell’acqua, una stanza per la preparazione ( mizu-ya ), una sala d'attesa ( yoritsuki ) ed un vialetto nel giardino ( roji ) che porta fino all'ingresso della casa del tè. La stanza del tè di solito è inserita in una struttura di legno collocata in giardino. I principali utensili adoperati in una Cerimonia del Tè sono una tazza ( cha-wan ), un contenitore per il tè ( cha-ire ), un frullino di bambù ( cha-sen ) ed un cucchiaio di bambù ( cha-shaku ). Tutti questi attrezzi sono solitamente oggetti d'arte.
 
La Cerimonia del Tè prevede anche che i partecipanti ed il cerimoniere indossino abiti particolari: di solito si preferisce indossare colori non troppo vistosi. In occasioni particolarmente formali, gli uomini indossano dei kimono in seta a tinta unita, con tre o cinque stemmi di famiglia cuciti sopra, e tabi bianche, le tradizionali calze giapponesi; anche le donne indossano dei kimono tradizionali con stemmi e tabi bianche. Gli invitati alla Cerimonia devono portare con sé un piccolo ventaglio pieghevole ed un pacchetto di kaishi ( piccoli fazzolettini di carta).
La cerimonia si articola in quattro momenti principali: -un pasto leggero chiamato kaiseki -una breve pausa ( nakadachi ) -segue la parte principale della Cerimonia ( goza-iri ) dove viene servito koicha , un tè dalla trama densa - viene servito usucha , un tè dalla trama più fine.
La Cerimonia del Tè tradizionale giapponese dura solitamente circa quattro ore. Spesso però viene servito soltanto il tè usucha, in questo caso la durata della Cerimonia si riduce a soltanto un'ora.
 
Durante la Carimonia del Tè viene servito tè Matcha (una qualità molto pregiata di tè in polvere ottenuto da foglie di Gyokuro). Il tè Matcha è una bevanda densa di colore verde giada vivo, ha un sapore molto intenso perché è dettato dagli elementi originari ancora integri e presenti, come la clorofilla delle foglie, coltivate in maniera specifica proprio allo scopo di mantenerla intatta, difendendole dalla luce del sole.
 
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15:45 9 gennaio 2010
| sandra
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| Ospite
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21:47 9 gennaio 2010
| Rose
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| Ospite
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Grazie per l'atmosfera, Sandrina. 
In realtà, assistere ad una cerimonia del tè non è difficile, nemmeno In Italia. Io ne ho vista una in un centro commercale , in mezzo alla calca delle persone. Niente a che vedere con la VERA cerimonia, un vero e proprio rito, con profonde simbologie.
IL RITO DEL THÈ COME MEDITAZIONE
Nella cultura giapponese ed in particolare nella filosofia Zen pratica meditativa, ritualità e gesti quotidiani diventano un'unica cosa, all'insegna della consapevolezza e della presenza del sè.
Il Rito del Thè diventa in questo contesto una vera e propria pratica meditativa ma anche un rito che simboleggia il percorso della mente verso il ricongiungimento con l'unità e verso la pace. La cerimonia è perfettamente codificata, ogni singolo gesto ed ogni oggetto ha una propria funzione. La cura e l'attenzione che richiede questo rito sono assolute. Ogni singolo gesto deve essere preciso e osservato.
Giunto il momento del thè ci si incontra, quando è possibile, in un angolo del giardino. Qui ci si ritrova per prepararsi alla cerimonia. Poi, oltre alla stanza appositamente adibita per lo svolgimento del rito, troverete anche una stanza per la preparazione, una stanza estremamente essenziale ma curata ed armoniosa. In questo luogo adibito alla preparazione nulla è lasciato al caso, gli oggetti, la decorazione, gli argomenti di conversazione. Gli elementi che non possono mancare sono: utensili, tazza, colino, frullino, decorazione floreale, il Kakemono ovvero il dipinto verticale molto diffuso nella cultura giapponese.
Il rito del thè zen ha preso la sua attuale forma alla fine del XV secolo e deriva da alcune pratiche del buddismo zen. Lo scopo di questa cerimonia è quello di invitare l'uomo alla purificazione unendosi con la natura. Spesso, a simboleggiare questo cammino verso la natura, si passa attraverso un giardino, che porta poi alla stanza del thè. Dopo alcuni procedimenti di purificazione si possono sentire i famosi colpi di gong che scandiscono le tappe e il ritmo della cerimonia e si inizia con la preparazione del Matcha, la polvere di the verde Gyokuro.
La polvere viene poi sbattuta con acqua calda e la bevanda che si forma è calda e schiumosa e viene offerta a tutti gli invitati che si passano la tazza di mano in mano dopo aver recitato il rituale. La gestualità è parte fondamentale del rito, aiuta a sviluppare controllo e presenza di sè ed è una esperienza interessante per chi vuole avvicinarsi alla cultura giapponese.
Questo è il video migliore che ho trovato, ma ho letto che i gesti dovrebbero essere molto più lenti, quasi ieratici.
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23:07 9 gennaio 2010
| admin
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| Amministratore
| messaggi3520 | |
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Un rituale affascinante! Grazie, ragazze!
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09:58 10 gennaio 2010
| Rose
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Ho letto che gli antichi samurai, per prepararsi all'atto estremo, a volte compivano il rito del tè, senza il tè e i vari strumenti, proprio perchè la gestualità li aiutava spiritualmente ad entrare nello stato d'animo necessario.
Come un esercizio yoga o un mantra ripetuto più e più volte.
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18:04 10 gennaio 2010
| sandra
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| Ospite
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Qualche volta ci devi invitare per il tè, Zia Rose, visto che sei così esperta.
Niente harakiri finale, però.
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18:17 10 gennaio 2010
| Pietro
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| Ospite
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Leggerò con calma tutte le informazioni, ma vorrei assicurare fin da ora Sandra che i tè offerti da Rose non hanno nulla da invidiare a quelli giapponesi, sia per il gusto che per l'ospitalità. 
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18:36 10 gennaio 2010
| Rose
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| Ospite
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Carissimi, da me si beve il tè in vere mugs inglesi, acquistate da Fortnum and Mason, uno dei magazzini più eleganti di Londra. Da loro i saldi non si chiamano SALES, ma REDUCTIONS. Pensate che fanno spedizioni giornaliere in tutto il mondo. In questi giorni, sul loro sito compare la scritta:
Due to adverse weather, we regret to advise that you may experience delays with your deliveries.
Praticamente, avvertono di possibili ritardi nelle consegne, a causa del cattivo tempo. Il tutto, in un inglese molto formale. 
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18:50 10 gennaio 2010
| Rose
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| Ospite
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L'orologio in cima alla facciata di Fortnum&Mason
 
Non sono proprio saltata di palo in frasca, ma un bel volo, dal Giappone all'Inghilterra, lo abbiamo fatto. 
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22:00 10 gennaio 2010
| sandra
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| Ospite
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Da Fortnum& Mason e anche da Liberty, ci sono i commessi con la giacca a coda di rondine. Strabelli !!! 
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