Utente | Messaggio |
17:33 24 ottobre 2009
| Rose
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E' un problema famigliare ricorrente. Ogni anno, in questa stagione, assistiamo al miracolo dei melograni, unico frutto del nostro giardino. S'è mai visto un frutto più bello? A me mette allegria. Qualcuno dice che porta bene … senz'altro porta allegria sulla tavola.
Mangiarlo? Un disastro! Tutto quello 'sputacchiamento' non fa per me e odio vederlo fare agli altri … Uno ha proprio la sensazione che non ne valga la pena, alla fine. Una volta mio marito, con una pazienza che non gli conosco, ne ha puliti diversi e poi abbiamo centrifugato i semi. Una delizia, da bere! Ma è un lavoro molto laborioso. Resta dunque la domanda iniziale: che fare di questi melograni?
 
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19:09 24 ottobre 2009
| sandra
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| Ospite
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Ah!ah! lo sputacchiamento! 
Innanzi tutto gli effetti benefici della melagrana:
I suoi effetti benefici sulla salute, attribuiti dalla tradizione popolare, oggi sono confermati dalla medicina ufficiale che ne evidenzia le potenzialità terapeutiche. Nel succo di melagrana sono presenti potenti agenti antiossidanti che agiscono sullo stato di benessere del nostro organismo ed hanno un ruolo importante nelle molteplici azioni di questo prodotto contro diverse patologie.
All'interno della spessa scorza la melagrana ha una polpa granulosa e molto succosa, per 3/4 questo frutto è composto di succo molto ricco di antiossidanti rispetto ad altri succhi, più del vino rosso e del tè verde. Nei piccoli grani succosi vi sono vitamina A ed E tanto che nell'antica Grecia veniva prescritto come antielmintico e antinfiammatorio. Il succo del melograno è consigliato alle persone che soffrono di inappetenza, disordine gastrointestinale, cardiopatie. Il rimedio è: bere 1 cucchiaio o due al giorno di questo succo preparato con la spremitura in un mortaio dei grani e mescolato con olio di oliva.
Ma non solo… Recentemente ricerche scientifiche hanno evidenziato nuove proprietà del succo del melograno infatti esso è un ottimo rimedio contro l'aterosclerosi e tutte le altre malattie cardiovascolari poichè aumenta il quantitativo di ossido di azoto sulle pareti delle arterie, limitando in tal modo il rischio di infarto del miocardio e l'altro effetto importante (per chi fosse interessato) :-D è che tale processo agisce come stimolante sessuale per vincere l'impotenza con un effetto simile al viagra, senza peraltro produrre le controindicazioni e gli effetti collaterali che questo farmaco produce.
La melagrana inoltre è ricchissima di polifenoli in una quantità non riscontrabile in altri frutti. Questi “enzimi” contrastano l'azione dei raggi ultravioletti (UV), che causano il cancro della pelle, interferendo nei processi di proliferazione delle cellule cancerose. � quanto affermato da studi sugli effetti antitumorali delle antocianine e tannini di cui è ricco questo frutto.
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22:22 24 ottobre 2009
| Manfredi
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sono tremendi da mangiare decorosamente . ma, come scrive Sandra, ne varrebbe la pena! grazie per le info!
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22:41 24 ottobre 2009
| Rose
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| Ospite
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Ho trovato delle ricette: delle improbabili crespelle di mele al Calvados con gelatina di melograno e cremino di yogurt (nient'altro?) ; una fesa di tacchino al melograno; un petto d'anatra al succo di melograno un risotto al melograno e altre cose troppo strane o elaborate.
Le ricette più fattibli mi sembrano la panna cotta al melograno e una torta al melograno che voglio provare domani e poi vi dico. 
 
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08:34 25 ottobre 2009
| Pietro
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In attesa della torta della signora Rose (io ho assaggiato la sua famosa sbrisolona e vi assicuro che era deliziosa – chissà che abbia il privilegio di gustare anche questa) ricordo che il melograno è stato spesso rappresentato in pittura ed ha assunto vari significati.
Essendo nato, come dice la leggenda, dal sangue di Bacco, ucciso dai Titani e fatto rivivere da Rea, la madre di Giove, nel Medioevo veniva raffigurato fra le mani di Gesù bambino, per simboleggiare la rinascita alla vita.
Se viene dipinto in mano alla Madonna, allude alla verginità: questo significato sembra derivare dai versi "I tuoi germogli sono un giardino di melagrane, con i frutti più squisiti" che si leggono nel Cantico dei Cantici.
Il frutto è legato anche al mito di Proserpina, rapita da Plutone che la conduce nel Regno dei Morti: infatti si narra che Proserpina si ciba dei chicchi purpurei mentre si trova nell'Ade, quasi nel desiderio di tornare alla vita, ma in realtà si condanna.
Si possono trovare delle nature morte con tavole imbandite dove la melagrana assume il significato di prosperità , fertilità e buona sorte.
Può significare anche concordia, oppure l'unione di molti, sotto una singola autorità, come nel ritratto di Massimiliano I, fatto da Durer, dove l'imperatore tiene una melagrana in mano.
Mi dispiace non essere ancora in grado di inserire le immagini, ma confido nella capacità di altri di sopperire ai miei limiti.
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14:41 25 ottobre 2009
| Rose
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| Ospite
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La torta è pronta, Pietro ed è ovviamente invitato a venire a 'gustarla' più tardi, insieme alla signora Armida. Un bel tè verso le 5, dopo la premiazione del concorso letteraio acquafreddese? Il nostro è un paese piccolo, ma è sede di un concorso letterari da trenta anni, pensate.
Grazie per averci ricordato il molteplice utilizzo del melograno nell'arte e la sua simbologia.
A più tardi. 
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17:42 25 ottobre 2009
| admin
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| Amministratore
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Davvero, Pietro, grazie per le note sul melograno: le ho trovate molto interessanti.
Alfredo Cattabiani nel “Florario”, ricorda che a tutt'oggi nel Santuario di Santa Maria del Granato a Capaccio Vecchio, in provincia di Salerno, si venera una Vergine col Bambin Gesù che tiene nella mano destra una melagrana, come fosse uno scettro: è la Madonna del Granato. … Nel museo di Paestum è ancora conservata, invece, una statua arcaica, forse del VII secolo a.C. raffigurante la Dea Era con un bimbo in braccio nell'atteggiamento di “colei che nutre” e anch'essa regge questo frutto nella mano destra. Nello stesso museo un'altra statua arcaica di terracotta rappresenta un'altra dea non bene identificata seduta su un trono e con lo stesso frutto.
 
Statua di Hera col melograno come simbolo della fertilità nella mano
 Madonna del Granato (Paestum)
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17:51 25 ottobre 2009
| admin
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| Amministratore
| messaggi3520 | |
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Botticelli, Madonna del Magnificat (il Bambino ha in mano il frutto di melograno)
 
Botticelli, Madonna della melagrana (Uffizi)
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20:22 25 ottobre 2009
| sandra
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| Ospite
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Che bei quadri! Io adoro Botticelli. 
E che ve ne pare di questa Proserpina di Dante Rossetti?
 
Ed ecco Massimiliano I d'Asburgo
 
Interessante la simbologia del melograno. 
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21:42 25 ottobre 2009
| Manfredi
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| Ospite
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il mio contributo
San Giovanni della Croce, nel Cantico spirituale fa dire alla sposa ( che rappresenta l'anima la quale si rivolge all'Amore- Cristo ):
Godiamoci l'un l'altro, Amato E andiamo a rimirarci nella tua bellezza Alla selva e al colle, di dove scaturisce l'acqua pura: inoltriamoci nella macchia. E poi alle profonde Caverne della pietra ce ne andremo Che stanno ben nascoste; e lì ci introdurremo e gusteremo il succo di melegrane.
Ogni mistero divino è simboleggiato da una melagrana ( i molti chicchi rappresentano le provvidenze di Dio contenuti da ogni virtù, mistero e giudizio ).
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22:36 25 ottobre 2009
| Rose
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| Ospite
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Una … 'natura morta' egizia con tanto di melograni 
 
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21:41 26 ottobre 2009
| admin
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| Amministratore
| messaggi3520 | |
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A proposito del dipinto (mi piace molto) di Proserpina:
Un inno omerico ci narra che un giorno, Persefone stava giocando con le figlie di Oceano cogliendo rose, crochi, viole, iris e giacinti; ad un certo punto, vide un narciso: quando tese le mani per prenderlo, sotto di lei si aprì un varco e Ade la rapì. Questo rapimento, concesso ad Ade da Zeus, fece adirare Demetra, la madre di Persefone, la quale decise che la terra non avrebbe più portato i frutti a maturazione. Zeus, preoccupato per la vita degli uomini sulla terra, mandò Ermes da Ade per far sì che liberasse Persefone. Ade obbedì e Persefone ne fu felice, ma Ade, furtivamente, le fece mangiare un chicco di melograno perché ella non potesse più restare per sempre lassù sulla terra. Quando Demetra ritrovò finalmente la figlia, ebbe un triste presentimento e le chiese se non avesse per caso mangiato qualcosa nell'Ade. Se così fosse stato, Persefone avrebbe dovuto rimanere nell'Ade ogni anno per una stagione, mentre le altre le avrebbe passate con la madre e gli Dèi immortali. Ogni volta, a primavera, essa sarebbe risalita sulla terra, splendente. Persefone, a questo punto, dice alla madre che Ade l'ha costretta a mangiare il chicco di melograno che qui ha la funzione di costringere la Grande Madre ( come Vergine ) a scendere ciclicamente negli inferi: ovvero, a morire come vergine per diventare madre e generare il figlio luminoso evocato durante i misteri di Eleusi. Come la luna diviene nera durante il novilunio, unendosi al sole, così Persefone scende ogni anno negli inferi per congiungersi con Ade per rigenerare il cosmo e per rinascere risalendo sulla terra con la madre, divenendo, così, signora delle piante.
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21:40 27 ottobre 2009
| Manfredi
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