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UtenteMessaggio

12:26
19 aprile 2010


lucia

Ospite

Islanda, nuvole di cenere nei cieli: traffico aereo in tilt in tutta Europa

Voli aerei sospesi oggi nel Nord della Scozia per il rischio di mancanza di visibilità dovuta all'eruzione vulcanica in Islanda. Lo ha annunciato il servizio di controllo aereo britannico NATS. L'eruzione, cominciata ieri, di un vulcano in cima al ghiacciaio Eyjafjallajokull, nel sud dell'Islanda, ha già provocatola chiusura parziale dello spazio aereo della Norvegia.

Le restrizioni sono stati imposte dal servizio di controllori del traffico aereo dopo un'allerta dell'ufficio meteorologico che avverte dell'avvicinarsi della nuvola di ceneri vulcaniche. Oltre ai rischi legati alla scarsa visibilità c'è la possibilità che le ceneri danneggino i reattori. L' eruzione sotto il ghiacciaio Eyjafjallajokull nel sud dell'Islanda ha provocato anche inondazioni e l'evacuazione di oltre 800 persone nella parte meridionale dell'Islanda. A Londra, primo scalo del mondo come numero di passeggeri, sono stati cancellati 150 voli a Heathrow e 108 a Gatwick, mentre a Stansted è stata la compagnia Easyjet ad annullare diversi voli del mattino. In Scozia tutti gli aeroporti sono stati chiusi (Aberdeen, Edimburgo e Glasgow), così come quelli di Belfast.

Forti riduzioni nel nord dell'Inghilterra (Manchester, Liverpool e Newcastle) e nel centro (Birmingham). Il traffico aereo resta poi sospeso nel nord e nell'ovest della Norvegia, mentre prosegue a Trondheim e a Oslo. In Svezia la navigazione aerea è stata totalmente interrotta la notte scorsa a nord dell'aeroporto di Skellefteaa, 200 chilometri a sud del circolo polare, e nel resto del paese ci sono numerosi ritardi e non sono esclusi altri blocchi. Anche nel nord della Finlandia ci sono delle interruzioni ai voli.

Bruxelles: Tutti i voli in partenza dall'aeroporto di Bruxelles sono stati cancellati. I passeggeri in attesa di imbarcarsi sui rispettivi aeromobili sono stati informati che le partenze sono state bloccate a causa dell'avvicinarsi di una nuvola di cenere proveniente dall'Islanda.

Quarto giorno di paralisi oggi per il trasporto aereo in gran parte dell'Europa, e di grave congestione per quello ferroviario, mentre in Italia gli aeroporti del Nord vanno verso la riapertura, dopo esser rimasti chiusi da venerdì sera. Il nuovo possibile sviluppo per il traffico aereo italiano — la chiusura è fissata al momento…

Nube vulcanica, le compagnie aeree contro i governi: “Riaprire alcune tratte”

Le compagnie aeree europee si lamentano con i governi nazionali per il blocco dei voli e chiedono che vengano ripristinati alcuni collegamenti continentali. La maggior parte dei voli sono stati sospesi in tutta Europa per motivi di sicurezza dopo l’eruzione vulcanica in Islanda che ha sprigionato una nube di cenere.

La Iata (International Air Transport Association) ha infatti chiesto l’apertura di «almeno qualche corridoio» per far fronte alla chiusura di numerosi aeroporti a causa della nube di cenere vulcanica islandese. La Iata raggruppa oltre 270 linee aeree del mondo.

Nella nota inviata ai governi europei, l’ente chiede un «ripensamento» del loro «processo decisionale», basato sui «fatti» e non su «modelli astratti», e l’apertura «almeno di qualche corridoio» di volo, «se non dell’intero spazio aereo».

«Ci siamo addentrati abbastanza nella crisi – prosegue il documento – da esprimere la nostra insoddisfazione su come i governi l’hanno gestita, senza una reale valutazione dei rischi, senza consultazioni, senza coordinamento e senza leadership. La crisi sta costando alle linee aeree almeno 200 milioni al giorno in mancati guadagni e l’economia europea sta soffrendo perdite per miliardi di dollari per mancata attività».

La Iata «critica il singolare metodo dell’Europa, che ha chiuso lo spazio aereo basandosi unicamente su modelli teorici della nuvola di cenere. Questo significa che i governi non si sono assunti la responsabilità di prendere decisioni basate sui fatti», e senza consultare le compagnie. Bisignani afferma di «essersi consultato con le compagnie affiliate che normalmente operano nello spazio interessato (dalla crisi). Esse lamentano che si sono perse occasioni di volare in sicurezza».

Il sistema adottato in Europa – continua la nota – «consta invece nella chiusura a tappeto dello spazio aereo». L’associazione fa quindi appello ai governi per una «riapertura flessibile dello spazio aereo. Le valutazioni di rischio dovrebbero essere in grado di aiutarci a riaprire almeno qualche corridoio, se non l’intero spazio aereo».

13:04
19 aprile 2010


admin

Amministratore

messaggi3520

Dicono di no…., ma ne dicono tante…Frown

dmk

22:35
19 aprile 2010


admin

Amministratore

messaggi3520

Ad ogni modo, ho trovato:

(ANSA) – ROMA, 17 APR – Le centraline che monitorano l'inquinamento urbano sono in grado di 'accorgersi' se le ceneri del vulcano islandese sono arrivate anche in Italia. Lo afferma Achille Marconi, esperto dell'Istituto Superiore di Sanita', secondo cui i rischi per la salute sono comunque limitati, dato che l'esposizione sarebbe comunque per pochi giorni.

''Anche se dovessero arrivare da noi, le polveri del vulcano non costituirebbero un grosso problema – afferma Marconi – perche' l'esposizione sarebbe limitata a qualche giorno, e quindi anche in presenza di sostanze chimiche pericolose, come i silicati, queste non avrebbero tempo di provocare danni gravi''.

Al momento non c'e' un monitoraggio specifico per le polveri del vulcano, ma queste possono essere registrate dalle normali centraline che monitorano l'inquinamento urbano.

''Queste centraline raccolgono le polveri su un filtro – spiega Marconi – e di solito ne viene determinato solo il peso. Sarebbe facile pero' fare una caratterizzazione chimica per valutarne la composizione e determinare la presenza di quelle del vulcano''.

I pericoli maggiori vengono dalla frazione piu' piccola delle polveri, ma anche le particelle piu' grandi possono dare qualche problema: ''Le particelle piu' grossolane sono abrasive, e possono quindi dare irritazioni a occhi e mucose – afferma l'esperto – mentre quelle piu' piccole sono piu' dannose perche' penetrano nell'apparato respiratorio''.

Appunto.

dmk

06:05
20 aprile 2010


Rose

Ospite

Ciò che nemmeno i terroristi di al Qaeda avevano potuto fare con l´attacco all´ America dell´11 settembre 2001 e quello a Londra del luglio 2005 è riuscito alla cenere vulcanica: un aeroporto dopo l´altro, nel nord Europa, ha dichiarato 'chiuso' il proprio spazio aereo.

L’ultima eruzione di 100 anni fa durò ben un anno intero. Tali fenomeni nel corso della storia hanno causato vere e proprie catastrofi. Nel 1793 un’eruzione in Islanda causò una nube tossica che uccise 23 mila persone in Gran Bretagna, a causa dell’enorme quantità di anidride solforosa sprigionata (si stima pari a tre volte quella prodotta dalle aziende europee nel 2006). Nel caso di eruzioni prolungate, se una una grande quantità di polveri riuscisse a raggiungere la stratosfera, ci sarebbero ripercussioni anche a livello climatico.

il vulcano islandese Eyjafjallajokull

17:11
20 aprile 2010


Pietro

Ospite

Ecco qualcosa che nessun governo può dominare, imbrigliare o ritorcere contro gli avversari. Siamo tutti ugualmente deboli, davanti a questi grandi disastri naturali.

18:38
21 aprile 2010


admin

Amministratore

messaggi3520

ci sarebbero ripercussioni anche a livello climatico

Infatti:

L'effetto dell'enorme nuvola di cenere provocata dall'eruzione del vulcano islandese e la nevosità dello scorso inverno potrebbero far scendere la temperatura nel pianeta la prossima estate. Lo ha spiegato all' ADNKRONOS il meteorologo Paolo Ernani.

''Il problema è di carattere di generale – ha chiarito – Se l'emissione di ceneri dovesse continuare e perdurare parecchi giorni si potrebbe creare, con i venti di quota, un sottilissimo strato di particelle sull'emisfero settentrionale. Nel 1883 l'esplosione del vulcano Krakatoa immise nell'atmosfera miliardi di tonnellate di pulviscolo e di fumi e l'anno dopo la temperatura scese di mezzo grado. C'è da aggiungere che l'emisfero nord è stato attraversato da una delle stagioni più nevose che si sia mai verificata, cosa che potrebbe provocare l'effetto albedo (la copertura nevosa riflette e non assorbe i raggi solari). Sommando questi due effetti dovremmo quindi avere un'estate piuttosto fredda''.

Ma Secondo Ernani l'ipotesi che le ceneri arrivino a raggiungere l'Italia è abbastanza remota. ''Per potere arrivare su di noi – ha detto – dovrebbe arrivare una corrente dall'Islanda verso il Tirreno, ma non mi sembra che sia prevista. Inoltre anche se dovesse raggiungere le regioni settentrionali-orientali arriverebbe molto diluita, quasi inconsistente''. 

http://it.notizie.yahoo.com

Escludono effetti sul clima, invece, gli esperti dell'istituto di metereologia tedesco Max Planck di Amburgo. "Le ceneri in sé non hanno grandi affetti" sull'atmosfera e quindi sul clima a differenza invece del grande rischio che pongono per gli aerei. "A provocare effetti nelle eruzioni dei vulcani è l'acido solforico che si diffonde nella stratosfera, e in questa eruzione non ne è uscito molto", ha aggiunto poi una ricercatrice. 

dmk



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