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Tu sì che sai ascoltare!

UtenteMessaggio

23:10
5 giugno 2009


Rose

Ospite

Claudia è un’amica un po’ sfortunata, di quelle che ogni tanto hanno bisogno di sfogarsi. In quei momenti non c’è nulla da fare, se non lasciarla parlare, cosa che può richiedere parecchio tempo. Per capire il tipo, una volta, mentre era ospite da noi, io, mio marito e mia suocera decidemmo di fare a turno … ogni due ore ci davamo il cambio all’ascolto. Inutile sacrificarsi in tre per tutto il tempo.

Ci illudevamo, in questo modo, che ci sarebbe toccato 1/3 degli argomenti, ma poi ci siamo accorti che lei ripeteva ogni particolare a tutti e che anzi, avere davanti una faccia ‘nuova’ le dava maggiore sprone.

Ma le vogliamo bene e, conoscendo i suoi guai, periodicamente ci sottoponiamo volentieri allo sfogo telefonico.

Tendiamo a sfruttare ancora l’idea dei turni, per cui, se mio marito è in casa, ad un certo punto le dico: “Claudia, c’è R che ti vuol salutare” e semplicemente glielo passo, ignorando gli enfatici segnali di diniego dell'interessato. Lui fa lo stesso, se gli è capitata la prima mezz’ora..

Questa lunga premessa, per giustificare il mio operato di oggi pomeriggio. E’ stato casuale … ma, come si dice, una cosa tira l’altra …

Claudia mi aveva chiamata al telefono ed io, ve lo assicuro, mi ero predisposta all’ascolto. Dopo i convenevoli di rito, so che c’è il ‘riassunto delle puntate precedenti’. Questa parte solitamente non richiede molta concentrazione, quindi, mi sono affacciata in giardino.

Acc…! sta piovviginando … Guarda il vento cos’ha combinato con ‘sta magnolia …Forse faccio in tempo a raccogliere le foglie … A mano, una alla volta?Per carità, prendo il rastrello. Claudia non se ne accorgerà neppure, tutta intenta a parlare.”

E così ho fatto. Mentre con la mano sinistra, tenevo il cordless all’orecchio, con la destra ho rastrellato tutte le foglie fin sulla pavimentazione del cortile (come sono più eleganti gli Inglesi e i Latini a chiamarlo ‘patio’) e poi, con la paletta e l’uso ingegnoso di un piede, sono riuscita a raccoglierle e a metterle dentro l’apposito contenitore.

Ero piuttosto soddisfatta. Claudia continuava a parlare tranquilla ed io ero riuscita a prendere due piccioni con una fava.

Povera Claudia, capitano tutte a lei … Forse è meglio che tiri dentro lo stendino … dovesse mettersi a piovere sul serio … dai, Rose, trascinalo, ma piano, perché se inciampa, si chiude su se stesso e allora sono guai. Piano … ecco, lasciamolo in garage, per il momento.

A questo punto, tanto vale che porti dentro anche la voliera, tanto ha le ruote e non dovrebbe essere difficile … ecco, brava, adesso sollevala, un angolo alla volta, per superare il centimetro della soglia … Bene, anche questa è fatta.”

Claudia era passata alle solite incomprensioni col genero, uno dei suoi cavalli di battaglia. Mentre le davo ragione, mi sono detta:

Meglio che vada a spazzare l’angolo dov’era la voliera. Se piove più forte, si fa un macello laggiù. Dai, armati di scopa, paletta e secchio e vedi se ci riesci, Rose.

Certo che questa povera donna non la invidio davvero. Non bastava il marito disgraziato, pure il genero!… Bèh, Rose, visto che sei qui, non ti conviene spazzare anche sotto questi cespugli?”

Una famigliola di merli vi ha fatto il nido e il loro via vai fa cadere un sacco di foglioline, fiori e bacche.

Il mio piede sinistro collaborava pienamente con la paletta.

Finito anche questo lavoro, ho ascoltato Claudia per qualche minuto, rispondendo a tono, ma … poi mi sono ricordata del cavolfiore da cuocere a vapore.

Urca! Dai, Rose, vedi se riesci a pulirlo con una mano sola … lascia perdere le foglie esterne per questa volta … su, tienilo fermo col gomito sinistro e taglia tutto … ecco, così. Ora, una sciacquata e via.

Via, perché l’ho portato a cuocere di là (per via dell’odore) in quella che chiamo ancora ‘la stanza della mamma’. La pentola era un po’ pesante, ma, appoggiandola al fianco …

Ecco fatto … Adesso cerca di non dimenticarla, sai che a R il cavolo piace al dente. “Sì, Claudia, certo che non devi farti sfruttare da tua figlia. Tre nipotini saranno adorabili, ma tenerli tutti i giorni è molto impegnativo.” Rose, controlla il cavolo … quasi ci siamo, ancora qualche minuto … anzi, spegni, andrà avanti ancora un po’ senza il pericolo di scuocere. “Dovresti farti rispettare di più, Claudia.” Ecco, il cavolo è perfetto. Scolalo … Come fai a scolarlo? Usa il mestolo forato, su!

Bene, sono soddisfatta. Vado a sedermi fuori, sotto al porticato e mi dedico completamente a Claudia. Poverina! “Ma come, ti hanno chiesto 40.000 euro in prestito!? non ci sono le banche che fanno i mutui?” Che bello qua fuori, questa pioggerella ci voleva proprio, sta rinfrescando … Però, se sposto quella petunia da sotto l’acqua, le corolle non si infradiciano. La ciotola non è così grande, forse ce la faccio anche con una mano sola … uffa! è più pesante di quanto pensassi … ecco qua, salvata la petunia! Rose, siediti e dà retta a Claudia! … Ehi, hanno suonato? “Scusami un attimo, Claudia, rispondo alla porta.” Ah, è il ragazzo che cura la parte fotografica dell’antologia del paese. Mi ha già riportato le foto di cui ha fatto la scansione. Bene! “Claudia, un attimo.” “Stefano, come si chiama l’editore di cui mi parlavi l’altro giorno? ti dispiace scriverlo qui? Grazie. Sì, ci vediamo.” “Dicevi, scusa, Claudia?” Questa è un’informazione utile, quella di un editore qui in un paese vicino, voglio dire …

Claudia aveva ripreso il filo tranquillamente e sono stata a sentirla per un po’.

Quasi quasi vado a fare pipì … tanto i pantaloni hanno l’elastico. Non sarà difficile, anche con una mano sola …”

Vi risparmio i particolari, ma sappiate che ho tirato pure lo sciacquone! Ebbene, sì, lo confesso. Embarassed

Claudia sembrava non essersi accorta di niente ed ha proseguito imperterrita.

Alla fine (c’è sempre una fine), mi ha salutata con queste parole: “Ciao, Rose. Solo tu sai ascoltarmi davvero ed io invece ti faccio perdere un sacco di tempo. Chissà quante cose avresti avuto da fare!”

“Ma no, figurati!” le ho risposto, con un vago senso di colpa. Frown

08:02
6 giugno 2009


franco

Ospite

mi hai rammentato Orazio, la satira dell'incontro con lo scocciatore appiccicoso che non riusciva più a scrollarsi di dosso…

Naturalmente il disagio per le interminabili telefonate dell'amica invadente, affrontate con lo spirito "pratico" che ti contraddistingue, è mitigato dalla tua squisita umanità e generosità.

L'abilità con cui riesci a finalizzare la durata dell'ascolto, portando contemporaneamente a termine una molteplicità d'altre incombenze, ti consente di non dovere interrompere il flusso inarrestabile di chi in fondo ha più bisogno di monologare, piuttosto che di discutere o di ascoltare;

non vuole consigli questa tua amica, non vuole affatto interagire, vuole sfogarsi straripando e la sua gratitudine finale, è pienamente guadagnata, senza indebiti, sia pur vaghi, complessi di colpa.

Dolcerose, ti abbiamo tutti seguita, con partecipazione e divertito interesse, nei tuoi esercizi contorsionistici da artista circense, con cui  sei riuscita a compiere una varietà d'operazioni complesse, di cui l'ultima è stata impresa davvero…rischiosa, anche se portata a termine brillantemente.

Direi che anche per chi eventualmente decidesse di telefonare, il messaggio è esplicito…siate brevi please, perchè, come se dice a Roma: c'ho dda fà!Wink

f

13:52
6 giugno 2009


Rose

Ospite

Caro Franco, grazie della lettura e del commento generoso. Kiss Grazie anche per avermi alleviato un poco il senso di colpa … devo riconoscere che ieri mi son lasciata prendere la mano (appunto) Wink dalle cose da fare e forse ho 'ottimizzato' troppo i tempi di ascolto Surprised 

Ti ringrazio della citazione colta, Kiss anche se il seccatore della satira di Orazio è un personaggio molto più fastidioso della mia amica ed ha secondi fini. La povera Claudia è solo un po' logorroica, ma ha anche buone qualità, per esempio, è ospitale e generosa.

Comunque, questa cosa è successa proprio tutta così, a dimostrazione che a volte la vita è proprio buffa Smile o forse lo sono io. Ciao, Franco, :-D grazie.

http://imblog.aufeminin.com/blog/D20060117/74338_887153266_bacio_ar_H153917_L.jpg" alt="" width="115" height="116" />

20:56
6 giugno 2009


admin

Amministratore

messaggi3520

ma sei un' acrobata, Rose!LaughLaughLaugh

no, a parte gli scherzi, conosco la situazione, io avevo una collega così, solo che lei, bravissima persona, non parlava dei suoi problemi personali, ma dei problemi di lavoro e cercava condivisione ecc. Mi "attaccava dei bottoni" infiniti e non potevo neanche deviarla su altri membri della famiglia, considerato l' argomento "specifico" delle conversazioni.

Piacevolissima lettura, uno scorcio realistico, vivo e freschissimo.

dmk

05:50
7 giugno 2009


Rose

Ospite

Grazie, Daniela. Kiss

Acrobata, sì … anche un po' clown a volte.

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18:39
7 giugno 2009


Rose

Ospite

19:14
7 giugno 2009


Manfredi

Ospite

sono senza dubbio di poca pazienza, ma i logorroici mi infastidiscono, proprio mi irritano, non li reggo. Brutto carattere il mio. 

Il "pezzo" è gustosissimo e, di conseguenza, me lo sono gustato. 

19:29
7 giugno 2009


Rose

Ospite

Attento a non … 'gustare' troppo. Wink

Ciao, Manfred e grazie

http://imagecache2.allposters.com/images/pic/RIC/1150-14628~Alberto-Sordi-Posters.jpg" alt="" width="124" height="93" />

20:05
8 giugno 2009


Gio

Ospite

Cara Rose, saper ascoltare è il dono più grande che si possa fare, molto più prezioso che dare consigli. La generosità dell'amicizia è questa anche se a volte costa sacrificio.

Grazie Rose per aver focalizzato questo episodio che fa riflettere Wink

21:19
8 giugno 2009


Rose

Ospite

Ah, il nostro Giò che vede sempre il lato positivo delle cose! Grazie a te! Smile Con la tua chiave di lettura, io non è che esca molto a testa alta, da quell'esperienza. Mi consola il fatto che l'amica non si sia accorta proprio di nulla. Meglio così.

10:38
9 giugno 2009


stella

Ospite

LaughWink….Rose bellissima questa pagina di cronaca.

Ti immagino e ti vedo mentre fai due lavori contemporaneamente.

Noi donne lo facciamo spesso e non per questo dedichiamo meno attenzione ad uno dei due "lavori",

Ascoltare un'amica in difficoltà vera o presunta è un "lavoro" a tutti gli effetti.

Comunque è meglio ascoltare e tacere, queste persone non vogliono consigli hanno solo desiderio di parlare, parlare, parlare.

Come dice il buon Morelli i consigli non servono a chi li dà e nemmeno a chi li riceve.

Di solito a me capitano quelle che se ti azzardi a dire che hai male ad un dito loro hanno male a tutta la mano e anche a tutto il braccio e poi sai anche la cervicale e le ginocchia dove le mettiamo……….e i figli ? ma non parliamone proprio sono quelle che hanno i figli bravissimi intelligentissimi strafighi……..e le nuore ?Quelle peggiori sono capitate a loro.

Sei comunque stata fortunata perchè tu eri al telefono, a me è capitato domenica al battesimo dell'ultima nata, una che conosco appena mi ha attaccato una pezza stratosferica.

Tacchi alti(di solito porto papere raso terra) afa atroce, in piedi per tre quarti d'ora mi sono sorbita una cascata di guai e di sfighe che manco paperino.

Il mio liberatore è arrivato sotto forma del mio consuocere, che, capita la situazione mi ha dato il cambio.

Oh la parente era sua non mia!!!!

Rose ho scherzato un pò.

Sei stata super brava, altro che sensi di colpa.

Un consiglioWink……..io quando tiro lo sciacquone …………metto la mano davanti al microfono……….non si sa mai!

14:19
9 giugno 2009


franco

Ospite

troppo divertente Stella.

A proposito di parente,

diceva Totò, nel dettare la celebre lettera a Peppino:

” hai aperto una “parente”?  Chiudila!”Laugh

f

16:36
9 giugno 2009


Rose

Ospite

Grande Stella, che trasforma i suoi commenti in brani simpaticissimi.  Kiss 

Quella dell'amica che sta sempre peggio di quanto stiamo noi, è un classico! SurprisedYell

Ciao, Stella, grazie! SmileWink



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