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Il paese della regina di Saba

UtenteMessaggio

11:43
13 ottobre 2009


Rose

Ospite

Yemen, un paese di grandi contrasti e indubbio fascino.

13:43
13 ottobre 2009


sandra

Ospite

Che meraviglia! Ecco un paese da visitare. Non appena ho tempo vi racconterò del mio viaggio in Bretagna del fine-settimana.

Temo che in questi giorno sarò piuttosto impegnata. Siamo agli sgoccioli del periodo di permanenza a Parigi. À bientôt, mes amis. Kiss

(Per zia Stella: non mi sono innamorata di nessuno, questa volta!!!) Wink

14:26
13 ottobre 2009


admin

Amministratore

messaggi3520

Non sono zia Stella, ma ad ogni modo dico la mia: Meno Male!!!!Laugh

Mi sa che hai l' innamoramento un po' facile, neh, Sandrina? Laugh

dmk

14:41
13 ottobre 2009


admin

Amministratore

messaggi3520

Bellissimo paese, lo Yemen! (naturalmente mai stata lì: parlo per quello che ne ho letto o visto in foto!).

« Lo Yemen, architettonicamente, è il paese più bello del mondo. Sana'a, la capitale, è una Venezia selvaggia sulla polvere senza S.Marco e senza la Giudecca, una città-forma, la cui bellezza non risiede nei deperibili monumenti, ma nell'incompatibile disegno… è uno dei miei sogni »
 

Pier Paolo Pasolini, tratto da ”Corpi e luoghi”

Peccato che sia grandemente sconsigliato visitarlo, per via dei pericoli cui i turisti sono esposti, soprattutto in certe zone più a rischio di altre.

La regina di Saba visse a circa 120 Km da Sana'a, capitale dello Yemen. Ad est di Sana'a, a Marib, capitale dell'antica Saba, situata nel punto in cui si incrociavano le carovane che trasportavano incenso in direzione del mar Rosso e l'intera regione  con il passare degli anni, a causa dei fortunati e fiorenti commerci, prese il nome di Arabia Felix. Poche le tracce nella città per svelare il mistero che circonda la regina di Saba che, se veramente esistita, si pensa possa essere vissuta a Marib, al centro del deserto, circondata dallo splendore di grandi templi e palazzi.   

Ferdinand Kronberg, La Regina di Saba, 1888, Castello di Tjolöholms 

dmk

22:24
13 ottobre 2009


Rose

Ospite

Bella la citazione di Pasolini. Vedendo questi colori, io avevo pensato a Murano:

Sì, sì … non è proprio la stessa cosa … Smile

Peccato però che Sandra non abbia intessuto alcuna liaison con un cugino d'oltralpe :-(

22:35
13 ottobre 2009


admin

Amministratore

messaggi3520

che immagini! ricchezza di colori, una fioritura di finiture merlettate…, quasi al limite dell' immaginazione

Sana'a è una vera città d' arte millenaria e perfettamente conservata (almeno così pare dalle foto).

dmk

22:43
13 ottobre 2009


admin

Amministratore

messaggi3520

« Il paese dell'incenso, montuoso e inaccessibile, avvolto in una spessa coltre di nuvole e nebbia, una regione che produce incenso dagli alberi, popolata da gente pacifica, pastori nomadi di mucche, pecore e cammelli »
 

Viaggiatore greco dell'anno Mille

dmk

22:54
13 ottobre 2009


Rose

Ospite

Che meraviglia! Quei palazzi sembrano intarsiati nella roccia! Surprised

Abbiamo già parlato altrove di questa apparente inconguenza per cui alcuni paesi arabi siano stati per tanto tempo culle di grandi civiltà e poi ci sia stata una sorta di involuzione …

13:52
14 ottobre 2009


fernirosso

Ospite

forse questo potrebbe essere il palazzo…anche se potrebbe sembrare una prigione:si resta comunque lontani e imprigionati in una dimensione che non è abbastanza umana.

17:18
14 ottobre 2009


stella

Ospite

Alla fine delle riprese del Decameron, Pasolini gira un "documentario in forma di appello all'Unesco"

Era l'ultima domenica che passavamo a Sana'a, capitale dello Yemen del Nord", disse Pasolini. "Avevo un po' di pellicola avanzata dalle riprese del film. Teoricamente non avrei dovuto possedere l'energia per mettermi a fare anche questo documentario; e neanche la forza fisica, che è il requisito minimo. Invece energia e forza fisica mi son bastate, o perlomeno le ho fatte bastare. Ci tenevo troppo a girare questo documento. Si tratterà forse di una deformazione professionale, ma i problemi di Sana'a li sentivo come problemi miei. La deturpazione che come una lebbra la sta invadendo, mi feriva come un dolore, una rabbia, un senso di impotenza e nel tempo stesso un febbrile desiderio di far qualcosa, da cui sono stato perentoriamente costretto a filmare [...] Ma è chiaro che se volessi veramente ottenere qualcosa, dovrei dedicare a questo scopo la mia intera vita. Son cose che qualche volta si pensano ma poi non si fanno. Frustrazione terribile, ma consolata dal pensiero che ci sono persone che, in realtà, per mestiere dovrebbero occuparsi di questi problemi e che dunque la responsabilità è dovuta a loro [...] Ma intanto ogni giorno che passa è un pezzo delle mura di Sana'a che crolla o vien nascosto da una catapecchia 'moderna'. [...] È uno dei miei sogni occuparmi di salvare Sana'a ed altre città, i loro centri storici: per questo sogno mi batterò, cercherò che intervenga l'Unesco".dal web  

19:26
14 ottobre 2009


Manfredi

Ospite

bel veritiero documento, Stella.

non so se l' Unesco sia poi intervenuto e in che misura: certo ci sono luoghi preziosi, come questo, testimonianze vive del passaggio degli uomini e della storia nella polvere del mondo, che andrebbero salvaguardate ad ogni costo. 

forse questo potrebbe essere il palazzo…anche se potrebbe sembrare una prigione

a me dà l' idea di un luogo irreale, della fantasia, mi ricorda certe "costruzioni – abitazioni" inventate dai pittori surrealisti e, certo, mi si pongono domande senza risposte immediate, ma la meraviglia è troppa perché ne rimanga turbato.Wink

17:23
15 ottobre 2009


fernirosso

Ospite

la fantasia, come luogo della mente, può condurre lontanissimo, ma può, quella distanza, tramutarsi in reclusione. Lo sanno benne molte fiabe e favole. Ciò che crea distanza crea anche distacco, spesso senza che ce ne accorgiamo, perchè ci siamo completa-mente immersi,quasi affogati. Per lo stesso motivo, forse, chi vive in certe realtà, che trova consuete, desidera e fantastica altro e crea con l'origine una distanza, un distacco. f

14:54
16 ottobre 2009


Rose

Ospite

Palazzi improbabili, quasi da set cinematografico, che fanno da sfondo ad una realtà molto diversa.

22:25
16 ottobre 2009


Manfredi

Ospite

in effetti compaiono aspetti che "non legano", anzi stridono.

tutta la realtà della folla e del mercato variopinto e sullo sfondo i palazzi antichissimi, ricami di un mondo remoto, di una civiltà perduta: immaginifico e splendido.



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