Cara Rose, ieri sera ho avuto un assaggio della vie parisienne, ma niente stravizi. Mi hanno portato in Boulevard Saint Jermain, al famoso Café de Flore
C'era gran ressa, i camerieri non ti avrebbero guardato nemmeno se impugnavi una pistola. Abbiamo deciso di accomodarci di fuori, sulle sedi di vimini e di ordinare qualcosa 'al volo'. Tutto, dai tavolini rotomdi, alle zollette di zucchero, alle tazzine da caffè porta il marchio Café de Flore. E' decisamente costoso per essere un bistrot; l'essere stato teatro degli incontri di poeti, scrittori e intellettuali ne ha fatto un posto d'elite. Noi ci siamo limitati, per ovvie ragioni, ad una cioccolata calda.
Il locale aprì i battenti all'inizio della Terza Repubblica, probabilmente nel 1887. Deve il suo nome ad una piccola scultura che si trovava sul lato opposto del viale. Alla fine del XIX secolo, Charles Maurras, che viveva al primo piano, scrisse il suo libro sotto il segno di Flora.
Molti intellettuali, come Jean-Paul Sartre e Simone de Beauvoir hanno frequentato abitualmente il Café de Flore.
Ogni anno, a settembre, si riunisce qui la giuria del Prix de Flore, che premia un giovane autore di talento.