Utente | Messaggio |
22:13 25 aprile 2010
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AL CINEMA DAL 28 MAGGIO 2010
814 d.c.: Una giovane monaca inglese, negli anni più bui della Chiesa, quando l'impero di Carlo Magno sta per sfaldarsi, decide di travestirsi da uomo ed assumere l'identità del fratello morto in battaglia per avere libero accesso alla cultura ed allo studio. Dietro mentite spoglie, e col nome di Giovanni Angelico, la ragazza si reca a Roma e nonostante l'ambiente corrotto ed ostile riuscirà a diventare medico personale e consigliere di Papa Leone IV. Quando il Pontefice verrà avvelenato dai suoi nemici, Johanna verrà eletta Papa. Il film è tratto dal romanzo omonimo di Donna Woolfolk Cross.
Il Trailer in italiano non è ancora disponibile. Posto questo sottotilato in inglese (meglio di niente )
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22:28 25 aprile 2010
| admin
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La papessa Giovanna è un leggendario papa donna che avrebbe regnato dall' 853 all' 855. È considerata dagli storici un mito o leggenda medioevale, probabilmente originato dalla satira antipapale, che ottenne un qualche grado di plausibilità a causa di certi elementi genuini contenuti nella storia.
 La Papessa ritratta su una carta dai Tarocchi Visconti-Sforza eseguiti da Bonifacio Bembo, ca. 1450.
Secondo la narrazione, era una donna inglese, educata a Magonza e vestita in abiti maschili che, a causa della natura convincente del suo travestimento, divenne un monaco con il nome di Johannes Anglicus. Venne eletta dopo la morte di Papa Leone IV (17 luglio 855 in un'epoca in cui l'investitura del papa avveniva in modo fortuito, prendendo il nome di Giovanni VIII. Scopertone il segreto, la papessa Giovanna venne fatta trascinare per i piedi da un cavallo, attraverso le strade di Roma, e lapidata a morte dalla folla inferocita nei pressi di Ripa Grande. Venne sepolta nella strada dove la sua vera identità era stata svelata, tra San Giovanni in Laterano E San Pietro in Vaticano.
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09:41 26 aprile 2010
| Elina
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ho cercato il romanzo ma sembra sia fuori catalogo
il film non voglio perderlo, scrivo un appunto in agenda
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12:41 26 aprile 2010
| admin
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 è edito dalla Newton Compton (sezione della Feltrinelli) e uscirà il 20 giugno.
L' immagine di copertina che ho postato è di un' altra edizione fatta dalla Piemme che, mi risulta, è uscita nel 2009.
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20:49 26 aprile 2010
| Pietro
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Ho letto di questo personaggio. Sarà interessante vederne la riduzione cinematografica.
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22:31 26 aprile 2010
| Manfredi
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mi interessano queste rielaborazioni pseudo-storiche. ma aspetterò il romanzo (faccio sempre così, prima il romanzo, poi il film ).
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10:09 27 aprile 2010
| lucia
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Caro Manfredi anch'io di solito faccio come lei, ma molto spesso si resta delusi perchè il film non è come il libro. Giustamente nei film saltano molti particolari che leggiamo nel libro, anche perchè un film durerebbe un infinità di tempo e avrebbe un costo non indifferente.
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23:00 8 giugno 2010
| admin
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Per correttezza posto una recensione negativa del film:
… Se da Agora a Christine/Cristina il proto-femminismo va di moda, e non senza merito ideologico e urgenza storica, quest'ultima vie en rose è stinta nello stile, trasandata nella ricostruzione – la Roma "ricreata" in Marocco ha meno appeal dell'Italia in Miniatura… -, spompata nella sceneggiatura, afasica nei dialoghi e incredibilmente priva di accenni drammatici.
La papessa Johanna era già stata cantata sullo schermo da Liv Ullmann nel '72: in chiave teatrale, ma con il conflitto tra sesso e fede più a fuoco. Qui, viceversa, il mix è risibile, con Johanna che deve interrompere il petting col conte Gerold causa elezione, pardon, acclamazione, al soglio pontificio. E' la penultima di una teoria di chicche di scrittura, che fanno fessa La Papessa, nata da prete nella Franconia dell'814, conquistata dalla fede, edotta alle scritture, felicemente rinchiusa in monastero e autodestinata a Roma per guarire e… pontificare. II tutto en travesti (la Wokalek è androgina, ma il trucco non regge), messo a nudo solo dall'amore di una vita, ma sepolto da coltri che fanno un cattivo servizio non solo alla storia, ma pure alla leggenda. E al cinema.
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23:03 10 giugno 2010
| Manfredi
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una recensione, quest' ultima, un po' troppo dura, mi pare. a sentire, almeno, quelli che l' hanno visto…
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