La storia di un'italiana che va a vivere da bambina alla corte di Francia, al seguito del padre astronomo.
Stefania Sandrelli, attrice amatissima e in odore di David, debutta alla regia con il ritratto, affidato alla figlia Amanda, di Cristina Da Pizzano, prima donna a vivere della propria penna, scrivendo e pubblicando versi illuminati nel bel mezzo dei secoli bui.
Sono sola, e sola voglio rimanere
sola, mi ha lasciato il mio dolce amico,
sola, senza compagno né maestro,
sola, triste e dolente.
Sola, languo sofferente,
smarrita come nessuna
sola, senza più amico.
Sola, alla porta o alla finestra,
sola nascosta in un angolo,
sola, mi nutro di lacrime,
sola, dolente o quieta,
sola, non c'è nulla di più triste,
sola, chiusa nella mia stanza
sola, senza più amico…
Di origine italiana – la famiglia proviene da Pizzano, nei pressi di Bologna – Cristina vive in Francia, dove il padre é astronomo-astrologo e medico alla corte di Carlo V. Sposa a quindici anni, dopo la morte del padre rimane vedova a venticinque anni, con a carico tre figli, oltre la madre e i fratelli; caduta in disgrazia a corte, deve affrontare di volta in volta l'arroganza dei creditori, la disonestà dei debitori pronti ad approfittarsi di una donna sola, il servilismo di certi magistrati e la grettezza dei professori dell'università di Parigi, incapaci di accettare che una donna possa accedere al sapere. Deve battersi per mantenere la “pesante” famiglia con il suo lavoro letterario, che sarà sorprendentemente prolifico.