Oggi mi é capitato di rivedere un vecchio film (1963) di cui mi ero del tutto dimenticata. E invece valeva la pena di tenerlo presente: A prova di errore ( Fail – Safe).


È un film di Sidney Lumet che risale alla metà degli anni Sessanta. Il titolo originale, Fail-Safe, fa riferimento a un dispositivo che quando sbaglia evita di fare danni, quindi non è esattamente “a prova di errore”, ma se deve sbagliare sbaglia bene. In realtà qui si racconta la storia di un errore al sistema di difesa militare americano, che produce una catena di disastri fino a portare l’uomo verso la catastrofe nucleare. Il presidente è impersonato da Henry Fonda, il consulente militare del pentagono è Walter Matthau, il traduttore dal russo del presidente è un ottimo Larry Hagman (il futuro J.R.) e sono in genere tutti bravissimi.
È un bel film che trasuda Guerra Fredda e trasuda reazione pacifista alla Guerra Fredda. È un film colto e progressista, girato quasi solo in interni, con una forte spinta ideale alle spalle, ma senza la retorica del cinema politicizzato successivo.
Regia e fotografia sono taglienti e contrastate. A parte il personaggio di Walter Matthau, spietato scienziato della guerra, che rappresenta un’aberrazione pura e un po’ monocolore, tutti i personaggi sono sfumati e tridimensionali nella scrittura. Il ritmo è sempre serrato e il finale è molto intenso.
**Perché vederlo.** Perché questo film va visto. E perché da piccoli abbiamo visto tutti War Games e ce lo ricordiamo benissimo. E perché capita di trovarlo in palinsesto su RAISAT CINEMA. Anche perché magari uno ha visto The West Wing e ha sviluppato una certa dipendenza per le situazioni di crisi che coinvolgono un presidente carismatico.
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