daniela manzini kuschnig' s weblog

ha rami di corallo ogni respiro

nasce dentro la purezza di un battito

cresce in un oceano di sensi

e si espande là dove anche il cielo

tutto il cielo

di volta in volta

nasce nuovo

e si fa fiato.

a Salerno luci d'artista

un piccolo assaggio

 mi sono detta

-diamoci un taglio-

ma anche

-basta con le lame.-

Voglio che siano dame e colori

gli ori del mio natale

fatto in casa con quello che c'è

con quello che non butto nemmeno a capo d'anno

e ho iniziato così

un bottone poi un altro

un vecchio ritratto dello zio

una scritta col pennarello, un tocco di pennello

un po' di neretto e un ritocco di chiaretto e

quel che mi son vista

nascere in corpo

era

una felicità inconsueta.

Avevo una stanza diversa da prima

più vasta e colorata

una specie di vetrina e dentro

quel baluginio di forme

un segno un inequivocabile disegno

che avevo imparato quando ero piccina

quello della stella

una stella rosso cuore

da mettere sulla cima

dalla vigilia  per tutte le altre ore.

Va là, Ferni!   Non l'hai fatto tu, tu hai scritto la poesia, peraltro molto carina.

Ma tu sapresti scrivere versi anche su un … pezzo di spago abbandonato.   ;-)

Questa è così natalizia, da non sembrar vera:

La mia dottoressa mi ha raccontato di aver letto sul giornale la storia di una donna con due bimbi in completa indigenza che chiedeva di essere aiutata e lasciava un num. di cellulare. La dott.ssa ha deciso di farle una ricarica di 50 euro e, subito dopo, vedendo sul banco del tabaccaio i gratta e vinci, dice di averne acquistato uno (cosa che non fa mai). Ha grattato e ha trovato un premio di 50 euro.

Morale, testuali parole della dott.ssa : Rose, io non sono molto credente, ma … qualcosa c'è …

Ho trovato altre luminarie … sempre più surreali.

ho messo la neve nel mio blog, è una modalità a disposizione del blog, per essere più precisi. Cade con una lievità e una lentezza che spesso, quando sto a lungo a scrivere e poi guardo fuori dalla finestra, mi aspetto che nevichi anche in giardino e mi sorprende che non ci sia…Penso che sia un desiderio, quello che nevichi, come quando ero bambina e aspettavo la neve come il più grande gioco di magia.Inutile dire che ci sono persone che patiscono il freddo, non me lo nascondo, come non mi nascondo le cause di questa squilibrata spartizione delle risorse e delle ricchezze comuni, ma metto tra queste, le ricchezze comuni, anche la neve, che tutti dovrebbero godere, non soffrire, non patire.f

E ricordo ancora la grande nevicata del 1985e quelle della mia infanzia, dal 1956 in poi, quasi ogni inverno

ricordo anch' io la neve del '56, Fernirosso! un paesaggio che, al di là dei problemi che la nevicata creò, era fantastico …

credo che la sensibilità alla neve sia una forma particolare di “emozione” verso la trasformazione del mondo in cui si vive in qualcosa che è, sì freddo e procura disagio, ma anche fantasmagorico e magico. Quindi, concordo, tutti ne dovrebbero poter “godere”.