Utente | Messaggio |
23:13 29 dicembre 2009
| Elina
| | |
| Ospite
| | |
|
|
ho applaudito a lungo la produzione Teatro del Sangro di Lanciano e Questa Nave di Venezia dal titolo "Operai oggi"
testo,regia, luci, musiche e impianto scenico di Stefano Angelucci Marino
il racconto si svolge a Torino, nel 2008. Due operai sono sposi da dieci anni.
Tommaso è Abruzzese, Chiara veneta. Schiacciati in casa per un'improvvisa cassa integrazione decisa dall'azienda.
Uno spaccato in parte comico ma anche tragico.
Un lavoro alimentato dalla scrittura di John Fante:una comicità plateale, l'attenzione profonda al mondo degli ultimi, in un'inquietudine visionaria.
|
|
14:59 30 dicembre 2009
| admin
| | |
| Amministratore
| messaggi3520 | |
|
|
non conosco questa produzione, Elina, ma ho trovato questa, vogliamo dire, "recensione":
" Un eccellente equilibrio teatrale,una conquistata complessa misura tra ansie e leggerezza,realismo e ironia, denuncia e divertimento … "Operai Oggi" fa nascere più volte il riso, per battibecchi, reciproci dispetti, antiche consuetudini di gioco che però acquistano anche differenti sfumature, di fastidio, noia, delusione, crudeltà.[...] E non mancano,in questo dialogo fitto,veloce, anche alcune accuse precise,gli operai dimenticati, quasi una categoria sorpassata dalla storia…".
Valeria Ottolenghi ( La Gazzetta di Parma, 7 dicembre 2009)
Mi pare uno spettacolo che permette il riso, ma anche la riflessione su un problema di stretta attualità. Ti ringrazio per la segnalazione.
|
|
|
20:55 30 dicembre 2009
| Rose
| | |
| Ospite
| | |
|
|
Ciao, Elina. Bella l'idea di una sezione teatrale. Sappiamo che è una tua passione, così ci terrai al corrente delle produzioni più significative. 
Ho guardato il video del lavoro che ci hai portato. Sembra una cosa interessante, anche se personalmente credo che la precarietà economica della cassa integrazione e la convivenza forzata diverse ore al giorno siano elementi che fanno 'traboccare' un vaso già colmo e una relazione usurata da tempo.
Gli attori sembrano davvero in gamba. Grazie, Elina. 
|
|
22:36 30 dicembre 2009
| Manfredi
| | |
| Ospite
| | |
|
|
beh, Rose, io direi che un rapporto problematico e usurato perde ogni speranza di recuperarsi a fronte di difficoltà contingenti… nel senso che viene affondato definitivamente. mentre, magari, in situazioni più “facili”, potrebbe avere ancora una chance.
neanch' io conosco l' opera teatrale, ma mi pare interessante, anche perchè, mi pare di capire, si configura come una tragicommedia e poi costituisce , per me, un punto di merito il fatto che agganci le tematiche di Fante
|
|
23:02 30 dicembre 2009
| Rose
| | |
| Ospite
| | |
|
|
Naturalmente, i problemi economici sono la 'tomba dell'amore', come si dice dalle mie parti. 
|
|
23:04 30 dicembre 2009
| Elina
| | |
| Ospite
| | |
|
|
 
sul palco solo i due personaggi
non ci sono comparse, eppure la veste è corale grazie alle voci dei genitori con cui i protagonisti parlano al telefono
l'aspetto musicale guida i cambi di scena o meglio di abito, si tratta del folk di Vinicio Capossela
|
|
23:10 30 dicembre 2009
| sandra
| | |
| Ospite
| | |
|
|
Che sballo quei due, Elina!!!
Mi hanno ricordato un po' Kripstak e Petrepke, la coppia che fa il verso al cinema polacco a Zelig, avete presente?
Tragi-comici, è la parola giusta. Bravissimi gli attori, anche se il mio è il parere di una che non sa nulla di teatro.
Grazie, Elina. 
|
|
23:33 30 dicembre 2009
| fernirosso
| | |
| Ospite
| | |
|
|
com'è che i veneti hanno l'ironia secca e pungente? Li avevano sempre fatti passare per tonti e polente!
|
|
14:50 31 dicembre 2009
| Manfredi
| | |
| Ospite
| | |
|
|