Utente | Messaggio |
11:10 14 febbraio 2010
| fernirosso
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C'est tout:
quaderni della guerra e altri testi
il nero Atlantico
il marinaio di Gibilterra.
La vita tranquilla:
una grande bestia di colore nero
moderato cantabile
il dolore
la vita materiale
storie d'amore estremo.
Giornate intere fra gli alberi
gli occhi verdi
testi segreti.
Nave night
L'amore.
*
sempre e solo Marguerite Duras.
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11:48 14 febbraio 2010
| sandra
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| Ospite
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Bei titoli, Ferni, però la mancanza di verbi e di preposizioni è un problema, soprattutto se si fanno molti versi. S'era stabilito un massimo di 6 versi , anche se ogni tanto s'è 'sforato' di un paio… ma c'è l'oggettiva difficoltà di creare qualcosa di armonico, in questo caso.
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13:33 14 febbraio 2010
| admin
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| Amministratore
| messaggi3520 | |
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Tutto vero, Sandrina
ma (c' é un ma, per quanto mi riguarda)
il primo verso ha la funzione di reggere l' elenco e motivarlo: C'est tout, appunto.
Così, sempre a mio parere, il gioco successivo sta nel trovare i titoli che, nella lista, più rendano l' idea di quel tout, nelle intenzioni dell' autore, che sviluppino l' idea e la portino felicemente all' approdo, creando, immagine dopo immagine, una suggestione da trasmettere. A me l' ha data. Ho letto molte dorsali sull' web e ne ho trovate diverse che sono effettivamente la lista della spesa. Non c' é un legame, una connessione di pensiero, un afflato fra i titoli. Questo non è il caso. Sempre a mio gusto e modo di vedere.
Ah, sì: il numero dei versi (titoli): io una lunga non riuscirei a farla (mancanza di fiato o insufficienza di letture? ).
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15:06 14 febbraio 2010
| Pietro
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| Ospite
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Effettivamente è un po' lunga, rispetto alle altre. E', vero, tutto sostenuto da quel primo verso. 
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15:41 14 febbraio 2010
| fernirosso
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| Ospite
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non sapevo, devo ammettere, che ci fosse la regola dei sei.Non ho resistito, leggendo una dorsale , qui, che riportava un testo o due di Marguerite, alla voglia di riformulare un percorso, in questa dorsale del corpo, l'atlante dei segni om-essi (così lo chiamai, ricordi Daniela?)
Devo anche ammettere che ho fatto uso di qualche minutissimo segno, : , e . Tra i titoli non sempre ho usato le lettere maiuscole ma minuscole, per dare la sequenza del filo che stavo cercando di rincorrere. Chiedo scusa ma Duras mi ha stregato, la sua scrittura è in me violentissima, nitida, drammatica e piena di forza, una forza vitale, per questo, a volte, può sembrare spaventosa. Grazie,ferni
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15:47 14 febbraio 2010
| Rose
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| Ospite
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6 versi o poco più, Ferni o Sandrina ci bacchetta tutti. 
La punteggiatura è ammessa, come le minuscole e il titolo è libero. 
Certo che la tua è una bella carrellata di immagini. 
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15:58 14 febbraio 2010
| fernirosso
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| Ospite
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si potrebbe sempre farne venire fuori tre di dorsali, s-connesse…
C'est tout:
quaderni della guerra e altri testi
il nero Atlantico
il marinaio di Gibilterra.
La vita tranquilla (?)
Una grande bestia di colore nero.
.
Moderato cantabile
il dolore,
la vita materiale:
storie d'amore estremo.
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Giornate intere fra gli alberi
gli occhi verdi:
testi segreti.
Nave night
L'amore.
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16:13 14 febbraio 2010
| Rose
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| Ospite
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Notevoli! La prima ha una chiusa bellissima e la seconda mi piace tutta.
Con questo stile per forza di cose telegrafico, pochi versi assumono molta più forza, non trovi, Ferni?
Hai letto quelle buffe? Alcuni titoli si prestano al paradosso e vengono fuori delle cose davvero intriganti. 
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16:30 14 febbraio 2010
| fernirosso
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| Ospite
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16:48 14 febbraio 2010
| Elina
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| Ospite
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molto bella nella forma lunga, notevole direi
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