Utente | Messaggio |
22:27 28 febbraio 2010
| admin
| | |
| Amministratore
| messaggi3520 | |
|
|
Sotto il ponte Mirabeau scorre la Senna E i nostri amori Me lo devo ricordare La gioia veniva sempre dopo il dolore.
Venga la notte suoni l'ora I giorni se ne vanno e io rimango.
Le mani nelle mani faccia a faccia restiamo Mentre sotto Il ponte delle nostre braccia passa L'onda stanca degli eterni sguardi.
Venga la notte suoni l'ora I giorni se ne vanno e io rimango.
L'amore se ne va come quest'acqua corrente L'amore se ne va Com'è lenta la vita E come la speranza è violenta.
Venga la notte suoni l'ora I giorni se ne vanno io rimango.
Passano i giorni e passano le settimane Né il tempo passato Né gli amori ritornano Sotto il ponte Mirabeau scorre la Senna.
Venga la notte suoni l'ora I giorni se ne vanno io rimango.
Traduzione in Italiano da: http://www.newsky.it
|
|
|
22:34 28 febbraio 2010
| francmec
| | |
| Ospite
| | |
|
|
Poesia meravigliosa!
Mi rammarico di non conoscere la lingua francese! 
|
|
10:46 1 marzo 2010
| Rose
| | |
| Ospite
| | |
|
|
Personalmente, trovo che il fascino qui sia quello della lingua, soprattutto. Il contenuto è 'banalotto' e abusato. Se Monsieur Apollinaire la postasse oggi, in diversi siti letterari, gliela stroncherebbero. 
Del resto, se oggi come oggi Ungaretti postasse la sua "M'illumino d'immenso", gli direbbero che è troppo 'ungarettiana'. 
|
|
13:24 1 marzo 2010
| sandra
| | |
| Ospite
| | |
|
|
Dai, Rose, che è carina… e poi, quel franscese (sì, proprio franscese, con la r moscia, la nasale, ecc.) Vive Apollinaire, Vive la France! Vive qui vit! 
|
|
15:11 1 marzo 2010
| Pietro
| | |
| Ospite
| | |
|
|
Eppure, quegli amori che scorrono come le acque della Senna, non sono un'immagine sgradevole e che dopo la gioia spesso vengano le pene (d'amore) è incontrovertibile…come il fascino della lingua francese. 
|
|
17:37 1 marzo 2010
| elisa sala
| | |
| Ospite
| | |
|
|
Io amo i surrealisti, ma mi rendo conto che la poesia di Apollinaire si sente datata. Ha ragione Rose. Ma è sempre bella per chi come me ama il tempo che fu. Amo di questo poeta "L'Adieu" per la sua essenza.
Grazie per avercela fatta sentire in originale.
|
|
22:30 1 marzo 2010
| admin
| | |
| Amministratore
| messaggi3520 | |
|
|
Ho colto questo filo di brughiera Ricordati che l'autunno è morto Non ci vedremo più sulla terra Odore del tempo filo di brughiera Ricorda ancora che io ti aspetto.
Traduzione da: http://www.newsky.it
|
|
|
23:26 1 marzo 2010
| Rose
| | |
| Ospite
| | |
|
|
Questa è davvero bella. Chapeau!  
Grazie, Daniela. 
|
|
23:42 1 marzo 2010
| elisa sala
| | |
| Ospite
| | |
|
|
Grazie, è sempre un piacere risentirla.

|
|
14:29 2 marzo 2010
| Carmen
| | |
| Ospite
| | |
|
|
Penso che pubblicando questa poesia su di un sito, troverebbe pochi applausi, per come oggi s'intende la Poesia contemporanea. La tendenza mi pare sia quella che più si scrive "complicato" ed in modo "incomprensibile" maggiore è la probabilità di successo. Invece, a mio modesto avviso, la semplicità è arte, perché racchiudere emozioni in poche parole che siano comprensibile a tutti non è facile, senza ripetersi in una cantilena.
Bisogna poi tener conto anche della lingua e della sua efficacia.
Mi è capitato per contro di leggere delle poesie stupende di autori sconosciuti, che non hanno destato alcun interesse, ma se le stesse poesie fossero state firmate con un nome famoso, non sarebbero passate inosservate.
L'importanza della firma.
Questo per dire che spesso la critica viene condizionata.
Grazie Daniela, in un attimo mi hai riportato sui banchi del liceo. E poi, l'amore è semplice, siamo noi a complicarlo, mi pare disse qualcuno.
A presto!
|
|
23:27 4 marzo 2010
| Manfredi
| | |
| Ospite
| | |
|
|
se si va in giro per i siti letterari, si può notare che l' aggettivo più spesso usato è "obsoleto" e suoi sinonimi. tutto è superato, le poesie che parlano d' amore, quelle che parlano di natura, quelle che cercano di individuare sentimenti "semplici" e spontanei…
si cerca – ancora una volta – il "nuovo": parole in modalità innovatrici, un "sentire" che si rivolga alle problematiche attuali e così via. insomma, il "nuovo", a tutti i costi. anche nel linguaggio, naturalmente. ne viene che poesie come queste postate, appaiano a molti superate e obsolete. appunto.
è, forse, il prezzo che si paga alla sperimentazione, senza la quale, d' altra parte, non ci sarebbe nessun cambiamento espressivo.
|
|