Utente | Messaggio |
22:06 8 ottobre 2009
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Metamorfosi di Narciso 1937, olio su tela, cm 50×78, Tate Gallery, Londra
Il mito classico del giovane Narciso, che innamoratosi della propria immagine riflessa in uno specchio d'acqua e impossibilitato a possederla si trasforma nel fiore che porta il suo nome, offrì lo spunto all'artista per inscenare questa metamorfosi ovidiana in un'ambigua relazione tra illusione e realtà, come egli stesso descrisse nel suo poema intitolato appunto La Metamorfosi di Ovidio. La splendida figura accovacciata di Narciso, che giganteggia come una roccia sulla superficie lucida e riflettente del lago, si trasforma nel suo doppio che assume l'aspetto di una grande mano pietrificata che regge un uovo crepato da cui nasce il fiore narciso. Le fasi di trasformazione sono rese in una narrazione consecutiva da sinistra a destra, così anche i colori opachi e le forme dapprima trasparenti, evanescenti e quasi invisibili acquistano gradatamente una connotazione realistica e concreta, come un lento risveglio dopo un sogno visionario.
http://thesurrealism.altervista.org
 
Persistenza della memoria 1931, olio su tela, cm 24×33, New York, Museum of Modern Art
In uno dei suoi scritti autobiografici, The Secret life of Salvador Dalí, pubblicato a New York nel 1942, l'artista descrive la genesi di questo dipinto inizialmente intitolato Orologi molli che rappresenta, in un certo senso, la storia della personalità di Dalí in eterno contrasto tra la dura scorza esterna del proprio ruolo pubblico e sociale e la sensibile “mollezza” della propria fragile interiorità.
Su uno dei tanti paesaggi di Port Lligat, tra gli scogli aguzzi della Costa Brava e un ulivo secco e malinconico in primo piano, Dalí immaginò tre orologi come oggetti inattesi, sottratti alla realtà quotidiana e deformati dallo sguardo delirante di un sogno, che è quello creato dall'inconscio dell'artista sintetizzato nell'occhio dalle lunghe ciglia che giace addormentato. Questi tre orologi sul punto di sciogliersi al sole – mentre un quarto, ancora chiuso nel suo coperchio dorato, è assaltato da un cumulo di formiche brulicanti – rappresentano l'aspetto psicologico del tempo, il cui trascorrere, nella soggettiva percezione umana, assume una velocità e una connotazione diversa, interna, che segue solo la logica dello stato d'animo e del ricordo. L'opera, ribattezzata Persistenza della memoria, che oggi è indubbiamente il pezzo più famoso del MoMa di New York, venne acquistato dal mercante americano Julien Levy decretando il successo e la fortuna economica della produzione di Dalí negli Stati Uniti.
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22:14 8 ottobre 2009
| Rose
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Non vedo le immagini, Daniela. 
 
Dalì amava molto ritrarsi. 
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23:21 8 ottobre 2009
| Rose
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Amanda Lear e Salvator Dalì
 
Amica, confidente e musa del pittore, la Lear visse per anni con lui e la moglie in Spagna.
Fu lei stessa pittrice:
 
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07:25 9 ottobre 2009
| sandra
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Ah, Dalì! Mi è sempre parso un dandy piuttosto stravagante.
Qualcuno mi può spiegare perchè strabuzzasse sempre gli occhi a quel modo? 
Nemmeno io vedo le prime immagini, signora Daniela.
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09:45 9 ottobre 2009
| stella
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Salvator Dali' era un personaggio strano e strambo come tanti artisti geniali.
Per alcuni solo artista con comportamenti narcisti per attirare l'attenzione su di sè, per altri pazzo veramente
Si era fatto costruire una casa-museo in un bellissimo villaggio di pescatori sulla Costa Brava,casa che rispecchia in pieno la sua personalità.
 
 
L'uovo,uno dei simboli più usati da questo bizzarro ed eccentrico artista.
Lo usa per simboleggiare la speranza e l'amore.
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22:35 9 ottobre 2009
| admin
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| Amministratore
| messaggi3520 | |
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Ho cambiato le immagini, si vedono adesso?
Belle le immagini della casa di Dalì che, come ha detto Sandra, di "stravaganze" ne sapeva un bel po'.
Faceva risalire il suo "amore per tutto ciò che è dorato ed eccessivo, la mia passione per il lusso e la mia predilezione per gli abiti orientali" ad una auto-attribuita "discendenza araba", sostenendo che i suoi antenati discendevano dai Mori.
 
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22:46 9 ottobre 2009
| Manfredi
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« One ought to be able to hold in one's head simultaneously the two facts that Dalí is a good draughtsman and a disgusting human being. The one does not invalidate or, in a sense, affect the other. » |
« Bisognerebbe essere capaci di tenere presente che Dalì è contemporaneamente un grande artista ed un disgustoso essere umano. Una cosa non esclude l'altra nè, in alcun modo, la influenza. » |
(George Orwell, Notes on Dalì) |
« When the European War approaches he has one preoccupation only: how to find a place which has good cookery and from which he can make a quick bolt if danger comes too near. » |
« Quando in Europa si avvicinano le guerre lui ha una sola preoccupazione: come riuscire trovare un posto dove si mangi bene e da cui può scappare in fretta se il pericolo si avvicina troppo. » |
(George Orwell)) |
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17:06 12 ottobre 2009
| stella
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……….Però ……. ……che tipino!!!!
.Si è innamorato di se stesso a prima vista e a questa passione è sempre rimasto fedele.” Anthony Powell
Quella torre con sopra l'uovo mi ricorda tanto la colombaia della mia casa natale …… Però L'ovetto non c'era ……ci pensavano i pennuti a spargerne ovunque….e….non solo di quelli.
Vuoi vedere che il mio bisnonno era un artista incompreso che aveva precorso i tempi?

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21:21 12 ottobre 2009
| Manfredi
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| Ospite
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l' uovo come simbolo di nascita, ri-nascita, un fragile involucro che con toc s' incrina, e, dentro, universo primigenio in soluzione alchemica (il nutrimento dell' embrione)
 
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21:37 12 ottobre 2009
| Manfredi
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| Ospite
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ancora a proposito di "uovo"
 La Madonna di Port Ligat di Dalì
che si rifà a Piero della Francesca
 
L' uovo indica l'intatto, il fragile, vergine.
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21:37 12 ottobre 2009
| Rose
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| Ospite
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OK, l'uovo passi. 
Però aveva ragione Sandra: perchè sempre 'sti occhi da spiritato? 
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22:36 12 ottobre 2009
| Manfredi
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| Ospite
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un atteggiamento, un atteggiarsi, credo
un crearsi una caratteristica specifica da cui essere identificato…
 
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22:41 12 ottobre 2009
| Rose
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| Ospite
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Bah! Io ho l'impressione che come persona dovesse essere insopportabile. 
Gli artisti è definitivamente meglio ricordarli per le opere. 
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22:46 12 ottobre 2009
| Manfredi
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| Ospite
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come ho già postato, Orwell la pensava in modo simile al tuo, Rose :
Bisognerebbe essere capaci di tenere presente che Dalì è contemporaneamente un grande artista ed un disgustoso essere umano. Una cosa non esclude l'altra nè, in alcun modo, la influenza.
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22:49 12 ottobre 2009
| Rose
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| Ospite
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Sorry. Avevo già dimenticato. 
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23:16 12 ottobre 2009
| admin
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| Amministratore
| messaggi3520 | |
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Avete parlato di "Uova"?
 
Il Teatro – Museo di Dalì a Figueres, dove Dalì é sepolto.
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