Inevitabile, caro Manfred.
I canti rituali di Chatwin sono sono conoscenza iniziatica e segreta dell' anima australiana, rappresentando insieme i miti della creazione – il dreamtime da cui ogni cosa è discesa – e mappe dell' intero territorio. Ogni canto diviene così la raffigurazione in musica delle caratteristiche geografiche e topografiche di parte di queste vie, le linee immaginarie che percorrono l' intero continente.
(…) La filosofia degli aborigeni era legata alla terra. Era la terra che dava vita all’uomo; gli dava il nutrimento, il linguaggio e l’intelligenza, e quando lui moriva se lo riprendeva. (…)
”Ferire la terra”(…)”è ferire te stesso, e se altri feriscono la terra, feriscono te. Il paese deve rimanere intatto, com’era al tempo del Sogno, quando gli Antenati col loro canto crearono il mondo”.(…)
(…) Si credeva che ogni antenato totemico, nel suo viaggio per tutto il paese, avesse sparso sulle proprie orme una scia di parole e di note musicali, e che queste Piste del Sogno fossero rimaste sulla terra come ‘vie’ di comunicazione fra le tribù più lontane.(…)
(…) La terra deve prima esistere come concetto mentale. Poi la si deve cantare. Solo allora si può dire che esiste.(…)
Brano tratto da Le vie dei Canti pubblicato in http://www.dmksite.net (22/04/2009)

