Utente | Messaggio |
23:14 4 febbraio 2010
| Elina
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| Ospite
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In immobile assolta distanza sfuggita ad un comune gioco di specchi e frantumi accade che i capelli diventino grigi su vetro satinato di anni trascorsi o altrimenti nati un riflesso memore dimentichi la parte schi(a)vo dietro gli occhi residui solo un addio.
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23:20 4 febbraio 2010
| Elina
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| Ospite
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volevo precisare due cose
1)il testo lo avete già letto nella sezione "laboratorio di parole in versi"
(qui è leggermente modificato)
2)l'opera che lo introduce è "Il silenzio di Sophia" olio su tela di Pinina Podestà
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23:20 4 febbraio 2010
| lucia
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| Ospite
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Bella poesia è l'addio che mette tristezza
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18:59 5 febbraio 2010
| Elina
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grazie Lucia per la lettura e l'attenzione
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19:12 5 febbraio 2010
| admin
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| Amministratore
| messaggi3520 | |
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Noto la modifica e mi pare che il testo ne abbia guadagnato, in intensità. Mi piace l' uso dell' aggettivo "schi(a)vo" che apre a più scenari e, in genere, tutto il tratto immaginitavo, così fluido e insieme, penetrante.
p. s.:Scusate, io non vedo l' immagine della Podestà: sono solo io a non vederla?
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19:33 5 febbraio 2010
| Elina
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| Ospite
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grazie Daniela
l'immagine è visibile ma ieri quando ho postato "per un attimo" era scomparsa
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06:35 7 febbraio 2010
| Rose
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Mi scuso con Elina, l'analogia del titolo mi aveva fatto trascurare la tua poesia. E' proprio vero che a volte varrebbe la pena di evidenziare dei versi scritti per il laboratorio.
Mi era piaciuta questa tua e mi ha fatto piacere rileggerla.
A volte, una delusione amorosa segna la vita di una persona per sempre.
Molto bella la chiusa, quel riflesso memore, quel residuo di addio.
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10:09 7 febbraio 2010
| sandra
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| Ospite
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Stesso problema di Rose, oltre al fatto che c'è stata un'invasione di dorsali 
Spesso le poesie in laboratorio di versi sono così belle, che è un peccato non dare loro risalto. A volte non si fa per non interrompere il percorso, ma è un dato di fatto e che alcune, come questa tua, sono poesie a sè stanti, che meritano attenzione.
mi piace il quadro che hai scelto, dove la ragazza sembra voler zittire il mondo attorno, perchè non turbi la sua malinconia.
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10:27 7 febbraio 2010
| Pietro
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| Ospite
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Mi ha colpito molto “l'assolta distanza” in cui viene descritta questa ragazza.
Vorrei mettere in risalto anche i versi finali:
“schi(a)vo dietro gli occhi residui solo un addio.”
Poesie spesso velate di tristezza le sue, cara Elina. Sù, mi raccomando. 
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15:37 7 febbraio 2010
| Elina
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| Ospite
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grazie a tutti per l'attenzione
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11:04 8 febbraio 2010
| Carmen
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| Ospite
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il tempo…che non concede alcuna grazia…
Molto bella Elina. grazie!
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