Utente | Messaggio |
14:11 6 aprile 2010
| Carmen
| | |
| Ospite
| | |
|
|
 
Poco. Poco più di un sogno appena lavato dalla pioggia a illuminare il grigiore in bocca un chicco d'uva speranza e germoglio. Passa. Passa veloce il tempo ancheggiando le ore su e giù per le piatte stagioni pianti sorrisi su alte e basse maree. Umori. Sbuffa. Sbuffa al passaggio a livello e si ferma.
Mano bambino afferra il suo turno ignora il dopo, pensa al momento, semplicemente disegna nell'aria profumi innocenti , è lontano il fetore adulto, ma dietro alla prossima curva aspetta la disillusione che divora profumi e vomita l'onda e prima s'innalza, ribelle e maestosa, e poi sul nulla schianta la rabbia d'essere morta acerba, senza una tomba, indifferenza e silenzio, la spiaggia assorbe. Povera onda. Mano bambino diventa artiglio graffia e lascia sul tempo un piccolo segno ricordi stivati a memoria.
Era solo ieri ,quando ho visto sostare un sogno al grande passaggio a livello e poi ripartire più veloce del treno.
Carmen
|
|
19:15 6 aprile 2010
| admin
| | |
| Amministratore
| messaggi3520 | |
|
|
Poesia “forte”, descrittiva nella prima parte, dello scorrere della sabbia nella clessidra, poi, con il subentrare della “mano bambino”, parla a voce alta e rabbiosa.
I tre versi finali chiudono sull' onda della speranza indomita. Irrefrenabile passione del vivere.
|
|
|
13:41 7 aprile 2010
| Rose
| | |
| Ospite
| | |
|
|
I sogni non dovrebbero sostare ai passaggi a livello, ma volare alto.
Bella poesia. Grazie, Carmen. 
|
|
17:54 7 aprile 2010
| Carmen
| | |
| Ospite
| | |
|
|
Grazie e un abbraccio affettuoso a tutte e due!
A presto !
Carmen :)
|
|
23:11 7 aprile 2010
| lucia
| | |
| Ospite
| | |
|
|
Cara Carmen ho letto e riletto la tua poesia, ha un non so che di incantevole. Immagino questo bambino che vuole vivere oggi, perchè i profumi da adulto non ci sono più. Io ho percepito questo, dimmi se sbaglio. é molto molto bella.
(é lunga da commentare, a me personalmente ha colpito l'immagine del bimbo)
|
|
10:23 8 aprile 2010
| Carmen
| | |
| Ospite
| | |
|
|
Mia carissima Lucia, premesso che, a mio avviso, non importa l'intenzione dell'autore ma quello che arriva al lettore. In effetti, il bambino è il clou del testo. Volevo rappresentare l'innocenza e la genuinità, che vengono perduti quando l'adulto si approffitta dell'innocenza ancora acerba. Non soltanto per la violenza fisica, ma anche per le circostanze che sono gli adulti a crearle e il bambino di colpo in qualche modo si deve difendere e diventa improvvisamente adulto anche lui. Un bambino ha il sacrosanto diritto di vivere la propria infanzia in armonia. E' una grande responsabilità dei genitori, che spesso se la dimenticano, perché troppi occupati del proprio benessere e pensano che "tanto il bambino è piccolo e si adatta".
Un abbraccio grande e buona giornata!
Carmen 
|
|
14:49 8 aprile 2010
| Pietro
| | |
| Ospite
| | |
|
|
Ho riflettuto a lungo sulla tua poesia, Carmen e ti sono grato per la spiegazione. Sono d'accordo con te, l'infanzia andrebbe rispettata e lasciata vivere serenamente. E' un'opportunità che non si ripresenterà più. Grazie. Pietro
|
|