Utente | Messaggio |
15:54 16 settembre 2010
| borablu
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I carabinieri l'hanno fermato come”provocatore “, perché si è presentato con il tricolore a una manifestazione leghista. Nell'Italia che spesso gira al contrario, questa è stata la colpa di PieroRicca, contestatore puntuale di Berlusconi e dei suoi sodali. Domenica scorsa, assieme a una decina di persone, è andato a una manifestazione del Carroccio a Venezia, dove erano in programma gli interventi di Bossi, Maroni e degli altri maggiorenti leghisti. Ricca e i suoi amici (tra questi Marco Gavagnin, consigliere comunale a Venezia per il movimento Cinque Stelle) avevano in bella vista le bandiere italiane. Risultato: pioggia di insulti da parte dei leghisti, e rapido interventodei carabinieri, che l'hanno fermato e identificato. Tutto documentato nel video che Ricca ha pubblicato sul suo blog, “Stranieri in patria”. Nel filmato ,si vedono tante maglie verdi circondare il gruppo con i tricolori. Partono improperi vari: “Pirla”, “fuori dai cogl..”.A chi ringhia contro i “comunist” Ricca ribatte: “Siamo contro le leggi vergogna votate da Maroni e Bossi: viva il tricolore,viva l'Italia unita”. Si sentono cori incrociati:”Italia” contro “Pa d a n i a “, inevitabilmente più forte. “Si rischia il linciaggio davanti al ministro degli Interni” sottolinea Ricca. Che nel commento al video ricorda: “A un certo punto siamo stati bloccati da un plotone di poliziotti e carabinieri. Motivo? Grave rischio di disordiniper lanostra provocazione”.Succede anche questo,nell'Italia governata dalla Lega.
Alessio Grossi
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17:52 16 settembre 2010
| Carmen
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Io so che negli altri Paesi c'è rispetto, e pure orgoglio, per la propria bandiera. Solo qui si riesce a ridicolarizzare tutto…
Questi fatti fanno pensare…
Ciao Mario!
Carmen
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21:45 16 settembre 2010
| admin
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Piero Ricca sul palco durante il V-Day a Torino
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22:53 16 settembre 2010
| Manfredi
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blogger (www.pieroricca.org), giornalista freelance, attivista è stato più volte all' onore della cronaca per i dibattiti-scontri con gli avversari politici. più volte denunciato e querelato, è stato sempre assolto in Cassazione, dopo la condanna di primo grado.
il che è giusto (l' averlo assolto). faccio mia la frase di Voltaire: “sono pronto a dare la vita perché al mio avversario sia dato di esprimere le sue opinioni”.
detto questo, a livello informativo, hai ragione, Carmen, la bandiera di un paese dovrebbe essere simbolo di orgoglio nazionale. sempre.
qui si tratta di avere ostentato il simbolo tricolore in modo provocatorio. in altre parole, non è che ce l' avessero con il tricolore in quanto tricolore, ma piuttosto con il Ricca in quanto provocatore.
il che non doveva assolutamente accadere. la provocazione si smonta solo con l' ignorarla.
se la si contesta si crea una reazione che fa il gioco del provocatore. opinione del tutto personale.
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13:55 17 settembre 2010
| admin
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14:32 17 settembre 2010
| Carmen
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Bellissimi immagini, Daniela. Grazie!
Carmen
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18:15 17 settembre 2010
| borablu
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19:21 17 settembre 2010
| admin
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21:34 18 settembre 2010
| Manfredi
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Il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, con una lettera fatta inviare nei giorni scorsi dal direttore dell'ufficio scolastico della Lombardia, ha chiesto al sindaco di Adro (Brescia) di «adoperarsi per la rimozione dal polo scolastico del simbolo» noto come il «sole delle Alpi». E' quanto apprende l'Ansa.
Nella lettera, firmata dal direttore Giuseppe Colosio, viene dato atto al sindaco di Adro di aver realizzato «attrezzature didattiche all'avanguardia», ma è anche spiegato che non può essere nascosto il fatto che «il sole delle Alpi» è uno dei simboli utilizzati dalla Lega, il movimento politico al quale appartiene la maggioranza dell'amministrazione comunale di Adro. Nella lettera si ricorda l'attenzione mediatica di questi giorni e si sottolinea che è dovere dell'amministrazione evitare che la politica di parte entri nella scuola: la delicatezza della funzione – si legge nel testo – impone di intervenire anche in caso di solo sospetto, per evitare ogni possibile strumentalizzazione.
l sindaco di Adro, Danilo Oscar Lancini, al quale è arrivata una lettera dal direttore dell'Ufficio scolastico della Lombardia, ma "suggerita" dal ministro dell'Istruzione, Maristella Gelmini, perchè si adoperi «per la rimozione dal polo scolastico del simbolo» della Lega, noto come il «Sole delle Alpi». «Mi sembrava che il ministro avesse capito- ha aggiunto Lancini secondo quanto riferito da Sky- che il Sole delle Alpi è un simbolo del territorio e non di un partito».
 
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