Abbiamo un'altra nottambula. 

Cara Lucia, grazie per aver aperto questo topic. L'argomento è agghiacciante per noi occidentali di questo tempo e non si può che schierarsi dalla parte di tutte le 'Aise'.
E' un prezzo questo, delle profonde differenze culturali, che le famiglie degli emigrati non tengono in conto e invece dovrebbero, perchè è inevitabile che i figli vengano in contatto e vogliano imitare i loro compagni e amici.
E' solo logico che, nel tempo, ci sia una progressiva assimilazione di usi e costumi del paese in cui si abita.
Un atteggiamento rigido e intransigente crea uno "scontro di civiltà", dove le vittime sono queste povere giovani a cui vanno la nostra solidarietà e il nostro sostegno.
Ben vengano le leggi che tutelino la libertà delle donne e dei più deboli.
Non stiamo parlando di quale cultura sia meglio dell'altra. Ogni tradizione è degna di rispetto ed ha senso nel proprio contesto, ma è necessario che gli emigrati rispettino a loro volta le leggi del paese che li ospita.