Utente | Messaggio |
12:53 2 febbraio 2010
| lucia
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Purtroppo in ogni famiglia c'è una brutta bestia chiamata cancro,che ci porta via i nostri cari. Io ho una sorella che ha la stessa malattia di questa dottoressa, la quale è anche deputato al parlamento. Leggendo i libri scritti da persone colpite da questa malattia,di qualsiasi tipo sia c'è un filo di speranza e ottimismo.
Perché proprio a me?
Come ho vinto la mia battaglia per la vita Melania Rizzoli
“Perché proprio a me? Quante volte mi sono sentito rivolgere, nella mia lunga vita di medico, questa domanda. Quante volte l'ho immaginata sorgere d'improvviso dentro la coscienza, come un potente colpo che ferisce l'anima; quante volte l'ho vista silenziosa, ma più penetrante di una voce urlata, brillare dentro agli occhi che hanno incrociato il mio volto.” Così scrive Umberto Veronesi nella Prefazione a questo libro, in cui Melania Rizzoli racconta la sua personale battaglia contro il cancro da un duplice punto di vista: quello di medico che ha lungamente lavorato in un reparto oncologico, e quello di paziente affetta da un tumore del sangue. Forte di una profonda fiducia nei progressi della ricerca e di un innato ottimismo, dopo il fallimento delle terapie classiche Melania ha intrapreso la strada del trapianto di cellule staminali, che dà risultati impensabili fino a vent'anni fa e ha cambiato il destino di alcuni tipi di tumore maligno, una volta definiti “senza speranza.
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14:32 2 febbraio 2010
| sandra
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| Ospite
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Credo che la prima reazione, davanti a queste terribili malattie, sia proprio l'incredulità.
E' solo umano farsi quella domanda.
Bisogna riconoscere il merito dei medici che lavorano in questo ambito e che ogni giorno si trovano faccia a faccia con pazienti in condizioni, sia fisiche che psichiche, molto difficli.
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19:29 2 febbraio 2010
| Pietro
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Dev'essere scioccante per un medico trovarsi 'dall'altra parte' 
Tanti cari auguri per sua sorella, cara Lucia.
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00:28 3 febbraio 2010
| lucia
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| Ospite
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é vero Sandra non è facile accettare, ma ci sono testimonianze che danno speranza.
Grazie Pietro lei è sempre così gentile.
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13:01 17 febbraio 2010
| lucia
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Una lunga video-intervista di Alessandro Cecchi Paone al professor Umberto Veronesi, che parla della sua attività di medico e scienziato, oltre che della sua passione politica e civile al servizio del prossimo. In dodici capitoli di mezz'ora l'uno, Veronesi, partendo dalla sua storia personale, tocca alcuni degli argomenti più importanti e di maggior attualità della medicina e della scienza moderna, con il linguaggio semplice e il tocco umano che da sempre ne contraddistinguono la figura e che l'hanno reso, grazie alla qualità della sua ricerca, uno dei medici più conosciuti al mondo in un settore fondamentale come quello della lotta ai tumori. Un racconto che partendo dalla lotta al cancro affronta i problemi cruciali di tutti: la prevenzione delle malattie e l'alimentazione, la politica e la laicità, il sesso e la morte, la lotta all'invecchiamento e il tentativo di allungare le aspettative di vita fino a 120 anni.
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15:38 17 febbraio 2010
| Carmen
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| Ospite
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Grazie Lucia per aver scritto sull'argomento e tanti auguri per tua sorella, so che la medicina fa "miracoli" in questo campo, anche se ancora c'è da scoprire e da lavorarci sopra.
Ho sempre ammirato Veronesi e ti dirò che una mia collega, malatta di tumore al seno, è in cura da Veronesi. Mi ha raccontato che è una persona stupenda, perché oltre ad essere un ottimo medico e scienziato ha una carica umana eccezionale.
Con affetto
Carmen
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16:44 17 febbraio 2010
| lucia
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| Ospite
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Grazie Carmen sei molto gentile. questo è un argomento che nessuno vorrebbe affrontare, purtroppo esiste. Si spera sempre nella scienza. Si ho sentito Cecchi Paone che diceva : ha 85 anni è una persona splendida, come dici tu ha una carica umana, dedicandosi corpo e anima nel suo lavoro.
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