Utente | Messaggio |
13:45 14 dicembre 2009
| Rose
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Mi lascia perplessa la reazione di molti alla notizia dell'aggressione al Premier S. Berlusconi, soprattutto quella di alcuni esponenti dell'area cattolica.
Mi chiedo se saranno gli stessi che fra pochi giorni si scambieranno gli auguri natalizi e se si ricorderanno di mettere questo in relazione al proprio impegno politico.
Lo spirito cristiano non è fatto solo del rispetto di tradizioni piacevoli ed evocative, ma di vita vissuta. Ogni giorno. Con fatica.
E' uno dei comandamenti lasciati da Cristo, quello di amare anche i nemici (che non vuol dire amarli teneramente, è ovvio, ma desiderare comunque il loro bene e, certamente, NON augurargli il male o fomentare l'odio verso di loro).
La violenza non è mai giustificata. Verso nessuno.
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14:14 14 dicembre 2009
| admin
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Sono davvero lieta, Rose, che tu mi abbia preceduta nel portare la tua riflessione su quanto accaduto ieri. So bene che qui si cerca di fare un po' di letteratura e spesso ne consegue che poco ci si occupa di attualità e annessi e connessi, come la politica. Capisco anche che il taglio che tu dai alla tua riflessione non è di carattere politico, ma
anche qui, non si può passare sotto silenzio un fatto che coinvolge, volenti o nolenti, un po' tutti.
Perché la violenza coinvolge tutti, chiunque ne sia l' oggetto diretto.
Perché l' incitamento alla violenza tocca tutti quanti, dal momento che le derive ricadono sul capo di tutti.
Perché la violenza in sé è solo una sterile manifestazione di umana bestialità che riporta indietro a tempi bui.
Perché i fautori di violenza sono i distruttori di qualsiasi possibilità di vicendevole incontro.
E, ovvio, non parlo, nel caso specifico, di quel povero fuori di testa cui è fin troppo facile dare l' etichetta di psicolabile, ma di quanti hanno contribuito e contribuiscono e, temo continueranno a contribuire, a creare con solenne pervicacia, a innalzare simboli da dare in pasto all' odio. Che è cieco.
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15:39 14 dicembre 2009
| fernirosso
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penso sia una cosa che il premier ha fatto in primis incolpando di ogni cosa i comunisti che non si sa nemmeno dove stiano, e tutti quelli che non stanno con lui. I sindacati sono spariti e non contrattano enon barattano che se stessi, anch'essi per una poltrona come i predecessori. Allora chi resta a rappresentare i ceti meno abbienti, la famosa classe lavoratrice che ultimamente non va in paradiso ma sprofonda nella miseria insieme alla borghesia, quel ceto medio emedio basso in cui sprofonda anche la classe degli insegnanti, visti i tagli che si vuole fare alla “cultura”. In realtà non si sta offrendo nulla, al governo, ovvero sia ai vertici dove dovrebbero starci le guide, se non la stretta della cinta e dall'altra parte si ostenta un lusso che è abominevole, si configurano ronde,si imbracciano i fucili,si vuole dividere il paese. Dunque chi fomenta cosa?Avrei preferito un rappresentante (non ogni volta una premiere!) che davvero si rendesse conto di ciò che fa, e che avesse la dignità necessaria per chiderne agli altri attraverso un operato degno di tale nome, non delle trovate da gioco delle tre carte. Qui non c'è più misura. Certo avrei preferito le sue dimissioni,viste le tante indagini sul suo conto e i fatti criminosi in cui è coinvolto, invece che leggi che cerchino di infossare i mezzi di indagine e gli esiti di tali ricerche. In Francia ci fu li rivoluzione e il fermento che ci hanno portato a questa formulazione sociale, e allora come oggi c'è un comune fattore dirompente: la fame, e non penso che essa sia una buona consigliera.ferni
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17:43 14 dicembre 2009
| Rose
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Si parlava di un gesto specifico, Ferni, non della linea politica del governo, su cui ognuno ha le proprie opinioni.
Il gesto violento di ieri non aggiunge nulla al prestigio e alla credibilità di chi lo approva e toglie a chi si dichiara cristiano e lo approva (che era la chiave in cui ho voluto vederlo, dal momento che in questi giorni si fa e si farà un gran parlare … parlare, appunto – solo quello) di pace e buoni sentimenti.
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18:15 14 dicembre 2009
| borablu
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Si, Rose, si parla, si parla molto, soprattutto a vuoto.
Certo, sono anche io contro ogni forma di violenza contro chiunque.
Nella fattispecie, peraltro, mi torna alla mente un vecchio adagio: " Chi semina vento raccoglie tempesta. "
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20:51 14 dicembre 2009
| fernirosso
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leggi qui Rose poi dimmi come mai lui per uno striscetto è in ospedale (ospedale? ma tu sai che razza di centro è quello di Don Verzè?) da due notti e questo invece crepa
http://roma.corriere.it/roma/n…..8068.shtml
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21:27 14 dicembre 2009
| admin
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| Amministratore
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Calma e gesso, figlioli e figliole (vi benedico ).
In effetti, Ferni, il discorso è partito sulla base: condanna della violenza.
Quanto, caro Mario, al “chi semina vento…ecc”, ci sarebbe da guardare bene e con occhio obiettivo nonchè storicamente attento a “chi ha seminato vento”. Scusami, sai, ma te lo ricordi il libro “Berlusconi, ti odio"? è solo del 1994.
Bah!
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21:42 14 dicembre 2009
| fernirosso
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aggiungo anche questo, un compendio dell'ultimo salmodiare di Don Verzè che accudisce il premier.
http://www.libero-news.it/adnk…..iew/242358
dice che bisogna modificare la costituzione!
Ma che razza di paese è questo?
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22:33 14 dicembre 2009
| Manfredi
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BAH?
BOH.
BEH.
devo continuare?
ma, mia cara signora Fernirosso, (che ti sei persa i comunisti per strada, perché – e lo sai – se è vero che i comunisti non sono più al governo, è altrettanto vero che l' ideologia comunista con il suo pensiero e i suoi modi di fare sanciti da decenni di allenamento politico a ormai vetero tecniche), mia cara signora stai dicendo che Berlusconi se l' è tirata la sgrugnata?
Non ti sfiora che anni di demonizzazione della sua persona, di lui, come singolo, come individuo, possano, alla fine, esser stati la causa prima di un gesto di mera sterile cieca e becera violenza? No?
I semi dell' odio messi in terra dopo che, a sorpresa, un nuovo partito fece sgusciare di mano alla sinistra il POTERE che credeva d' aver in pugno dopo tangentopoli, dovevano dar frutti. E incominciano a darli.
Quel disgraziato non ce l' aveva con il Governo e le sue malefatte (e qui si potrebbe aprire una lunga lunghissima parentesi e potremmo prenderci per i ciuffi a non finire: evito perciò di entrare nel merito), ma contro LUI, Berlusconi: "L' ho fatto perché odio Berlusconi".
Chi ha fomentato? Chi fomenta l' odio? Ma cribbio! che si sparassero una flebo di camomilla e la piantassero di cercare di accanirsi contro uno e si mettessero calmini a ragionare per aiutare a risolvere i problemi che ci sono, senza per questo auspicare e sperare in inciuci vari, quelli cui la spartizione del potere con la Dc li avevano abituati. E abbiamo visto dove siamo arrivati.
Ultima cosa: trovo di pessimo gusto il parallelismo fra il ricovero del Premier e il fatto di cronaca relativo al decesso di quel povero cristo. Lo sai che qui dilaga la malasanità? lo sai che dilagano gli sprechi? lo sai che dilagano nella assistenza pubblica, l' interesse personale, la corsa all' arricchimento personale, sempre sulla pelle altrui, che certe Regioni per questi motivi stanno affondando nel fallimento? Colpa di Berlusconi? CERTO! Ma mettiamo LUI su quella barella a crepare! Ma ti pare il modo di ragionare? di essere correttamente raziocinante? lucidamente obiettiva? con la sola emozione non si arriva da nessuna parte, si sbatte solo contro il muro del fraintendimento.
cosa facciamo? ci mettiamo a soffiare sul malessere sociale mirando a creare tensione politica? per arrivare a cosa? a una rivoluzione? a una nuova stagione stragista? perché è questo che sta dietro l' angolo, se si percorre questa strada.
TUTTI vorremmo un mondo giusto, equilibrato, dove tragedie come quella cui l' articolo del Corriere rimanda, non avessero a accadere, dove non esistesse la cassa integrazione, dove l' integrità regnasse sovrana a tutti i livelli. un mondo NUOVO. che NON esiste: da nessuna parte. e che, se si continua così, si allontana sempre di più.
Non saranno i fomentatori di sinistra a portarlo, perdendo tempo prezioso a cercare di defenestrare una persona, non sarà la violenza auspicata da certi politici loro alleati, non sarà l' ideologia come tale, ma la buona volontà di lavorare per un paese che ne ha già passate di tutti i colori, rispettando ognuno il suo ruolo.
comunque, fate vobis. per citare un ormai vecchio film: io sono troppo vecchio per queste str…..te. e le mie battaglie le ho fatte. tante. troppe.
 
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23:27 14 dicembre 2009
| Rose
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Nell’Antico Testamento, più precisamente nel libro del Levitico, per la prima volta si parla di “capro espiatorio”: durante la festa dell’Espiazione, il Gran Sacerdote riceveva due capri offerti dai personaggi più importanti e mentre uno veniva immolato, l’altro ritrovava la libertà gravata però di tutte le colpe del popolo.
Qualcuno viene chiamato capro espiatorio quando viene caricato delle colpe altrui senza che si sia fatto appello alla giustizia. Ciò sta a rappresentare la tendenza profonda dell’uomo a proiettare la colpa su un altro, tacitando così la propria coscienza che ha sempre bisogno di un responsabile, di un castigo e di una vittima.
La ricerca di un capro espiatorio è il tentativo inconscio di scaricare i problemi che non siamo in grado di sopportare sia come individui che come collettività; è la soluzione più rapida trovare un colpevole piuttosto che risolvere il problema che, in questo modo, viene solo rimandato.
da: http://www.geagea.com/11indi/11_16.htm
Sarebbe comodo applicare ancora la legge mosaica e 'scaricare' la colpa di tutti i problemi del paese su un unico individuo.
Allora, ci si potrebbe illudere che, se quel gesto fosse andato a buon fine, come auspicano alcuni, se non si fosse trattato solo di uno 'striscetto', ma di una ferita mortale, ci sarebbe finalmente l'avvio di un'epoca di pace e prosperità.
Ah, sì. Proprio un bel sogno!
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13:25 15 dicembre 2009
| fernirosso
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a me pare che qui le sparate le facciate anche voi girando il ferro dove vi pare. Quindi mi fermo qui in questa che non trovo sia una discussione ma una parata..o forse una sparata. Il resto:il cattivo governo è praticato da destra a sinistra passando per il centro, il sotto,il sopra, il di qua e di là, e chi ci rimette sono i poveri cristi che se la prendono tra loro per salvare i veri “dis-graziati”.fernirosso
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15:23 15 dicembre 2009
| admin
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| Amministratore
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Il cattivo governo è sempre stato praticato da destra a sinistra, passando per il centro di un cerchio da giocoliere.
E forse anche per questo molti hanno imparato a cercare quello che pare “il male minore”.
Che poi questo sia giusto, è un altro discorso, ma, dando per scontata la generale “imperfezione” della natura umana, si può capire la tendenza…
A volte mi domando perché, sapendo che nessuno è perfetto, candido e con l' aureola, perchè si facciano la guerra a spada tratta e con bestialità connesse, invece di con-dividere la consapevolezza delle proprie e altrui travi negli occhi. Sarebbe un modo per crescere. Credo. O almeno una possibilità.
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17:33 17 dicembre 2009
| borablu
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A proposito:
Contro l'amico Marco Travaglio è in atto un'aggressione violenta.
A un cenno del capogruppo pdl alla Camera, il piduista Fabrizio Cicchitto, che nel compilare la lista nera comprendente il Fatto, Santoro e il gruppo Repubblica-Espresso, lo ha definito “terrorista mediatico”, subito si è scatenata la canea televisiva. Da “Porta a Porta”, a Canale 5, a “Omnibus” il pestaggio di Marco si è sviluppato attraverso la falsificazione e la manipolazione di sue dichiarazioni rese dopo il ferimento di Berlusconi a Milano, in totale assenza di contraddittorio o con interventi tardivi quando ormai la scientifica azione diffamatoria era irrimediabile. I diffamatori e i picchiatori a libro paga sappiano che risponderemo colpo su colpo. A difesa della persona di Marco Travaglio a cui tutti i giornalisti del Fatto ribadiscono la loro più totale e affettuosa solidarietà. A difesa del suo diritto di fare giornalismo. A difesa dell'informazione e della democrazia di questo paese, mai come oggi messa in pericolo dall'assalto dei nuovi squadristi.
Domenica sera è accaduto qualcosa di molto grave. Non soltanto per la sofferenza inflitta al presidente del Consiglio a cui auguriamo di cuore una pronta guarigione. Domenica sera è come se fosse stato lanciato un segnale, lo stesso che riecheggia nelle parole di Cicchitto, questo segnale dice: è il momento di regolare i conti con i nostri avversari. I loro avversari sono l'opposizione in Parlamento, il dissenso di massa che poche settimane fa ha sfilato per le strade di Roma sotto le bandiere viola, la libera informazione che si ostina a fare il suo mestiere malgrado tutte le intimidazioni. Domenica sera, deve essere accaduto qualcosa di molto grave in una parte (speriamo piccola) del paese se intellettuali di forti convinzioni ma espresse sempre con toni misurati hanno abrogato la Costituzione della Repubblica. Ieri mattina, si poteva infatti leggere sul Giornale della famiglia Berlusconi a firma di Marcello Veneziani la seguente frase: “D'ora in poi deve essere chiara una cosa, chiunque definisce tirannide o regime fascista il governo di Berlusconi si assume la responsabilità politica e civile di mandante morale delle aggressioni subìte da Berlusconi e di ogni altro eventuale attentato”. Ovvero: fine della libertà di parola.
(A. Padellaro)
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19:32 17 dicembre 2009
| Rose
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Posso assicurarti, caro Mario, anche a nome della padrona di casa in questi giorni in vacanza (riesce a collegarsi pochi minuti alla sera), che qui tutti hanno libertà di parola, purchè espressa in termini educati e non prevaricanti.
E' solo giusto che ognuno abbia le proprie idee.
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21:21 17 dicembre 2009
| admin
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| Amministratore
| messaggi3520 | |
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Non mi risulta che ci siano dubbi in proposito.
Quanto all' articolo di Padellaro…, come ha scritto la mia cara Rose, mi son presa 3 giorni di vacanza e mi astengo da qualsiasi commento in proposito, anche perchè vorrei tenere il cervello in relativo riposo  
A tutti, a presto!
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18:59 20 dicembre 2009
| Manfredi
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oh, oh, oh… si è parlato di Travaglio mentre ero assente – una settimana di corso -!
mah, Mario, avendo tu postato l' articolo di Padellaro, deduco che tu sia in linea con lo scritto. il che, ovvio, è più che legittimo.
di persona personalmente – tanto per fare il verso al mitico Catarella di Camilleri - io non sopporto il buon Travaglio, persona travagliata, anzi travagliatissima, che fonda la notorietà sulla caccia ai lati oscuri, non importa se veri, presunti o falsi, principalmente di vari personaggi del governo, e principalmente del capo del suddetto governo.
non mi piace per l' atteggiamento, così pieno di sè - i veri salvatori della morale corrente non dovrebbero mai esserlo, pieni di sè -, la parzialità evidentissima, la modalità di espressione, sempre irridente e offensiva, i contenuti che ho trovato spesso tirati per i capelli ad uso e consumo di tesi e ipotesi e supposizioni rivestiti dell' aura di “fatti" ….eccccc
insomma non mi piace e penso che se Berlusconi sparisse, Travaglio non avrebbe più niente da dire, si scorderebbe i suoi sudatissimi guadagni e la sua figura cadrebbe nell' oblio. ergo, per il bene di Travaglio, lunga vita a Berlusconi!   
ma, parlando sul serio, quando leggo:
“D'ora in poi deve essere chiara una cosa, chiunque definisce tirannide o regime fascista il governo di Berlusconi si assume la responsabilità politica e civile di mandante morale delle aggressioni subìte da Berlusconi e di ogni altro eventuale attentato”. Ovvero: fine della libertà di parola.
non posso evitare, nonostante la mia buona volontà e capacità interpretative, di vedere in questa conclusione dell' articolista, un in-cosciente e consapevole travisamento del Fatto. (chiedo venia per il giochino di parole, non ho resistito), poiché a chiunque dovrebbe risultare chiaro ciò che Veneziani intendeva dire. ma, chiaramente, era troppo ghiotta l' occasione di riproporre l' epitaffio alla libertà di parola, per lasciarsela scappare. e quando l' informazione si riduce a questo, mi dispiace, non è più informazione, ma spasmi colitici.
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00:40 21 dicembre 2009
| borablu
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Dopo la prima lettura, pensavo di risponderti puntualmente, ma mi è sorto un dubbio e ho riletto.
Rispondere a che?
Tutto quello che dici è che non ti piace Travaglio e usi tante parole per dirlo che fa pensare sia un problema tuo.
Poi citi la conclusione di un articolo da me postato e risolvi il tutto con una discutibile battuta e con una volgarità.
E allora dirò solo che .lo sdoganamento in corso di parole di cattivo gusto per introdurle nella lingua corrente va di pari passo con lo scadimento del clima politico e sociale che mi ritrovo attorno. Non mi piace.
E, in più, non mi piace quando questo linguaggio viene usato per rispondere a me.
Più niente da dire..
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13:39 21 dicembre 2009
| admin
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| Amministratore
| messaggi3520 | |
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Dai, Mario… ognuno ha il pieno diritto ad avere ed esprimere le proprie opinioni, proprio perchè c' é libertà, non credi?
e, spasmi colitici non è una parolaccia…, solo una espressione colorita, che non si può ascrivere a gratuita volgarità!
Ben altre le volgarità che ricordo in un passato ancora recente…, ma lasciamo perdere.
Su su, cerchiamo di intendere questo benedetto diritto di tutti, a dir la propria e soprattutto a non prendere quello che viene detto come una diretta personale aggressione, ma piuttosto come l' esposizione di posizioni diverse dalle nostre.
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17:56 21 dicembre 2009
| Manfredi
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e hai proprio capito bene, caro Mario! non mi piace Travaglio! che questo sia un problema mio, credimi, non lo è è un problema di tantiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii (a parte che non considero Travaglio un problema – quando mai? -, ma solo una disgrazia).
ma, anche se fosse un problema e fosse solo mio – per assurdo, naturalmente -, avrei ugualmente il diritto di dire la mia, vero? come ha scritto qualcuno, c' è libertà di opinione ancora, checchè si dica
quanto agli "spasmi colitici" erano riferiti a certa informazione, e mi sono usciti non in risposta a te, ma come conseguenza di una riflessione che il tuo post mi ha facilitato.
l' apprezzamento che ho di te come artista, per la profondità del tuo sentire, mi vieta di pensare che tu possa prendertela per una metafora che, se è poco fine, non è assolutamente volgare (almeno per quanti, come me, soffrono di colite ). non mi permetterei mai volgarità, qui.
Bene, non siamo sulla stessa linea riguardo a Travaglio e con probabilità riguardo a un sacco di altre cose. e allora? non ci si può aspettare di trovare tutti sempre concordi con le nostre idee. inoltre avere opinioni diverse non fa che dare sale alla pietanza, promuovendo un confronto di punti di vista: un processo che ritengo sia sempre costruttivo.
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20:54 21 dicembre 2009
| borablu
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| Ospite
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Va bene, Manfredi, auguri per la tua colite!
D'accordo sui principi.
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