Utente | Messaggio |
09:09 26 gennaio 2010
| lucia
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| Ospite
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Dire che i ragazzi di oggi sono tutti bamboccioni è fare di tutta un'erba un fascio.Ammetto che ci possano essere ragazzi che ne approfittino della comodità di stare in casa di mamma e papà, ma vi posso assicurare che non per tutti è così. Ho un figlio di 29 anni,è diplomato in perito aziendale corrispondente lingue estere per cui sa l'inglese,francese spagnolo, uscito con 83/100.La sfortuna ha voluto che non trovasse nulla riguardante il suo diploma,si è dovuto accontentare di piccoli lavori.Adesso lavorada da 7 anni in una piccola ditta 40 ore settimanali per 900 euro al mese. Ora vorrei sapere come possa fare un ragazzo di 29 anni a vivere da solo con 900 euro se deve pagare un affitto che va dalle 500 / 600 euro al mese, come andrebbe avanti per tutto il mese? Questi ragazzi si possono chiamare bamboccioni? Mio figlio è molto demoralizzato perchè non si sente realizzato. Non ha un lavoro che gli piace, non è totalmente indipendente, allora incoraggiamoli chiamandoli bamboccioni.
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13:44 26 gennaio 2010
| Rose
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Ciao, Lucy. Ai tempi miei, non vedevamo l'ora di andarcene, poi è seguita la generazione di "quelli che non se ne volevano andare" ed ora ci sono "quelli che non possono – economicamente – anche se vorrebbero."
L'argomento è stato trattato anche al cinema, come nel film francese Tanguy

Trama: A 28 anni Tanguy è un ragazzo brillante, bello e affascinante, ha tutto quello che si può desiderare, non vuole però lasciare la casa dei genitori nella quale si trova bene, nonostante essi facciano di tutto per "cacciarlo"…
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14:47 26 gennaio 2010
| francmec
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| Ospite
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Coff, coff…
Eh, beh, come negarlo… è un argomento che mi procura un sussulto… 
Sì, anch’io… un bamboccione D.O.C. invecchiato di 35 anni! 
Ma sapete com’è, io me ne andrei, per me sarebbe comodissimo vivere da solo, ma i genitori come se la caverebbero? Perché non è più come una volta, quando per far funzionare una casa bastava saper cucinare: ora bisogna gestire le tecnologie. Come farebbe mia madre, pur non anziana, a usare un cellulare senza il mio continuo soccorso, quando dopo anni non riesce ancora neanche a riconoscerne lo squillo! Nonostante sia l’unica in famiglia con quella soneria, ogni volta che arriva una telefonata, per un certo numero di squilli è come se non fossero affari suoi, poi domanda: ma è il mio? E leggere un messaggio, o peggio ancora, scriverlo! E il babbo, molto più tecnologico di mia madre, che periodicamente mi mostra il cellulare: come mai non funziona? Allora devo ricercare che tasto ha premuto indebitamente che ha bloccato le telefonate… Per non parlare di internet e derivati… Come farebbero, senza la mia irrinunciabile presenza, a installare un decoder, a cambiare l’orario della caldaia, a modificare le impostazioni del monitor della tv…
Sì, è per questo che non se ne vanno… perché, in fondo, chi lo ha detto che non debbano essere loro ad andarsene? Io abito qua fin da piccolo, loro no! 
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14:53 26 gennaio 2010
| admin
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| Amministratore
| messaggi3520 | |
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grande, Francesco!
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14:59 26 gennaio 2010
| admin
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| Amministratore
| messaggi3520 | |
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In tema con l' argomento, l' altro punto di vista:
 
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17:19 26 gennaio 2010
| sandra
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| Ospite
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Le motivazioni di Francesco mi sembrano serissime.
firmato
ex bambocciona
(io me ne sono andata a 30 anni. Tieni duro, francesco!) 
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17:58 26 gennaio 2010
| Manfredi
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| Ospite
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ecco, bravi! tenete duro!
ve lo dice uno che i genitori hanno messo alla porta gentilmente e inequivocabilmente, tanto tanto tempo fa…!
sapete, erano seguaci di quel modus cogitandi che recitava: crescere, crescere e crescere e smetterla di pensare che i genitori siano le colonne della tua vita, per tutta la vita.
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20:36 26 gennaio 2010
| Pietro
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Io credo che, complice anche l'Euro, tutti siamo un po' colpevoli della situazione che si è creata. Molti genitori in fondo sono felici di avere i figli a casa e a molti figli fa comodo non preoccuparsi delle "spese" e usare solo per sè i famosi 8 o 900 euro mensili che, secondo alcuni non basterebbero nemmeno per vestirsi "al passo coi tempi" e con la moda.
Certo manca lo spirito di sacrificio di una volta e il sapersi accontentare.
Qualcuno dirà che sono vecchio ed io rispondo che me ne rallegro. I miei figli comunque sono usciti di casa in un tempo ragionevole e, aiutati dai coniugi (e un po' anche da noi, ovviamente) si sono sistemati. Senza sfarzi inutili, ma dignitosamente e un po' alla volta. Scusate il tono da predica. E' che a noi vecchi ci viene così bene! 
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22:01 26 gennaio 2010
| Manfredi
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| Ospite
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sono con Pietro: le responsabilità in merito a questo fenomeno, non sono solo da una parte, c' è un "concorso di colpa" .
credo che il problema economico abbia drasticamente accentuato sia la voglia di tenere i figli in casa da parte della famiglia, sia il disamore dei figli per la loro personale indipendenza, in nome della "comodità". questo, naturalmente, in generale, perché le eccezioni esistono sempre (vedi, i figli che vorrebbero tanto uscir di casa, ma obiettivamente non se lo possono permettere).
Certo manca lo spirito di sacrificio di una volta e il sapersi accontentare.
e anche qui concordo, sempre in generale.
mi ricordo un vecchio, vecchissimo film con Renato Salvatori e Maurizio Arena, Poveri ma belli (di Dino Risi), in cui i due giovani, ma soprattutto quello interpretato da Salvatori, erano già un esempio di "come si sta bene a casa con mammà" e anche in quel caso le difficoltà economiche incidevano sull' andazzo…
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00:26 27 gennaio 2010
| lucia
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| Ospite
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Devo dire che mio figlio non ha grandi pretese. Rose lo conosce e sa come è fatto,è anche bravo a far da mangiare! Io sono uscita di casa a 19 anni ma da sposata, i miei genitori con idee molto ristrette non mi avrebbero mai fatto andare a vivere da sola.Io vorrei che mio figlio andasse a vivere da solo, perchè avere in casa due uomini uguali (non per niente si dice tale padre tale figlio) a volte sono così 
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19:09 27 gennaio 2010
| admin
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| Amministratore
| messaggi3520 | |
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Mia cara Lucia, qui non si mette in dubbio l' integrità comportamentale di tuo figlio
ma piuttosto si affronta il tema in generale, come fenomeno sociale.
Che poi tu ti senta, a volte, così: , ne sono certa. Ci sono passata anch' io, fra figlio e marito!
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