Si potrebbe pensare che il viaggio verso gli agognati luoghi di villeggiatura, sia un'occasione per riprendere le fila di un dialogo familiare che latita durante il resto dell'anno.
E così, il padre volenteroso, alla guida dell'automobile, fa una domanda al figlio adolescente, sbracato sui sedili posteriori, in coma, vuoi per la levataccia, vuoi per lo sballo della sera prima. Se non bastassero questi inconvenienti, la creatura è completamente isolata dal resto del mondo, grazie agli auricolari dell' iPod.
Ora, se non ricordasse di averlo pagato personalmente, il padre giurerebbe che il ragazzo sia venuto al mondo già accessoriato, perché, in effetti, non riesce a visualizzare un periodo della sua breve vita, in cui non abbia avuto quei dannati cosi all'orecchio … o, se è per questo, il cellulare in mano.
Ma il cellulare, alla fine, favorisce la comunicazione. Il padre sa che se vuole avere l'attenzione del figlio, almeno per un attimo, gli deve telefonare.
Niente da fare dunque col figlio … l'uomo dà un'occhiata alla moglie … chissà se le è passato lo stress dei preparativi per la partenza … Ha continuato a recriminare che nessuno l'aiutava e che doveva pensare lei a tutto, e che … Forse era meglio lasciare che si rilassasse un poco. Aveva chiuso gli occhi anche lei …
Il dialogo dopo tutto è sopravvalutato – pensa l'uomo – vuoi mettere un bel viaggio in tranquillità, col fresco del primo mattino, nessuno che ti infastidisce con richieste o lamentele, la macchina che va via liscia come l'olio, niente traffico …
Ecco, ora lascia la circonvallazione per immettersi in autostrada e …
