Utente | Messaggio |
14:49 20 ottobre 2009
| sandra
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15:47 20 ottobre 2009
| Pietro
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Ringrazio Sandra per questo argomento che mi ha parecchio interessato.
I video sono una bella lezione di storia, molto diversi dal film Marie Antoinette di Sophia Coppola, che ha vinto l'Oscar 2007 per i migliori costumi, premio attribuito alla nostra Milena Canonero. Il film è centrato sulla figura di una donna che si ritrova, appena adolescente, alla corte di Francia, alle prese con una situazione politica ben al di là delle capacità sue e del marito.
In realtà, nel film non si ha sentore del clima di grave malessere sociale, fin quasi alla fine, perchè l'intento della regista è rappresentare il mondo dorato della corte francese, dedita unicamente al divertimento. Maria Antonietta vive isolata dentro questo mondo ovattato e sembra piuttosto una vittima delle circostanze che la inducono ad un comportamento leggero e superficiale.
Mi ha colpito il rapporto maniacale con il cibo, soprattutto con i dolci, cosa che potrebbe aprire una parentesi interessante sul ruolo del cibo nel riempire il vuoto interiore… ma questo è un altro discorso.
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18:09 20 ottobre 2009
| Rose
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Un topic reso attuale dal film citato da Pietro (interessanti anche i video portati da Sandra, naturalmente). Ecco qui, la fiera della vanità:
Il film è considerato una riflessione sulla gioventù in generale, non a caso nella colonna sonora ci sono vari brani rock.
Addirittura, nella scena delle scarpe se ne può vedere anche un paio della Converse, All-stars, di colore lilla. 
Questa mescolanza di antico e moderno contribuisce, a mio parere, a dare un tocco di follia ad un contesto già iperbolico di suo.
Sandrina, non ho ancora nemmeno incominciato a spolverare i libri. 
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19:19 20 ottobre 2009
| admin
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| Amministratore
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Moltissimi i ritratti di Maria Antonietta: la si può seguire nel corso della vita.
 
Maria Antonietta a 7 anni
 
a 14 anni
 
Maria Antonietta, delfina di Francia, nel 1771, poco dopo le nozze
 
Maria Antonia Giuseppina Giovanna d'Asburgo-Lorena, regina di Francia
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19:24 20 ottobre 2009
| admin
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| Amministratore
| messaggi3520 | |
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Maria Antonietta in gran abito di corte
 
Maria Antonietta con i figli
 
Maria Antonietta poco prima della fuga a Varennes
 
Maria Antonietta alla Conciergerie
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21:52 20 ottobre 2009
| Manfredi
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Maria Antonietta condotta al patibolo (schizzo)
« Una donna che non aveva se non gli onori senza il potere, una principessa straniera, il più sacro degli ostaggi, trascinarla dal trono al patibolo, attraverso ogni sorta d'oltraggi, vi è in ciò qualcosa di peggio del regicidio. » |
Napoleone
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22:25 20 ottobre 2009
| Rose
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Penso che l'esecuzione di Maria Antonietta, pur nella sua inutile crudeltà, fosse soprattutto simbolica … o meglio, era 'necessario' che cadessero le teste di coloro che avevano rappresentato la sovranità assoluta in Francia. Del resto, l'epoca del 'terrore' vide atrocità d'ogni sorta. 
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22:35 20 ottobre 2009
| Manfredi
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| Ospite
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no doubt, Rose, Maria Antonietta “doveva” venir condannata (dopo un processo farsa) e ghigliottinata. Le leggi delle Rivoluzioni (di tutte le Rivoluzioni) sono ferree.
C' è stata una sola bloodless revolution ed è stata l' eccezione che conferma la regola.
Mi piace questo percorso storico e non solo. Attraverso la storia, l' essenza umana dei protagonisti che la storia hanno fatto e che ne sono stati anche vittime.
Un saluto a tutti per stasera, e un grande ciao a Rose!
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11:40 21 ottobre 2009
| Pietro
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Interessante l'iter creato dalla signora Daniela per delineare la vita di questa regina, ma ho rivisto volentieri le immagini del film nel video. Grazie, signora Rose. Una vera fiera delle vanità, come tutte le corti del tempo. Mi ha fatto ripensare alla descrizione che Parini fa del "giovin signore"…
Un cordiale saluto.
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12:43 21 ottobre 2009
| admin
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| Amministratore
| messaggi3520 | |
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Indovinato il rimando al Parini. grazie, Pietro.
Senza dubbio il “giovin signore” è anch' egli espressione della futilità e della vacuità che l' aristocrazia in generale tendeva a far propria.
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13:51 21 ottobre 2009
| sandra
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Dai ricordi scolastici, ho riesumato alcuni versi del Giorno di Parini:
"Ma il damigel ben pettinato i crini Ecco s'innoltra; e con sommessi accenti Chiede qual piú de le bevande usate Sorbir tu goda in preziosa tazza. Indiche merci son tazza e bevande: Scegli qual piú desii. "
Che dilemma, già al mattino! Il giovin signore doveva scegliere tra caffè e cioccolata.
Che vita grama, le classi agiate! 
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16:57 21 ottobre 2009
| Rose
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Il seguito dei versi di Sandra: 
“S'oggi ti giova Porger dolci allo stomaco fomenti, Sì che con legge il natural calore V'arda temprato, e al digerir ti vaglia, Scegli 'l brun cioccolatte, onde tributo Ti dà il Guatimalese e il Caribbèo C'ha di barbare penne avvolto il crine: Ma se nojosa ipocondrìa t'opprime, O troppo intorno a le vezzose membra Adipe cresce, de' tuoi labbri onora La nettarea bevanda ove abbronzato Fuma, ed arde il legume a te d'Aleppo Giunto, e da Moca che di mille navi Popolata mai sempre insuperbisce.”
Tipica figura di giovane aristocratico, ignorante e perdigiorno, il “giovin signore” vive in un mondo fatuo e senza umanità, affollato di persone e oggetti posticci, essenziali tuttavia al rito sacro dell’apparenza. Il racconto della giornata assume ironicamente toni epici e gravi quanto più vane e futili sono le occasioni e le occupazioni della sua capricciosa esistenza.
 
Si diceva in un altro topic che tra gli esserei umani, a differenza del regno animale, è la donna ad adornarsi ecc., ma, a quanto vediamo, nei secoli scorsi, almeno nelle classi agiate, sia uomini che donne davano grande importanza all'abbigliamento.
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17:46 21 ottobre 2009
| Rose
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| Ospite
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22:17 21 ottobre 2009
| Manfredi
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| Ospite
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pizzi, merletti, rasi, sete, damaschi in drappeggi …
memento mori.
bel video, Rose.
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