Utente | Messaggio |
19:06 13 gennaio 2010
| admin
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| Amministratore
| messaggi3520 | |
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L' isola di Colombo, il paese più povero dell'intero continente americano, occupa la metà occidentale dell'isola di Hispaniola, dove Cristoforo Colombo attraccò al termine del suo primo viaggio, nel 1492. Il tasso di alfabetizzazione è del 45 per cento e l'aspettativa di vita, circa 50 anni. La popolazione totale è per il 95 per cento di neri e per il cinque per cento di mulatti e bianchi. Il paese è spesso al centro del passaggio di uragani, che provocano morte e distruzione. Nel 2008, se ne sono abbattuti quattro (Fay, Gustav, Hanna e Ike), provocando 330 morti e molti dispersi in tutto il paese: il passaggio dei quattro uragani nel giro di un mese è stato considerato dalle autorità la principale catastrofe degli ultimi anni, prima del terremoto di ieri.
 
Migliaia di persone sono rimaste sotto le macerie dopo il sisma di magnitudo 7 che ha colpito l'isola. Tra gli edifici crollati, anche il palazzo presidenziale, alcuni ospedali e uffici pubblici.
 
Ci si sente così inermi di fronte a queste tragedie, vero? tragedie che vengono a sfigurare ulteriormente popolazioni già tanto provate …
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14:20 14 gennaio 2010
| Carmen
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| Ospite
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Vero Daniela, ci si sente impotenti di fronte alla forza della Natura.
Se soltanto gli uomini che "comandano" il destino di altri uomini…, si ricordassero che non sono imperatori per la Terra, né per il Cielo, né per il Mare.
A me dispiace tanto, che poi le disgrazie vanno ad accumulare altre disgrazie.
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21:49 14 gennaio 2010
| Manfredi
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| Ospite
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le forze della natura tutto possono travolgere, anche la superbia degli uomini, fino a farli sentire piccoli piccoli…
un' altra catastrofe, un' altra tragedia a chi di tragedie ne subisce ogni giorno, le vive sulla propria pelle.
tutti i paesi si devono dar da fare, e mi pare lo stiano facendo, per portare aiuto a chi è sopravvissuto e dovrebbero continuare anche passata l' emergenza. a mio parere.
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18:02 15 gennaio 2010
| Pietro
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| Ospite
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Davanti a questi disastri, davanti agli occhi troppo grandi in visini minuscoli, nelle corsie d'ospedale, davanti a tanta sofferenza, la domanda è una sola: "Perchè, Signore?"
Vi prego di scusare la mia assenza. Un problema familiare. A presto, spero. Pietro
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21:59 15 gennaio 2010
| Manfredi
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| Ospite
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perché? domanda che ci si fa dai tempi dei tempi…
mi suguro, Pietro, che il tuo problema familiare non sia grave …
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22:05 15 gennaio 2010
| admin
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| Amministratore
| messaggi3520 | |
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… e che si risolva presto, prestissimo!
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07:05 16 gennaio 2010
| sandra
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| Ospite
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Avercele, quelle risposte, caro Pietro! Questo però non ci esonera dal fare tutto il possibile, per quanto dipende da noi, nel dare una mano.
Auguri per la tua famiglia! 
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