

Con un po' di attenzione si possono percepire energie positive e negative.
Quando parlo di energia, positiva intendo quella che mi fa star bene.
E’ ampia, ariosa, infinita.
Quando parlo di energia negativa, recepisco quella che mette in disagio il mio essere con chi, o con la cosa, che me la trasmette. Non vado a chiedere il perché e provo a scansare ogni giudizio, perché deriva dai miei sensi in relazione con quella energia che qualcuno, o qualcosa, trasmette.
E’ ristretta, cupa, pone dei limiti; non è aperta a cogliere la bellezza.
Rifiuta, a prescindere, la luce. Genera ombra e nell’ombra vuole restare.
Non è esplosione, ma implosione.
Queste sono le mie sensazioni in relazione alle energie, che mi trasmettono gli essere non solo umani, ma anche qualsiasi “creatura” della natura. Può essere un animale, oppure un fiore, un albero. Il cielo, il mare. La terra.
Non ho mai sviluppato questa mia attitudine del “sentire”, nel senso che da ogni cosa percepisco le sue onde magnetiche ed invisibili, ma non vado oltre.
Questo può accadere a qualsiasi persona che non si accontenta della superficie, perché sa che dietro alla facciata della superficie c’è il profondo, positivo o negativo che sia, è il vero.
Non è necessario vedere o udire la cosa, o la persona, anche nel silenzio, o a distanza, queste energie comunicano.
Sta a me scegliere l’energia che contribuisce al mio equilibrio, perché quel che credo tutti cerchiamo è l’armonia ed è giusto rifiutare, o accogliere, energie per il nostro bene.
In ognuno di noi c’è un universo che ambisce ad arrivare alla bellezza, che trasmettere, appunto, armonia in relazione alle persone, alle cose.
Trovo questo argomento interessante, anche per la sua percezione, a volte marcata, a volte lieve. Voi cosa ne pensate?