daniela manzini kuschnig' s weblog

Sei gentile, Mario. Io li manderei con il caval di San Francesco…

E non sto scherzando.

VERO! non posso pensare ai costi che la vita politica ci ha costretto a subire e ancora costringe a subire. Pensate che ci fu un giorno d' autunno(vabbé, un secolo fa), in cui due, trecento disgraziate/i si accalcarono sotto il breve portico di fronte all' ingresso del San Luigi a Bologna per l' annuale rito-macello delle convocazioni per precari: pioveva, no, diluviava e l' acqua arrivava di stravento a bagnarci tutte/i, a infradiciarci completamente. L' incaricato del Provveditorato era in ritardo. E noi lì a mollo a aspettare, ché finché "l' autorità" non fosse arrivata, non potevamo entrare all' asciutto. Finalmente "l' autorità arrivò" (il solito omarello bastardo (chiedo scusa, ma l' individuo era proprio così, insultava senza motivo e trattava i precari come feccia), e arrivò con due applicate in AUTO BLU. Pimpante, irridente e provocatorio come suo solito. Quel giorno dovette intervenire la polizia, per strapparlo dalle unghie di chi non ne poteva proprio più. 

L' avevo imparato, Manfred! e con me, tante tante altre persone che hanno tirato un gran respiro liberatorio (a parte quelli che si sono lasciati scappare un "ben gli sta!". Comunque non è stato fustigato abbastanza, a mio modestissimo parere.