Utente | Messaggio |
13:28 24 febbraio 2011
| borablu
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19:18 24 febbraio 2011
| admin
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| Amministratore
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Vabbé, Mario, però mettici nel mazzo delle vergogne il buon D' Alema e il buon Prodi che Gheddafi avvolse nel suo caloroso abbraccio appellandolo "fratello"…. Se tanto mi dà tanto…
In ogni caso, mio caro, a quanti sono in linea con te, qualunque cosa dica, faccia il B., qualunque cosa abbia detto o fatto, e sottolineo il qualunque, va di traverso. Ormai é una storia infinita (e non quella di Ende). Lo dico da non berlusconiana, ma da persona che opera dei distinguo. Il cercare ogni immagine, ogni parola, ogni gesto che possa dar addosso al B. é diventato lo sport preferito (e di suprema inutilità) dei suoi avversari che, d' altro canto, a parte ciò non riescono a mettere insieme due parole che siano fondanti o anche solo indice di una qualche idea basata sul buon senso e concretamente utile. Sempre con tutto il rispetto per l' altrui pensiero.
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19:32 24 febbraio 2011
| Manfredi
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ohhh, cribbio, dmk! stupefatto sono!
dai, che scherzo!!! bisogna ANCHE scherzare, altrimenti ognuno si dovrebbe mettere in casa il suo bel muro del pianto e mettersi a darci capocciate contro…
mio caro, carissimo Mario, che tu ed io siamo su versanti opposti, lo si é capito da tanto, ormai, eh? quindi niente meraviglia se dico che sono d' accordo sul contenuto del post di dmk: assolutamente d' accordo.
poi, di mio, aggiungerei anche che ormai anche i sassi dovrebbero aver capito che l' "ossequio"(lo chiamo così, va bene?) al dittatore libico ha sempre trovato la sua origine in motivi di interesse economico nazionale: gas, petrolio (le abbiamo le centrali nucleari, noi? NO. si va a petrolio e noi mica ne abbiamo di nostro, dobbiamo comprarlo e trovare chi ce lo vende senza fregarci troppo), commesse per le ditte italiane garantite da buoni, ottimi rapporti (Impregilo, Finmeccanica, Eni e tantissime altre minori). suvvia! ma non si può far finta di non capire, solo per il gusto di letamizzare B.!
ad ogni modo, in segno di rispetto, quando ricevi uno che provenga da altra cultura, lo saluti alla sua maniera, non con un ciao! e una pacca sull spalla. non so, in India, io dicevo tranquillamente Namaste, chinando il capo e mai mi sono sentito colpevole di "ossequio" leccapiedi, ma solo rispettoso di una cultura, accogliendo la persona nel modo che ritenevo e ritengo più idoneo a far capire la mia buona volontà e la mia buona disposizione di spirito.
non so, tu hai viaggiato mezzo mondo…
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21:17 24 febbraio 2011
| admin
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Perché stupefatto? Pourquoi? Why? Non ho detto niente di particolare, su! e neanche di nuovo.
 Namaste e Mudra………………………….
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14:04 25 febbraio 2011
| borablu
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E invece sì che hai detto qualcosa di particolare, dmk!
Il tuo primo periodo è di una banalità qualunquista che non ti conoscevo.
Il secondo risulta offensivo e lo rifiuto.
Quanto a Manfredi, si vede che ho sbagliato la metà di mondo da vedere.
Rimedio e vado subito ad imparare l'altra metà.
Non aspettatemi.
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14:18 25 febbraio 2011
| admin
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| Amministratore
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Il mio qualunquismo rispecchia la REALTA', Mario: spiacente che ti abbia urtato. (e mi sono dimenticata di citare il buon Amato).
La seconda metà del mio post rispecchia il mio pensiero: se ti suona offensivo, mi dispiace. Se lo rifiuti, ok, ma il problema non é mio.
Purtroppo prendo nota che se solo ci si permette di dire con chiarezza e legittimamente quello che si pensa, la cosa non viene recepita come un diritto, ma come un ingiurioso ingerire nel pensiero degli altri. Questa é la vostra democrazia? Di voi, sempre tanto pronti a parlare di libertà di pensiero, di parola &C? Pronti, sì, ma, mi pare, a patto che si dica quello che volete sentir dire e mai ci si azzardi a fare una critica. Bene.
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17:30 25 febbraio 2011
| Manfredi
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et voilà!!!!
mi vien da dire… ma non dico niente sono un bravo figliolo, io
certo che, Mario, il prenderti contropelo, anche se con educata dialettica, non lo reggi.
lo sai che io – l' ho anche ribadito nel mio post – non nutro il tuo accanimento, e che perciò replico secondo i miei canoni… ti aspettavi un corale "vergogna"!!!! da parte mia e di dmk (scusa, dmk, se ti metto di mezzo). noi non siamo appoggiati tutti a una parte, capaci di fingere di non vedere che certe cose adesso usate per colpevolizzare B., sono state fatte in precedenza da altri. inoltre mi pare che oggi con quel che sta capitando, continuare pervicacemente a insistere unicamente sulle malefatte di B., sia un poco ottuso: in merito a Gheddafi errori ne hanno fatti tutti i governi, di destra e di sinistra. pace. che destra e sinistra adesso si mettano a lavorare, per esempio, per riportare a casa TUTTI gli italiani ancora in Libia.
questo sarebbe un esempio di intelligenza. ma finché, anche nei momenti critici, si é capaci solo di puntare il dito contro il premier, no, che cribbio!
in viaggio per l' altra metà del mondo? Namaste, caro Mario! e non farti cattivo sangue: il mondo é bello perché é vario, e la bellezza del parlare sta nel ritrovarsi con chi la pensa diversamente da noi: sai che noia, altrimenti! a dirsi tutti sempre: hai ragione! sono d' accordo! che bravo che sei a pensarla alla mia maniera! una noia infinita e soprattutto l' assoluta mancanza di ogni possibilità di crescere.
 
leggo:
"Oggi si fa una gran cagnara perché Berlusconi è «amico» di Gheddafi. La sinistra, come suo solito, affogata nel puro distillato di ipocrisia che la contraddistingue, si lamenta del fatto che questo Governo ha (avuto) rapporti cordiali e stretti con il Colonnello Gheddafi, oggi quasi deposto nel suo paese.
Eppure, ben pochi ricordano chi fu uno degli iniziatori dei buoni rapporti tra l’Italia e la Libia. Se anche voi siete fra questi vi rinfresco io la memoria: Massimo D’Alema, quando era Ministro degli Esteri nel primo Governo Prodi. Eh, già! Stupiti? Era il lontano 1999, e Massimo D’Alema, ministro, si recò in Libia per la sua prima visita diplomatica. Prima di allora, i rapporti tra Italia e Libia non erano affatto buoni; chi non ricorda la vicenda di Sigonella negli anni ‘80? E ancor prima la cacciata degli italiani, quando Gheddafi salì al potere?
D’Alema però fu solo il precursore.
Chi diede avvio ai rapporti diplomatici, politici (e perché no?) commerciali tra l’Italia e la Libia – proficui per entrambi, soprattutto per le nostre aziende – fu quel «gran statista» che oggi molti (o pochi: dipende dai punti di vista) ci rimpiangono: Romano Prodi. In verità, forse fu una delle poche mosse di politica estera riuscite del professore bolognese. Tanto riuscite, che Gheddafi non gli risparmiò elogi e cena di gala. Addirittura, in un impeto d’affetto fraterno, lo definì «Fratello Romano». Toccante, vero?
E allora mi domando: ma che … vanno a dire, quando si indignano contro Berlusconi per i suoi rapporti con Gheddafi? Dobbiamo ricordare ai signorotti indignati, che quando Berlusconi siglò il tratto Italia-Libia nel 2008, Marco Minniti (fedelissimo di D’Alema) non mancò di rammentare che buona parte dei meriti del felice epilogo fu del «governo Prodi»? «Il primo a dialogare con Gheddafi»? E che «il primo ministro europeo a fargli visita ufficiale nel 1999 fu D’Alema»…."
http://www.iljester.it
infatti leggo nelle pagine di: http://www.partitodemocratico.it
Libia, Prodi lavorò all' intesa, Berlusconi incassa
fonte Umberto De Giovannangeli – L'Unità
L’«ultimo» miglio è stato percorso. Direzione: futuro. Direzione tracciata da Romano Prodi. E portata a compimento da Silvio Berlusconi. Se non è scoccato l’«amore» tra Roma e Tripoli, di certo oggi a Bengasi sarà siglato un «matrimonio d’interesse»…………………………………………………………………………………….
domando: qualunquismo o pura demagogia?
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19:30 25 febbraio 2011
| Manfredi
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dmk, scusa, ma prima ho dovuto sospendere di scrivere qui…
volevo spiegarti il mio "stupefatto": era riferito alla tua "memoria" storica io ho dovuto riprendere i "fili" della passata gestione della questione libica, la mia memoria é una frana, lo sai mi ha colpito la scioltezza e l' immediatezza dei tuoi ricordi…
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19:34 25 febbraio 2011
| admin
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Ah, ho capito. Sul momento ho pensato a un' altra cosa e non me la spiegavo. Va bene così, grazie, Manfred.
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21:03 25 febbraio 2011
| admin
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| Amministratore
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Sai, Manfred, ieri sera ho sentito, per un po' Di Pietro (e lo sai che non nutro simpatia per l' individuo), ma, sinceramente, ha detto cose giuste e sensate sulla faccenda Gheddafi, in pratica quello che hai detto tu: i rapporti con G. hanno comportato errori e sbilanciamenti, in tutti i governi, ma adesso é il momento di lasciar stare queste considerazioni e di agire concretamente e in modo complementare, governo e opposizione, per affrontare i tanti problemi che si affacciano. E Di Pietro é uno che, quanto a accanimento contro B., non scherza. Se ne può dedurre che il germoglio del buon senso non si é ancora spento.
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22:01 25 febbraio 2011
| Manfredi
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| Ospite
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davvero? beh, sai, la speranza é sempre l' ultima… eccc
io sono convinto che la gente comune, quelli come noi, per intenderci, quelli che sono qui, per esempio, la pensino tutti alla stessa maniera, comunque siano schierati politicamente, per quanto riguarda la pace nel mondo, la fame nel mondo, l' accoglienza, la tolleranza, la libertà e i diritti fondamentali. in altre parole credo che si sia tutti quanti persone di buona volontà. poi, quando dalle idee generali e dagli ideali portanti il vivere sociale, si passa alla politica, tutta la comunanza di sentire si infrange sulla persona di B. ed é un peccato. questo uomo ha suscitato un odio tale da parte di taluni capace di contaminare qualsiasi discorso. perché si finisce sempre per tornare alla sua demonizzazione, che, ovvio, tale appare a a me e a te, ma per gli altri è una guerra santa. a questo punto non si riesce a fare un discorso né compiuto né valido. hai mai provato a ragionare con un fondamentalista di qualsiasi credo? non se ne esce. B. é una parte fisicamente dolente per certuni, é una ferita che duole, é una perenne emicrania che va stroncata. estirpata. e, te lo garantisco, ormai non vedo l' ora che questo accada, tanto sono stanco di tutta 'sta rottura. sono stanco di vedere gente che perde la testa e il controllo a Ballarò o Annozero e programmi simili, sbavando e ripetendo le stesse cose… da quanti anni…? ne ho perso il conto. no, è vero, 17 anni o giù di lì. all' inizio mi divertivo, ma adesso, no. la ripetizione ossessiva di un refrain mi dà l' idea di mancanza di originalità. é un po' come sparare sempre nello stesso punto dello stesso bersaglio: monomaniacale. 
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22:14 25 febbraio 2011
| admin
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ok, Manfred. Il caso, qui, é che non si dovevano intrattenere rapporti "amichevoli" con un dittatore che si sapeva feroce e che, oggi, si manifesta leader in un genocidio, sempre che le news siano esatte. E' chiaro che i rapporti "amichevoli" erano suggeriti dalla convenienza economica, esattamente come lo fu la realpolitik inaugurata da D' Alema nei confronti dello stesso Gheddafi.
Questo governo avrebbe dovuto invece irrigidirsi e mantenere distanze glaciali con il suddetto, mandando a pallino tutto quello che i vari premier avevano cercato di fare in precedenza, invece di continuare sulla stessa strada e portare a termine il percorso.
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22:25 25 febbraio 2011
| Manfredi
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dai, ammettiamo anche che B. abbia agito un po' sopra le righe con Gheddafi, (io la tenda gliela facevo vedere con il binocolo), ma bisogna riconoscere che in palio c' erano troppi interessi e troppo forti. la realpolitik d' alemiana è pragmatica quanto di più non si può (tutta la realpolitik lo é) e il discorso non ha altri sbocchi. si volevano certi risultati, si sono avuti e, per questo, si é agito in conformità. pragmaticamente il conto torna. il pragmatismo non ha da spartire con l' idealismo: nessuno può aspettarsi che sia diversamente. o perlomeno, nessuno se lo deve aspettare da B. e non da D' Alema (tanto per non far nomi). é questo che mi disturba: l' uso di due pesi e due misure.
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22:27 25 febbraio 2011
| admin
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22:28 25 febbraio 2011
| Manfredi
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vero é! buona notteeeeeeeeeeeeeee!
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21:14 8 marzo 2011
| Manfredi
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| Ospite
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ehi, Mario, se passi di qui, un saluto!
ancora "irritato"? ma dai!
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QUALUNQUISMO
comparve in Italia nel dopoguerra, caratterizzato da una generica sfiducia nelle istituzioni, nei partiti, nella politica generalmente intesa. spesso l'attributo "qualunquista" è usato in senso spregiativo nel dibattito politico e non solo.
vi è stato chi ha parlato di "fisiologicità" dello sviluppo di simili reazioni, come anche di una analoga fisiologicità per la quale questo tipo di reazione sarebbe di più pronta suscitazione presso i "delusi" di orientamento moderato-conservatore, essendo questi quelli maggiormente desiderosi di una strutturazione sociale "solida" e di una rappresentanza politica affidabile; per questo taluni hanno suggerito che potesse volgere a danno delle destre (rappresentanti modelli sociali "forti") attraverso un depauperamento dell'elettorato di riferimento. Da altri si è obiettato invece che il qualunquismo arrecherebbe vantaggio proprio a quelle parti della politica conservatrice che, dal disinteresse sullo svolgimento della delega democratica, trarrebbero miglior agio di introdurre modifiche sistemiche secondo comodo.
la prossima volta metto 2 righe sul populismo…
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23:14 15 marzo 2011
| admin
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| Amministratore
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Che cosa ti riprometti di fare? Un Bignami delle tendenze in campo politico? Eh, Manfred!!!!
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23:17 15 marzo 2011
| Manfredi
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| Ospite
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hello!!! ehi, smettila di girare qui intorno! é già un po' che ti vedo. va' a riposare l' occhio!
quick!
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