

E' il fotografo che ha contribuito più di altri a documentare e a caratterizzare con un suo tratto inconfondibile gli anni a cavallo tra l'inizio dei '50 e il '70. Dive italiane e straniere sono state immortalate durante le riprese dei film o nella loro vita quotidiana fuori dal set, nel corso di feste o eventi mondani o in momenti di relax e di riposo.


La sua tecnica prevede un uso accurato degli effetti prodotti dalla luce, non solo in determinati momenti della giornata ritenuti "propizi" dalla fotografia, ma lungo tutto l'arco della giornata, Frontoni fu capace di cogliere le migliori caratteristiche di questi momenti, togliendo, attraverso un gioco di luci o con una striscia luminosa, anche il più piccolo difetto. Utilizzando il bianco e nero prima e il colore patinato poi, mirò ad interpretare il tempo e l'anima del soggetto, invitando il fruitore dell'immagine ad una vera e propria scoperta dell'essere umano.
La grande cura per i colori, le ambientazioni e le pose venivano utilizzate da Frontoni per andare oltre la semplice bellezza, giungere quindi allo stile, al fascino dello sguardo, all'armonia dei lineamenti, alla femminilità rappresentativa di un'intera generazione di donne successiva alla tragica epoca della Seconda Guerra Mondiale.

