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e questa sabbia che intride
la pelle scalfisce il respiro
sguscia il sorriso scolpito nello scatto
di un solo tratto di penna
onde di sabbia che il vento disperde
e poi ricompone in mari mai quieti
irresistibili oceani da navigare
sabbia alla luna riluce in argento disfatto
filtra fra le dita l’ attimo lieve che scorre
inavvertito unico irripetibile
già perso.
Steven Kenny, ”The Perch IV”, 2006
Nel sole, come isola
sfuggente alle correnti,
lunghe frange distendo
in braccia di coralli,
verdeggiante radice
dall’ inverno recisa
figlio intrecci di colori estivi
rigogliosa scendo dalla
collina al mare, sabbia
divento e riflesso d’ acqua,
conchiglie fiorite alle caviglie
cantano l’ onda,
alle spalle
dissolti se ne vanno il tuono
il vento e la burrasca, e
io, erbario rinnovato,
danzo calde parole
dal profumo
di sole.