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Filumena Marturano

UtenteMessaggio

19:09
25 gennaio 2010


admin

Amministratore

messaggi3520

commedia in tre atti di Eduardo De Filippo e da lui inserita nella raccolta Cantata dei giorni dispari.

Ne furono tratte diverse versioni cinematografiche:

1951, con interpreti lo stesso Eduardo e la sorella Titina (per cui originariamente il testo era stato scritto)

1962, trasposizione per la televisione con Eduardo e Regina Bianchi

1964, Matrimonio all' italiana, con Marcello Mastroianni e Sofia Loren, per la regia di Vittorio de Sica

Nel teatro eduardiano Filumena è l'unica protagonista femminile, ed unisce sia caratteristiche storicamente considerate maschili sia femminili, e cioè senso della realtà, ostinazione, perseveranza e determinazione che, come una novella don Chisciotte, la pongono contro tutto e tutti per affermare un sogno che da lungo tempo insegue: la famiglia. 
Con un netto rifiuto della disgregazione familiare, in modo ossessivo, eroico e drammatico, attraverso l'orgoglioso amore di madre, ricerca ed impone quel bisogno di unità che non ha conosciuto nell'infanzia e non ha ritrovato nella sua vita da adulta, in un confronto continuo tra passato reale e doloroso e presente ideale, volendo a tutti i costi essere riconosciuta come moglie e come madre da Domenico Soriano, dai figli e dal mondo.
Medea al rovescio, non sacrifica i suoi figli, ma lotta per assicurare loro stabilità e dignità:
Hann' ‘a sapé chi è ‘a mamma…Nun s'hann' ‘a mettere scuorno vicino all' at'uommene…'a famiglia…'a casa…'a famiglia.-
Filumena è ignorante, analfabeta, parla solo il dialetto, ma è egualmente capace d'affermare il suo principio e di difendersi dalle disquisizioni e dai cavilli della legge, opponendo esclusivamente la forza del sentimento. 
Ben esprimendo in ciò il punto di vista dell'autore, si rivela la depositaria dei valori più autentici, quelli familiari e del riscatto della persona, entrambi rivendicati attraverso il tema della maternità, di qui la necessità di uscire dall'inganno e dalla simulazione, confidando prima al marito e poi ai figli di essere la loro madre.  

dmk

21:01
25 gennaio 2010


Pietro

Ospite

Un  personaggio davvero straordinario e uno dei lavori teatrali che preferisco.  Smile

21:14
25 gennaio 2010


francmec

Ospite

Molto interessante il paragone con una Medea "al rovescio".

Bella commedia, non banale. Personalmente, ho avuto occasione di partecipare alla messa in scena di due commedie di Eduardo ("uomo e galantuomo "e "non ti pago"). Il suo teatro, che si presta a molteplici livelli di fruizione, è tendenzialmente facile da rappresentare, anche per la "povertà" delle scenografie e dei costumi, e riesce a soddisfare un pubblico molto eterogeneo.

21:59
25 gennaio 2010


sandra

Ospite

Francesco fa il modesto e ce lo dice col contagocce che ha fatto davvero del teatro. Sarebbe interessante sentire di più, intorno alla sua esperienza. Smile

22:08
25 gennaio 2010


admin

Amministratore

messaggi3520

Credo che siamo TUTTI molto, molto interessati a sentire le esperienze personali di chi con il teatro ha o ha avuto dimistichezzaSmile

dmk



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