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UtenteMessaggio

22:46
6 novembre 2009


admin

Amministratore

messaggi3520

Ozymandias

 

I met a traveller from an antique land 

Who said: ‘Two vast and trunkless legs of stone        

Stand in the desert. Near them, on the sand, 

Half sunk, a shattered visage lies, whose frown, 

And wrinkled lip, and sneer of cold command, 
 
Tell that its sculptor well those passions read, 
 
Which yet survive, stamped on these lifeless things, 
 
The hand that mocked them and the heart that fed. 
 
- And on the pedestal these words appear: 

"My name is Ozymandias, King of Kings: 

Look on my works, ye Mighty, and despair!" 

Nothing beside remains. Round the decay 

Of that colossal wreck, boundless and bare 

The lone and level sands stretch far away." 
 

Percy Bysshe Shelley         

Un viaggiatore da un'antica terra tornando
mi ha detto: due gambe senza tronco, enormi, in pietra
stanno su nel deserto… Un po' sepolta accanto
sulla sabbia, una testa spezzata, e il suo cipiglio,
il labbro increspato, il ghigno di freddo comando,
dicono che lo scultore ha visto bene quelle passioni,
impresse in cose senza vita, e vive ancora
oltre la mano che le colse e il cuore che le nutrì:
sul piedistallo appaiono queste parole:
«Ozymandias è il mio nome, re dei re:
guardate le mie opere, o Potenti, e disperate!».
Non resta altro. Intorno alla rovina
di quel rudere immenso, nude, illimitate
sabbie lisce e deserte si stendono lontano.

(Traduzione di Gianfranco Palmery)

dmk

23:14
6 novembre 2009


Rose

Ospite

Isaiah 40:15

"Behold, the nations are as a drop of a bucket, and are counted as the small dust of the balance: behold, he taketh up the isles as a very little thing.

"Ecco, le nazioni sono come una goccia
che cade da un secchio,
come la polvere minuta delle bilance;
ecco, le isole sono come pulviscolo …"

23:20
6 novembre 2009


admin

Amministratore

messaggi3520

Perfettamente attinente, Rose!Laugh

dmk

23:34
6 novembre 2009


Rose

Ospite

M'erano venuti in mente subito questi versetti, Daniela, pensando a questi potenti dell'antichiità e a come tutta la loro gloria sia davvero finita in polvere.

Non sapevo che Shelley fosse andato anche in Egitto. Pensavo che amasse solo le 5 terre! Wink

Ah, già. Dice che è un viaggiatore a raccontargli queste cose. Mi pareva … per quanto, 'sti Inglesi andavano dappertutto. 

10:52
7 novembre 2009


Pietro

Ospite

Questi 'frammenti' di statue enormi riescono ancora a comunicare un senso di potenza. possiamo solo immaginare come dovevano sentirsi le persone del tempo, sovrastate da questi simboli di potere e maestà. Eppure, quanto è giusta la riflessione che ci fa fare il profeta biblico! La gloria dell'uomo è ben poca cosa, agli occhi di Chi sta più in alto.

17:29
7 novembre 2009


admin

Amministratore

messaggi3520

dmk

12:31
9 novembre 2009


Manfredi

Ospite

la gloria, la potenza…beni passeggeri

che si lasciano alle spalle solo un ricordo che è un memento.

ho sempre amato questo sonetto.



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