Ojos,
chircandh'àteros ojos
indh'una càtza
'e ocràdas
Passos,
isalidàos,
d'àndalas azobiadas,
chi non s'intòpana
mai
Kom i min blåa sjö
där får du svalka för dina sår,
glöm skogens mörka ögon
se upp till solens leende,
kanske en dag vi möts
på livets stora stig.
Traduzione:
Occhi
che cercano occhi
in questa foresta
di sguardi
Passi
affannati
di sentieri convergenti
che non s'incontrano
mai
Vieni nel mio mare blu
là troverai frescura per le tue ferite,
dimentica del bosco
i suoi occhi scuri,
osserva il sorriso del sole,
forse un giorno
c'incontreremo
sul grande sentiero della vita.
Rondine e Andrea Fadda
Nota: è un testo scritto a quattro mani
in lingua sarda e in lingua svedese
con la traduzione libera in italiano
(di qualche anno fa…).
Andrea ed io volemmo a suo tempo
sperimentare la poesia scritta in due lingue
così diverse tra loro.
Fummo volutamente molto semplici nello
scrivere, perché concordammo che era
meglio scrivere in modo semplice,
nel difficile tentativo di combinare pensieri
ed idiomi stranieri.