mi piace questa “brevità” che riesce a trasmettere sensazioni e impressioni primaverili in un' unica immagine: il verde leggero tocco della primavera / le bucce invernali. Ogni vocabolo ha una sua precisa, ben dosata connotazione.
<< L'apparente semplicità del dettato poetico di Celli non ci deve trarre in inganno. Le parole sono limate e cesellate alla perfezione dallo scavo interiore che l'Autore compie nell'anima dei suoi pensieri. La fluidità del verso è un'ulteriore affascinante scoperta che ci trascina dentro le parole, nel fulcro delle emozioni, che sono ben definite, collocate nel punto in cui è possibile vederle, anche se non sempre hanno nome certo: "forse sarà quest'area costruita sui cateti / forse sarà perché ho perso l'ipotenusa / ma non riesco più a calcolare / la radice quadrata di noi due".
La poesia non ha bisogno di grandi avvenimenti, la sua bellezza è racchiusa nei gesti semplici e nello sguardo che si avvicina agli oggetti e ne sa riconoscere la forza: "una poesia / nasce anche così / solo guardando il coraggio / di una casa a picco sul mare"….>>