Utente | Messaggio |
13:37 25 novembre 2009
| sandra
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In risposta al discorso sulle poesie imperniate soprattutto sulla tristezza d'animo, ho pensato valesse la pena cercare poesie che parlassero della felicità, della gioia, di cose positive, insomma! 
 
Ode al giorno felice di Pablo Neruda
Questa volta lasciate che sia felice, non è successo nulla a nessuno, non sono da nessuna parte, succede solo che sono felice fino all’ultimo profondo angolino del cuore.
Camminando, dormendo o scrivendo, che posso farci, sono felice. Sono più sterminato dell’erba nelle praterie, sento la pelle come un albero raggrinzito, e l’acqua sotto, gli uccelli in cima, il mare come un anello intorno alla mia vita, fatta di pane e pietra la terra l’aria canta come una chitarra.
Tu al mio fianco sulla sabbia, sei sabbia, tu canti e sei canto. Il mondo è oggi la mia anima canto e sabbia, il mondo oggi è la tua bocca, lasciatemi sulla tua bocca e sulla sabbia essere felice, essere felice perché sì, perché respiro e perché respiri, essere felice perché tocco il tuo ginocchio ed è come se toccassi la pelle azzurra del cielo e la sua freschezza. Oggi lasciate che sia felice, io e basta, con o senza tutti, essere felice con l’erba e la sabbia essere felice con l’aria e la terra, essere felice con te, con la tua bocca, essere felice.
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17:52 25 novembre 2009
| Rose
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Bella l'idea delle poesie felici! Ho trovato questa:
Ama la vita
Ama la vita così com'è Amala pienamente,senza pretese; amala quando ti amano o quando ti odiano, amala quando nessuno ti capisce, o quando tutti ti comprendono.
Amala quando tutti ti abbandonano, o quando ti esaltano come un re. Amala quando ti rubano tutto, o quando te lo regalano. Amala quando ha senso o quando sembra non averlo nemmeno un po'.
Amala nella piena felicità, o nella solitudine assoluta. Amala quando sei forte, o quando ti senti debole. Amala quando hai paura, o quando hai una montagna di coraggio. Amala non soltanto per i grandi piaceri e le enormi soddisfazioni; amala anche per le piccolissime gioie.
Amala seppure non ti dà ciò che potrebbe, amala anche se non è come la vorresti. Amala ogni volta che nasci ed ogni volta che stai per morire. Ma non amare mai senza amore.
Non vivere mai senza vita!
Madre Teresa di Calcutta
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18:14 25 novembre 2009
| Pietro
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Anche il buon Trilussa ha detto la sua sulla felicità e, con la saggezza che gli è usuale, sembra invitare a ricercarla nelle piccole cose.
Felicità
C'è un'ape che si posa
su un bocciolo di rosa
lo succhia e se ne va.
Tutto sommato, la felicità
è una piccola cosa.
Trovo molto bella la poesia di Neruda e toccante quella di Madre Teresa.
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20:49 25 novembre 2009
| Rose
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| Ospite
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Quest'ultima poesia era stata postata da Franco in un post su Trilussa, mi sembra. Grazie, Pietro per averla ricordata. Il suo messaggio è semplice e diretto … come la felicità … a volte. 
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22:51 25 novembre 2009
| admin
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| Amministratore
| messaggi3520 | |
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23:36 25 novembre 2009
| sandra
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Condivido il desiderio di Linus , ma anche il pensiero di
Roberto Gervaso:
A volte da noi dipende più la felicità altrui che la nostra. 
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17:03 26 novembre 2009
| admin
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| Amministratore
| messaggi3520 | |
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Ed è vero, Sandra. Una responsabilità immensa, a volte.
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17:10 26 novembre 2009
| admin
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| Amministratore
| messaggi3520 | |
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Due amanti felici
Due amanti felici fanno un solo pane,
una sola goccia di luna nell'erba,
lascian camminando due ombre che s'uniscono,
lasciano un solo sole vuoto in un letto.
Di tutte le verità scelsero il giorno:
non s'uccisero con fili, ma con un aroma
e non spezzarono la pace né le parole.
E' la felicità una torre trasparente.
L'aria, il vino vanno coi due amanti,
gli regala la notte i suoi petali felici,
hanno diritto a tutti i garofani.
Due amanti felici non hanno fine né morte,
nascono e muoiono più volte vivendo,
hanno l'eternità della natura.
Pablo Neruda, da Cento sonetti d' amore
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22:40 26 novembre 2009
| Manfredi
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Canzone di viaggio
Sole, brilla adesso dentro al cuore, vento, porta via da me fatiche e cure! Gioia più profonda non conosco sulla terra, che l'essere per via nell'ampia vastità.
Verso la pianura inizio il mio cammino, sole mi fiammeggi, acqua mi rinfreschi; per sentire la vita della nostra terra apro tutti i sensi in festa.
Mi mostrerà ogni giorno nuovo, fratelli nuovi e nuovi amici, finché senza dolore ogni forza loderò, e di ogni stella sarò ospite e amico.
Hermann Hesse da La felicità, versi e pensieri
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23:06 26 novembre 2009
| sandra
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OOOOOOOOOOOOooooooooooooh! Visto che belle?
Perchè non ne scrivete anche voi, poeti del forum, di poesie felici?
Dai, provateci!
Anche… a costo di… mentire! 
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23:25 26 novembre 2009
| Rose
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Questa potrebbe rivelarsi un'impresa, ragazza! 
Non fare la Pollyanna della situazione.
Personalmente, ci penserò, ma non prometto nulla.
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22:50 27 novembre 2009
| admin
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| Amministratore
| messaggi3520 | |
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E siccome ero verde e spensierato, famoso tra i granai E intorno all'aia allegra, io cantavo, ché la campagna era casa mia. Sotto il sole ch'è giovane solo una volta…
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Dylan Thomas: "Fern Hill" |
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10:52 29 novembre 2009
| Pietro
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La gioia e il dolore
La vosta gioia è il vostro dolore senza maschera. Tanto più in fondo vi scava il dolore tanta più gioia voi potrete contenere. Il legno del liuto che accarezza il vostro spirito non è forse scavato col coltello? Quando siete contenti guardate in fondo al cuore e troverete che soltanto ciò che vi ha dato dolore vi dona la gioia. Alcuni dicono: “la gioia è più grande del dolore”, e altri: “il dolore è più grande”, in realtà sono inseparabili. Essi giungono insieme e quando una siede con voi alla vostra mensa, l’altro è disteso sopra il vostro letto. Voi siete come bilance sospese tra il dolore e la gioia.
(Gibran)
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11:15 29 novembre 2009
| Rose
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| Ospite
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Molto saggio Pietro … o meglio, Gibran 
Il dolore spesso è il rovescio della medaglia della gioia 
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19:20 29 novembre 2009
| Manfredi
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| Ospite
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c' è un detto che dice, approssimativamente, che ogni gioia si sconta…
l' ho sempre pensata espressione di pessimismo, ma può essere anche vero, nel qual caso, suona come una condanna.
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12:54 30 novembre 2009
| admin
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| Amministratore
| messaggi3520 | |
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la felicità come condanna…
tanto, prima o poi finisce , questo, credo, il significato del detto o uno dei possibili significati
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14:51 30 novembre 2009
| Manfredi
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mai abituarsi alla felicità
come acqua sfugge fra le dita
la rena intride e poi svapora
solo resiste al tempo semplicità
sorella di serenità
van via tenendosi per mano
e quiete si riconoscono per
il lieve tratto del sorriso e il
calmo piede che la distanza copre.
ma la felicità è altro, un rischio
che si corre correndo appresso
a passioni accese, capriolando
sui prati, ridendo a piena gola
amando e consumando
la candela …
oh, sto ciarlando, solo ciarlando  
vado a lavorare, che è meglio!
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10:03 1 dicembre 2009
| sandra
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Manfreeeeeeeeed!!! bravissimo!!!!!!!!
Finalmente qualcuno che ha raccolto il mio appello. Cominciavo a disperare. 
Tu dici che è meglio la serenità…
Ma non è irresistiblie quella felicità, anche se un rischio "che si corre correndo appresso a passioni accese, capriolando sui prati, ridendo a piena gola"?
Bravissimo. Grazie! 
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14:23 1 dicembre 2009
| Manfredi
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uhèèèèèèèèè, non mi aspettavo tanto plauso 
quanto alla irresistibilità della felicità, anche a costo dei rischi ecc, mah, Sandra, forse molto, ma proprio tanto tempo fa, potevo pensarla diversamente: che valesse la pena di rischiare il dolore per un lampo di immensa felicità.
con il passare degli anni, mi è penetrata nelle ossa questa idea che l' essere felici stia nell' apprezzare le cose piccole, quelle semplici luci baluginanti che segnano il cammino, costantemente, farle parte di sè, così accessibili alla contemplazione e al godimento…
se mi sforzo e ripenso, in realtà credo d' aver avuto sempre questa impostazione, anche da giovane e, nonostante questo, non mi sono mai sentito un rinunciatario…
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18:32 1 dicembre 2009
| Rose
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| Ospite
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"mai abituarsi alla felicità" dice Manfred, cautamente. 
Un atteggiamento molto 'filosofico' quello di perseguire semplicità, serenità e quiete, che
"si riconoscono per
il lieve tratto del sorriso e il
calmo piede che la distanza copre."
Eppure … la descrivi troppo bene quella felicità, Manfred … come se la conoscessi quella risata "a piena gola".
Mi sbaglierò … Bella poesia, comunque. 
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